Escludi regina: un fastidio sopportabile per le api-Parte prima
Premessa.
Sommario.
Annoto subito, per un amico distratto per professione, che l'escludi regina non è l'Articolo XIII (numero romano) delle norme transitorie della Costituzione italiana...contro il rientro in Italia ( anche) delle eredi monarchiche femmine di Casa Savoia...
Pizzicotti ai glutei
Sulla seggiovia che mi precedeva fino all'Anfiteatro innevato del Sestriére, un giorno di marzo, ho dovuto sentire, gioiosa come una cincia allegra, una ragazzina che confidava ad un'altra di andare mal volentieri a scuola perché i ragazzi ogni giorno le davano degli affettuosi pizzicotti al .. "culo".. Scusate la terminologia innocente giovanile.
Ai preadolescenti o meno, cioè, piace pizzicare, in specie, i glutei a mandolino delle coetanee..
Pur essendo oggi difensore d'ufficio dell'escludi regina, devo ammettere che anche alle api quest'ultimo equivale ad un ripetuto pizzicotto dei loro emisferi ma so che ne accettano la funzione visto che lo oltrepassano in continuazione...senza inalberare cartelli contro il titolare:
" Apicoltore gran carceriere/ togli di mezzo queste frontiere!"
Aliis verbis
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Le regine fecondate ad addome ovariolamente robusto, pressato con dovizia spermatica, anche per diciassette accoppiamenti ( Adams et al., 1977), ) non riescono ad attraversare le barrette pur permettendo ancora invece l'evasione a colleghe reginette detenute piccolette e smilze.
Disturbo accettabile-dicevo...Anzi dopo un certo numero di sfregamenti doganali, come si verifica nella griglia per prelievo polline, gli ingressi circolari millimetrici si impregnano del tipico odore di famiglia per cui anche questo segnale olfattivo le rincuora a transitare pur restringendo interessatamente una rotula basitarsale contro l'altra pur di salvare il loro faticato prezioso malloppo proteico
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Dopo un certo numero di passaggi queste api pollinifere decidono di entrare quasi esclusivamente da precise angolazioni ....
Anzi dal tipico profumo del polline del momento molte altre api decidono di andare a cercare materiale dello stesso contenuto mineralogico o lipidico ..... fori
(Sull'argomento
Abborracciate con pallottoline di polline da insilare in alcune zone -specifiche cellette nel nido pur di non essere strattonate dalle barrette dell'escludi, specie durante la fioritura del castagno in cui molti favi diventano letteralmente colorati diventando le "Pagine gialle " dell'apicoltore, piuttosto che polline, le api decidono di insilare miele, facilmente più scaricabile e per di più nelle immediate vicinanze
<-----: escludi a barrette piatte. Incassato già tra le pareti. Ottimo
Da questi dati i ricercatori hanno concluso che...( Vedi risultati riportati sopra nella Sintesi)
Le conseguenze dell'inserimento dell'escludi si sentono nella misura massima sei settimane dopo la posa.
Dopo 12 settimane le famiglie "senza" sono più forti di quelle "con". E producono di conseguenza più miele
Savorelli Gianni
1) Una riflessione storica all'insegna della tristezza
Tra il 1200 e 1700 ufficialmente furono bruciate vive sessantamila donne streghe , dopo "regolare "processo. Perché bruciate vive? L'inquisitore le riteneva un pericolo mortale simile a quello di una malattia inguaribile ( analogamente per la peste americana secondo apicoltori anche se gestiscono poche arnie.. ( http://www.apicolturaonline.it/peste.htm );
Astrazione= concetto che richiama chi opera all'insegna degli slogans: " facciamo finta che".;. "prescindiamo da",,
La astrazione, cioè ( il tenere presente solo un aspetto della questione) in apicoltura come già nei fatti di religione citati, è decisamente deleteria. "Prescindiamo dal fatto che sia una donna, una creatura umana. Guardiamola solo come strega e... bruciamola"...
