Raccolta e uso della propoli
Da: le apine A:
aol-mondoapi@yahoogroups.com
Caro Adolfo, sono Tullio di Pescara.
Sono ricorso alle reti antizanzare in luogo dei coprifavi per la raccolta della propoli.
Il risultato è stato per l'esattezza (su venti arnie) di 920 grammi di...? Mi piacerebbe scrivere di propoli ma ad occhio si vede che c'è una certa presenza di cera..
Tullio, come sai già io raccolgo la propoli solo per me e per i tanti amici. Su
apicolturaonline ho soltanto confidato come mi comporto per realizzare l'operazione... Se intendi buttarti sul mercato e travolgere economicamente le multinazionali del settore ...rivolgiti a chi è competente e sa tutto sui vari calepigi giuridici...-Ad uso pure tuo personale, quindi ti invito quanto meno a non mettere un tuo banchetto davanti addirittura alla farmacia del Comune, ripresento parzialmente solo quello che faccio e penso al riguardo.
-Che della cera traspaia visivamente nella propoli è logico. E' già un buon segno. Se non altro documenta che non si è andati a raccoglierla dalle conifere scorticate, maliziosamente, in ore proibite, in precedenza per obbligarle a lacrimazione resinose.. Nel nostro caso si tratta, invece di propoli autentica elaborata dalle api..
-In una sola stagione una rete zanzariera non risulta mai intasata-stratificata alla perfezione, per cui ho imparato a parcheggiare il tutto in frigo zona verdura e alla stagione successiva ripresentare la stessa per altro strato più consistente di propoli e cera .. A questo punto non mi pongo più problemi. Prendo quello che le api mi hanno regalato.. L'alcool a 95° serve a rasserenarmi circa la distruzione-corrozione di impurità-muffe eventuali del prodotto e sulla necessaria giusta legale richiesta, purificazione sanitaria del materiale.. ( Soliti accorgimenti generali : un apiario non va tenuto nei pressi di un cementificio, vicino a qualche Ferriera- lavorati in ferro...Bla Bla bla..). |
- Per rispettare le proporzioni della ricetta che proponi tu su
apicoltura on line....-( Se pensi, "egregio"Tullio, sia necessario il trenta per cento di propoli, invece dei dieci indicati, fai come credi meglio. Le mie motivazioni, diverse solo per ritenuto giustificato zelo, sono pure già elencate nel testo: come privato apicoltore non ritengo di dover cercarmi delle grane; non sono infatti legalmente autorizzato a " nuocere" ad alcuno, tanto meno ad amici, con dosi che " potrebbero", sempre secondo me, essere controindicate per alcune possibili tipologie di fruitori....
-Ti consoli, però, il fatto che da anni, più di quindici, i soliti mal di gola, infiammazioni alle gengive, laringiti, piccole ferite interne per dati esperienziali, con gargarismi, colluttori orali ( os, oris= bocca), ricevono, anche da questo tipo di ricetta, giovamento.
Ricevere giovamento è l'esatta proposizione da usare in un utile possibile foglietto esplicativo perché equivale a quella collaudata analoga sulla pubblicità dell'acqua allorché sentenzia che la oligominerale ( greco: oligos= poco... mineralizzata ) " può avere effetti diuretici"...Può.. Non è garantito che lo faccia veramente
Vorrei sapere anche se posso in qualche modo calcolare la quantità di cera e regolarmi di conseguenza con le dosi di alcol; altrimenti temo che la soluzione possa essere eccessivamente alcolica.
-Per liberarsi artigianalmente della cera dalla propoli, si potrebbe esporla al sole( vedi mie foto didattiche al riguardo..) ma così facendo la si arrostirebbe, in tandem, con la propoli stessa..
-La propoli- sempre secondo me- va quindi semplicemente pesata con tranquillità, nei soliti grammi desiderati senza fare subdivisioni infinitesimali di cera infiltratasi ( che vergogna!) clandestinamente tra i fenoli, flavonoidi o flavononi, della propoli ...
Ah! Dimenticavo di insinuarti anche che la cera non è poi materiale così di scarto o di bassa lega.. basterebbe incappare in qualche trattazione sui suoi contenuti.. Io ho la fortuna di possedere quel tomo esaustivo e prezioso che è The Hive and the Honey Bee ( voce Beeswax)( Lire 150.mila.?.) e mi guardo bene, quindi, dal deprimermi quando constato che della propoli è presente nella cera
Da ultimo ( in cauda venenum), proprio come il veleno al fondo dei glutei-in coda alle nostre api.
Non umiliarti cedendo propoli a rivenditori che te la valutano come un fetido escremento che solo loro benignamente possono toglierti da sotto il naso. Non rispondere neppure a chi non ti precisa già subito sulla richiesta e-mail inviata ..quanto è disposto a pagarla al chilogrammo.. Piuttosto di agire così piazzala in un vaso di vetro coricato orizzontalmente (contro piogge) nei pressi dell'apiario.. Le api andranno a rifornirsene, aggiungendovi logicamente nuovi additivi per bonificare-igienizzare la loro casa...
Tullio, anche se facessero poca propoli, pensa alla fortuna delle api di aver un ambiente equilibratamente aerato, grazie ad una semplice rete puntinata sull'ultimo mielario .. Non mi stupirei che, ogni tanto una loro delegazione, ti venisse pacificamente incontro per ringraziarti della cosa... come succede sovente al sottoscritto!!!..
Un grazie pure letterario: perfino per la precisa esposizione grammaticale con cui hai esposto il problema.
Da: Nicola Donà <nicola.dona@ >
"Sono un semplice apicoltore. Posso vendere la propoli al pubblico?"
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Per la vendita della propoli in soluzione alcolica (solo per la vendita) serve una autorizzazione UTIF; una volta si pagava anche una tassa; ora non più.
Per la preparazione serve una specifica autorizzazione di lavorazione di alcoli e spiriti.
Avete presente quella specie di bollo che ricopre il tappo ad esempio delle tinture madri o di altri prodotti (anche dell'alcool stesso che si compera al supermercato)?
Quello è il bollo di monopolio di stato.
Penso che se un semplice apicoltore non si mette in piazza, a fianco della farmacia con una grande scritta luminosa che indichi la vendita della propoli, possa continuare a farlo come ha fatto sinora e cioè SOTTOBANCO.
Saluti. Nicola Donà. Parco del Delta del Po - Adria - RO
Ciao a te a tutti gli amici. (
Adolfo Percelsi)