Apedin Vapor


-Come promesso, volendo fare un pezzo di aggiornamento circa Apedin vapor, per salvaguardare futuri acquirenti, segnalo che, per quanto ne so io in data 20 dicembre 2002. ore 20, il prodotto Apedin Vapor, oltre che con le precedenti, anche con le maggiorate ultime dosi 1:1 (20 cc di Apedin e 20 cc di acqua demineralizzata) non essendoci ancora serie documentazioni, non si può attribuirgli effetti positivi sufficienti.
Non appena avrò dati a disposizione, soprattutto quelli di Torino ( in fase di elaborazione ) li renderò noti volentieri ma sempre lo ricordo-solo per motivi di rapporti amichevoli con i colleghi apicoltori A solo titolo di amicizia-dicevo- dato appunto che non sono obbligato- (leggi retribuito economicamente) da alcuno a riferire d’ufficio alcunché di sanitario Il lungo tempo che fortunatamente ci separa dalla primavera prossima servirà per chiarire ogni cosa e secondo me ancora in senso positivo al prodotto stesso .
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Invito a seguire il dibattito sulla list. Non tralasceremo nessun particolare . Neppure la buona fede a quanto ci pare del ricercatore in questione.. Mandate come ha fatto Paolo Farinosi i vostri dati su Apedin..purché siano documentati e non rabberciati alla carlona.Se non ci sono anche arnie prese come testimoni i numeri le percentuali a lume di naso non valgono niente.. Grazie.
(Percelsi Adolfo)

Commenti personali a quanto sentito direttamente in conferenza stampa giornata di studio a Robassomero ( Torino ) presenti il dott. biologo Muneratti e dott. Minorello, il geom Rolle ed il giovane universitario dott. Davide Venanzio che seguirà il protocollo, ed una sessantina di apicoltori....

--- Precisazione, forse, spero inutile.. Non sono azionista interessato di nessuna casa farmaceutica...

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Apedin vapor corrobora coadiuvando nel trattamento della varroasi.

Si parla di corroborare coadiuvare. Verbi esatti e precisi anche per evitare sanzioni amministrative. Si tratta di un'efficacia che dai già attuali dati ( Vedi l'ottima rivista Lapis,..) di 45 al 70 per cento.. La stessa parla del costo eccessivo in base ai risultati....

Ma annoto che si tratta di raccogliere erbe specifiche. Estrazioni di materiale mai presenti massivamente. Provare per credere!!!.

-Apedin Vapor serve per tenere bassa la presenza di varroe in giugno luglio. Evitare di averne a luglio 7.000 o quindici mila..

Risparmia, cioè, alle api il tormento di circa diciotto punture- suzioni emo-linfatiche al giorno da parte di ogni varroa presente è già un risultato biologicamente sanitariamente consolante..

-La varroa a struttura rudimentale ( non possiamo fare niente per esempio circa un suo facile accecamento chimico perché lei è già senza occhi di sua natura..) La varroa finora se l'è sempre cavata contro ogni nostro tentativo apistanico, peryzinico. Anche ora si sta di certo preparando con successo contro altre molecole specie di sintesi che tentino di ottenebrarla geneticamente..

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In Apedin Vapor- pur trattandosi per fortuna di molecole naturali- la varroa si trova di fronte a lattosio e a quattro idroalcolici soluzioni naturali.. Deve quindi coordinare le difese ben contro vari elementi in contemporanea

INGREDIENTI:

Acqua, Alcool, Lattosio, Estratti idroalcolici vegetali ( Echinacea, Spiraea, Thuja, Acetosella).

-Per gli inseguitori fanatici dell'efficacia globale totale immediata travolgente ricordo che ( per fortuna) non basta fare questo trattamento e tralasciare quello del timolo a tavolette a fine luglio o meglio ancora dell' acido formico. Basta alzarsi al mattino presto alle cinque per salvaguardare temperature giuste richieste.

Apedin vapor offre solo un trattamento dolce soft. E' logico non ci sia come sentenzia il proverbio: il ventre pieno a botticella del marito ed il recipiente stesso ancora ricolmo

APEDIN VAPOR in specifico:

NON PRESENTA TOSSICITÁ /

NON DESTABILIZZA LO SCIAME /

NON INFLUISCE SULLA FECONDITÁ DELLA REGINA /

NON LASCIA RESIDUI NÈ ALTERA LE QUALITÁ DEL MIELE

( Ci sono documenti di laboratorio che abbiamo potuto vedere direttamente in diapositiva, eseguiti dal dott. Muneratti e dal Consorzio stesso di Padova per documentare la cosa, con la stessa procedura metodologia e con risultati identici. Sono dati importanti per una giusta richiesta credibilità).

APEDIN VAPOR SI PUÒ USARE IN PRESENZA DI MELARIO E DI COVATA

Segnalo quindi con piacere che non è necessario, se già presente, togliere il mielario per scuotere le api nel nido. E' sufficiente irrorare nebulizzare ( non sgocciolare) le api lasciandole nel mielario

Sgocciolamento o nebulizzare soltanto?.

Ci sono state prove per sgocciolamento.