Ugualmente fatte le debite proporzioni (absit iniuria exemplo..) non si può editare uno studio settoriale astrattivo sull'escludi regina ( in base al "prescindiamo da" e non correlarlo anche al discorso di conduzione generale dell'apicoltura..) senza che dati pur statisticamente oggettivi non restino decisamente fuorvianti, dannosi, a livello operativo
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Il foglietto illustrativo che accompagna ogni medicinale
Anche la prassi farmaceutica odierna viene a supportare questa nostra posizione circa il pericolo della settorietà, allorché esige obbligatoriamente sia sempre dato al fruitore d'un medicinale un foglietto in cui si precisa chi è la Ditta farmaceutica che l'ha prodotto; ne elenca in cinque lingue i contenuti, la quantità, la posologia... frequency of use; frequencia de uso; wie es verwendet wird ;... enumera eventuali controindicazioni: la stessa medicina valida può indurre cefalee al paziente; se prolungata, procurare intossicazioni al fegato...
Ci ripetiamo. Non si può analogamente pubblicare una ricerca apicola come quella tedesca prescindendo dall'indicare anche cosa succede se l'escludi regina viene lasciato in magazzino... a meno che non suppliscano alla funzione altri surrogati che elencheremo.
A questa parte mancata didattica del testo, del resto non censurabile a livello di specifica tesi universitaria, ora io qui voglio semplicemente rispondere come semplice apicoltore che da trent'anni ha la fortuna di passare ( quasi) ogni giorno qualche ora con le api, inverno compreso (cum iudicio) per curiosare qualche favo con l'aiuto d'un phon solito ad aria calda e fredda
Cosa, quindi, succede normalmente agli apicoltori se..
"Controindicazioni epatiche, cefalee apistiche", per coloro che rifiutano di ricorrere all'escludi soprattutto durante il raccolto dell'acacia e del castagno
a) Si imbatteranno di certo, nel danno grave riguardante favi da mielario intasati di covata, presente talora su sette dei dieci in funzione
-E' vero che senza escludi regina -secondo i dati tedeschi- ogni arnia economicamente rende cinque chilogrammi in più di miele ma centinaia di favetti da mielario con esuvie- lat. : exuviae= spoglie -(i lines notte delle api) sottoposti a caccia inesorabile dalle tarme, favetti senza dubbio distrutti se non saranno sottoposti a fumigazioni o impilati in camere frigorifere termostate; tutti questi favetti non sono ugualmente una bazzecola da sottovalutare..
-In Nuova Zelanda si consiglia abitualmente di inserire l'escludi regina tra il nido ed il "mielario" (che laggiù, altro non è, se non un nostro equivalente spazio nido per covata)...Anche lì si opta, quindi, che nel Mielario- Langstroth- finisca possibilmente solo miele e non covata.
b) Diagnosticamente non si potrà pure non incappare nella semeiotica-segnalatrice "faccia triste giallognola da epatite" dello stesso snobbatore dell'escludi, quando prenderà atto che miele estratto da covata viene ritenuto valido solo per usi industriali; ...che è' proibito legalmente vendere miele per uso umano se proveniente da favi da nido che abbiano contenuto covata... Articolo 8 del biologico.
