Progressi nell'apicoltura cinese


Apimondia 2005

Progressi nell'apicoltura cinese
Chen Lihong, Zhang Fuxing, Wang Xiuhong

La Cina è nazione di antica civiltà, e vanta una lunga storia e un' esperienza preziosa in apicoltura.Oggi la Cina è diventata il paese più vasto in seno all'apicoltura mondiale. Ha già raggiunto un patrimonio di circa 7 milioni di colonie d'api. La produzione annua di miele è di 200.000 tonnellate, quella di pappa reale di 2.500 tonnellate, quella di polline di 3.000 tonnellate, quella di propoli di 400 tonnellate.
I 7 milioni di colonie d'api hanno offerto l'indelebile contributo dato da un'aumento del prodotto e da un miglioramento, tramite l'impollinazione, della qualità dei principali prodotti agricoli, degli alberi di valore economico e dei foraggi.Tuttavia, a causa dei legami con una tradizione di economia agricola a bassa professionalità e di altre ragioni, c'è una disparità tra l'apicoltura cinese e i paesi sviluppati del mondo. Nel 2002 in particolare, la Comunità europea ha bandito dall'importazione il miele cinese a causa di tracce, nel miele, di cloramfenicolo, ed è balzato in evidenza che l'apicoltura presenta, nel suo processo di sviluppo, dei problemi, soprattutto nella sicurezza della qualità dei prodotti.
Per questo, il governo cinese dedica a questo una maggiore attenzione: ha tenuto un "simposio nazionale per lo sviluppo apistico", ha formulato e promulgato regolamenti per la produzione apistica, standard di produzione per i prodotti dell'alveare, criteri per l'utilizzazione di farmaci, e monitoraggio delle rimanenti medicine per sviluppare in modo sano l'apicoltura cinese. Al tempo stesso, l'Associazione Cinese per la Scienza Apistica" assume, come ideologia ispiratrice a livello strategico,quella del "su piccola scala, in grande comunità". Con la combinazione "grande impresa+apicoltura domestica" (Unione degli Apicoltori/Federazione delle comunità/Società Cooperativa) essa crea una via maestra per la costituzione di una "Sicurezza dei Prodotti Apistici e Basi per una Standardizzazione della produzione" e organizza corsi basati sugli standard richiesti internazionalmente.
Recentemente, gli apicoltori che hanno fruito dei corsi sono consapevoli in primo luogo del fatto che l'apicoltura deve essere praticata in una buona condizione ambientale priva di inquinamento, in secondo luogo del fatto che i farmaci non vanno usati o vanno usati ragionevolmente all'interno di regole precise; inoltre, che dev'essere redatto un registro fedele della produzione per la tracciabilità fino alla fonte; infine, che l'apicoltore deve frequentemente accedere a corsi di aggiornamento. In breve, l'apicoltore deve avere la consapevolezza che i prodotti devono avere una caratteristica "ecotipo originale", il che significa natura allo stato puro.Con gli sforzi congiunti di tutti le componenti dell'apicoltura, è possibile che la Cina non sia solo la nazione più vasta in seno all'apicoltura, ma anche potente. Crediamo davvero che l'industria del miele possa divenire più dolce!

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