I pochi che hanno provato si sono dichiarati insoddisfatti..

Un altro invece tutto il contrario...Una rondine non fa primavera. Situazioni climatiche diverse. Conteggi fatti all'ingrosso? Ad ogni modo gli sponsor raccomandano di restare sul nebulizzato. Tra l'altro molto più veloce. Con una goccia si può centrare un'ape.

Nebulizzando, da nebula= nuvola appunto, ..se ne raggiungono già in un colpo solo una decina sia pure in maniera leggera.

-Per le modalità pratiche del nebulizzare vedere i consigli espressi più avanti. Irrorare anche le api del predellino.. Attendere tre minuti e ripassare; tornare indietro dopo l'ultima arnia trattata.

-Bisogna avere un occhio di riguardo per la regina.

   

Prima di rischiare di irrorare anche lei, si sia gentili di notarla e spostarla su altro materassino verticale-favo da nido per le sue deposizioni

   

   

-Anche se per persone esperte ed hanno tempo a disposizione accenno a ciò che realizzo circa il poter " bagnare " solo quanto basta ed il più possibile le api..

   

   

   

Ho un attrezzo, una "strada sopraelevata in alluminio leggero", dotata di alto parapetto per tutta la lunghezza dei due bordi, che metto tesa in parallelo all'ingresso arnia tramite due chiodi sporgenti ( Vedi foto..)

Prendo i singoli favi ricoperti di api. Mi sporgo come chi si vuol buttare dalla ringhiera.. sopra questa strada sopraelevata e nebulizzo solo ad acqua le inquiline. L'acqua e zucchero va proibita. Diventa colla che farà stendere le ali contro la lamiera ..

Dopo la spruzzata a sola acqua occorre spazzolare le api senza dare scossoni al favo, sovente come alla fioritura dell'acacia, a celle piene di miele, ancora decisamente acquoso.

Queste, fuoriuscendo dalle cellette, le farà impantanare..

Anche qui tuttavia c'è un rimedio: basta irrorarle, se avessimo combinato dei guai, con sola acqua nebulizzata ed eventualmente issare in verticale la stessa strada sopraelevata sopra il nido e far incanalare-cadere per gravitazione le stesse sui bordi dei favi: Lì si aggiusteranno da sole e tra colleghe..

Le api quando sono " bagnate" si radunano d'istinto in anneriti mucchietti che io chiamo "abbracci della disperazione". Mal comune mezzo gaudio.. Per non far miscelare acqua non richiesta ai cc di apedin.. attendo sempre che loro stesse siano asciugate. C'è sole e sono su una lamiera che raddoppia il calore..

Quando le vedo singolarmente tutte in posizione ventilatrice, indicante la direzione di salvataggio, le "bagno" con la dose preparata.

- Tutto ciò solo-come dicevo-per chi può e soprattutto per chi vuole..

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-APEDIN VAPOR è un alimento naturale che dev'essere dinamizzato prima dell'uso per aumentare l'efficacia dei principi attivi contenuti negli estratti vegetali. Con questo metodo infatti si apporta energia al sistema e si accresce la forza di coesione tra gli atomi delle sostanze

Per dinamizzare il prodotto é fondamentale percuotere almeno dieci volte il flacone su di un piano imbottito ( basta arrotolare un cartone due tre volte su se stesso) che consenta l'operazione senza provocare la rottura del contenitore.

Non bisogna estrarre , puta caso , i soli 70cc di Apedin vapor -miscelarli ai 140 cc di acqua mineralizzata e a questo punto dinamizzare perché così facendo avremo prelevato l'alcoolico vegetale senza però averlo prima dinamizzato. Quindi prima dinamizzare subito tutto il boccettino di Apedin Vapor.. e poi miscelarlo all'acqua demineralizzata ...

Si sentirà anche foneticamente il prodotto che "frigge"

INGREDIENTI Acqua, Alcool, Lattosio, Estratti idroalcolici vegetali

( Echinacea, Spiraea, Thuja, Acetosella. Presenza di acido ossalico..)


Al riguardo sono state presentate schede specifiche con l'esame delle sostanze presenti nelle singole erbe.

Sono attualmente documenti personali del referente dott. Muneratti.

Il ricercatore in questione ha portato avanti dieci anni di prove, tentativi per trovare un'erba che amalgamata ad un'altra provocasse finalmente cedimenti da parte della varroa e che non nuocesse alle api: mors tua , vita mea.. (Provate anche voi solo per un anno e poi segnalatemi almeno quanto sono aumentati i centimetri della vostra biblica barba aronnica moseica ..)

MODO D'USO

Acqua demineralizzata perché altre potrebbero avere degli ingredienti innescanti reazioni chimiche non previste/cloro, cadmio, o altri minerali in eccedenza tipo ferro o peggio. Vedi le stesse acque minerali italiane in rapporto a quelle estere che hanno per legge le stesse quantità più basse..

La dicitura oligominerale indica tecnicamente con l'aggettivo greco oligos= poco; oligoteros, comparativo;. oligotatos: superlativo= pochissimo) che l'acqua in questione ha pochi minerali)

Ognuno anche per ciò che seguirà faccia le sue deduzioni volumetriche in base al principio generale:

DILUIRE UNA PARTE DI VAPOR IN DUE PARTI D'ACQUA DEMINERALIZZATA.