Ecco, comunque, una prima sintesi didattica su ciò a cui abbiamo testé accennato inviata da un lettore intelligente:
"Secondo me la covata nei melari comporta degli svantaggi: una maggiore vulnerabilità dei telaini alla tarma della cera e il gusto alterato del miele immagazzinato in celle che hanno contenuto covata. Antonio"
Primo grande consiglio
Inserire favi smielati per continuativa ricezione nuova covata
Se l'apicoltore non procurerà favi per continua deposizione della regina, ce lo possiamo sognare che le api non costringano la loro madre, anche con ruvidi spintoni, a salire nel mielario dove troverà allestita un una zona circolare centrale per nuove nascite... (A proposito di ruvidi spintoni delle api - per la legge della guerriglia apistica quotidiana- un giorno mi sono visto attaccare da un'ape .. Con calma mi accingevo a subire la solita stoica punizione intradermica quando la stessa ape decide di cambiare strategia d'attacco ricorrendo allo stile Melipona.. Ha scelto-.. incredibile- il pelo più "svettante" del mio avambraccio e con le mandibole lo ha letteralmente divelto.. Un vero dolore. Tra l'altro inaspettato...Per credere veramente al mio dolore, adesso, (subito!) , dovreste fare una prova in corpore vile, su voi stessi. Sentirete che roba!)
Ritornando a noi.
Se non si inseriranno favi per covata continuativa anche durante la fioritura dell'acacia e del castagno, al momento strategico di raccolte successive, ci sarà purtroppo un consequenziale calo di presenza di bottinatrici
<-----:tipologia di favo cereo integralmente costruito dalle api
Bisogna, cioè, anche in quei periodi lasciare alle api qualche foglio cereo da ultimare; a questo aggiungere-tanto meglio - un telaio ligneo da nido senza foglio cereo, dimezzato equatorialmente da una barretta o da altre strutture divisorie che formino "un tre" od un "sei finestre.."bene ancorati per l'operazione smielatore
(Vedi:http://www.apicolturaonline.it/favinatura1.htm;
http://www.apicolturaonline.it/favinatura2.htm )
Proprio circa l'argomento salita a mielario della regina, chi volesse essere intelligentemente curioso potrà divertirsi a cercare i telaini centrali del mielario e constatare che nonostante tutta l'abbondanza perfino nauseante del miele presente, ci siano delle zone specifiche centrali in cui moltissime api impediscono alle colleghe che rientrano cariche di bottino di accedere a quelle cellette..
" Queste non le dovete riempire; sono per la Regina che salirà qui tra noi..!"
-Se lo stesso curioso desiderasse perpetrare un perfido dispetto alle api non gli resta che spostare quel favo senza miele della parte centrale e piazzarlo verso la periferia al penultimo posto. In dieci minuti sarà riempito.. Le api di quel settore, infatti, hanno altri progetti al riguardo: quello classico di riempire ogni millimetro cereo esistente trovato vuoto ...
Per apicoltori della Polizia Scientifica: non ho visto la regina ma se...
Circa la voglia delle api di presentire fasi future come già attuali, di voler tenere spazio libero per la regina presente ma ancora non endocrinalmente matura ( se non nei primi sei-sette giorni); non di già fecondata o nell'attesa immediata di realizzare questa sua straordinaria avventura materna; appena fecondata in attesa di deporre ma non ancora "pronta" perché sta ripassando le regole per capire dai soli piedini o dalla pressione che riceverà sull'addome, se dovrà generare ad una figlia o ad un maschio génicamente tutto suo...Regina che non si trova anche per tutte queste cose Il constatare, però, che su favi centrali del nido viene tenuta perentoriamente vuota da miele una zona circolare vistosa, per esperti, questo è già un segno valido che la regina è di certo nell'ambiente e che presto deporrà in quelle cellette.
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Riassumendo.
Per non trovarsi davanti a covata nel mielari; dover centrifugare miele per solo uso industriale; essere costretti a sopportare spese sanitarie, energetiche per salvare i favi dalle tarme ; correre il rischio di schiacciare la regina vagabondante nel mielario....
cosa bisogna, quindi, fare?
Semplicemente inserire l'escludi regina ; o più specificamente inserire l'escludi regina prima di ogni grande importazione ( acacia-castagno..tiglio...) unitamente-come già detto- a favi da nido già smielati e pronti per continua deposizione della regina e ciò anche solo conoscendo la propria parziale imperizia nel saper capire l'esigenza di quando inserire nuove telai..
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Adolfo Percelsi
(
segue seconda parte)