A titolo solo confidenziale, le mie...

Ricorro ad una siringa . Se devo trattare soltanto un'arnia, miscelo 17 cc di Apedin e 34 cc di acqua demineralizzata.. Totale 51 cc

Ancora più utile.

A 68 cc di Apedin- unisco 136 cc di acqua demineralizzata.

O meglio, più facile da ricordare, 70 cc apedin e 140 di acqua demineralizzata mi permette di trattare 4 arnie nelle due somministrazioni richieste distanziate tempralmente da almeno tre minuti... (Chiedo ai geni delle percentuali infinitesimali, per amore delle api, di farmi recedere da eventuali volumi inesatti. Grazie...)

DINAMIZZARE 10 VOLTE.

SCOPERCHIARE L'ARNIA.

NEBULIZZARE 50 ml DI PRODOTTO SULLE API IN DUE TEMPI DIVERSI

(dai miei 204 cc miscelati già proporzionalmente, per il primo giro di andata, aspiro-nebulizzo i primi 25 cc su ognuna delle quattro casette e altri 25 cc, dopo tre minuti circa, nel giro di ritorno..

Vedi ultime osservazioni al riguardo..)

A DISTANZA DI TRE MINUTI CIRCA, BAGNANDONE IN QUESTO MODO IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE.

Nebulizzare.

Ci sono spruzzini dei quali ogni volta bisogna pigiare il pulsante Altri che invece premendo il pulsante vanno in pressione e a cui poi basta soltanto comprimere il tasto che agirà più lungo facendo sfogare la valvolina.

In pratica per sapere che spruzzino abbiamo a disposizione prendere 50 cc di acqua. Travasarli nel proprio tipo di spruzzino e contare quanti spruzzi si sono dovuti fare per evacuare il tutto....

Sapremo con quale erogatore abbiamo a che fare.

Se abbiamo dovuto contare fino a 100 per svuotare 50 cc passerò quattro volte con soli 25 spruzzi ( non sono cc!!) per ogni arnia .. 25 +25+25+25=50 cc

-Per emergenza sciacquando il tutto in acqua bollente più volte e lasciando evaporare al sole è possibile ricorrere a spruzzini abbastanza forti anche se hanno contenuto varechina o similia per sgrassare i vetri

Comunque uno spruzzino, con getto a pressione robusta al fine di non dover ricorrere a centinaia di minime sbuffate nebulizzatrici, che in precedenza abbia contenuto nient'altro che acqua, sarà sempre la soluzione migliore.

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A questo punto ora ognuno faccia altre sue trasposizioni per il trattamento

Io parto con la data del 15 maggio ( 25 cc di apedin-50 cc di acqua demineralizzata e solite proporzioni.. o più concretamente 70 cc di Apedin e 140 cc di acqua demineralizzate per nebulizzare quattro arnie..)

RIPETERE L'OPERAZIONE DOPO TRE SETTIMANE.

Nei primi 21 giorni circa abbiamo accudito la nascita di un ciclo di api, (fuchi esclusi?!)...

Ora si metterà sotto osservazione una seconda sfornata di nascite ..

Il cinque di giugno ( tre settimane dopo il quindici maggio) ripeto il nebulizzare dei 50 cc di prodotto aspirato dal totale 210 cc (70 cc Apedin- 140 acqua demineralizzata) .

50 cc da somministrare su ognuna delle quattro arnie, come sopra, 25 cc nel primo passaggio e gli altri 25 , dopo tre minuti, col secondo intervento..

Per me praticamente con calcoli adeguati allo spruzzatore scelto: 50 spruzzate ( non sono cc!!!) nel primo passaggio e 50 spruzzate nebulizzate nel secondo giro: 50 spruzzate +50 spruzzate = soltanto 50 cc !)

L'EFFICACIA DEL PRODOTTO RISULTA ESSERE MASSIMA SETTE GIORNI

DOPO LA SECONDA SOMMINISTRAZIONE

Solo cioè verso i l 12 giugno ci sarà la massima caduta..

E SI PROTRAE PER TRE SETTIMANE.

Fino al 26 giugno circa..

dal cinque giugno- 12 giugno= si ha la prima settimana;

dal 12 al 19 giugno= seconda settimana;

19 giugno al 26 giugno= terza settimana

AVVERTENZE

CONSERVARE AL RIPARO DA FONTI DI LUCE E DI CALORE

Per meglio agire. Riassumendo.

Scoperchiare quattro arnie , iniziando poi a trattare dalla prima verso l'ultima. Nebulizzando 25 cc di prodotto sulle api salite sul margine superiore dei favi e su quelle stazionanti davanti l'ingresso.

Una volta trattata la quarta arnia ritornare a nebulizzare 25 ml di prodotto la prima e via di seguito fino all'ultima con un secondo passaggio.In totale verranno nebulizzati 50 cc ( l'equivalente verbale di 50 ml-millilitri) di prodotto per ogni arnia.
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Buona fortuna. Zio Adolfo