Punture di imenotteri:cosa fare in caso di allergia
Con l'avvento della primavera e dell'estate è sempre più facile sentire di soggetti che hanno manifestato una reazione anomala in sede cutanea o una reazione generalizzata in seguito alla puntura di insetti e capita troppo spesso di leggere sui quotidiani di individui che sono addirittura deceduti.I casi di morte purtroppo sono in aumento forse perchè non vi è una adeguata informazione riguardo le reazioni allergiche al veleno d'insetti.
Onde evitare allarmismi inutili e nello stesso tempo per far sì che la gente sappia come comportarsi quando viene punta da un insetto, innanzitutto occorre conoscere quali insetti possono causare reazioni anche mortali e, in particolar modo, quali sono gli insetti che possono determinare reazioni allergiche. É altrettanto opportuno conoscere la sintomatologia caratteristica delle reazioni allergiche e la loro evoluzione nel tempo e che il paziente sappia evitare, con banali norme di profilassi la puntura dell'insetto e come affrontare le eventuali reazioni che possono scatenarsi.
Gli insetti che in Italia possono determinare reazioni di tipo allergico appartengono all'ordine degli Imenotteri che hanno l'apparato ovodepositore trasformato in pungiglione. Di questi fanno parte la famiglia delle api, che comprendono api e bombi, e la famiglia delle vespe che comprende il calabrone, il giallone (la vespa classica) e il polistes.
L'ape è un insetto da tutti conosciuto che, caratteristicamente, ogni qualvolta punge, muore lasciando il pungiglione infisso nella cute. Il bombo è più grosso e peloso delle api di colorito nerastro, punge più raramente e non lascia il pungiglione nella cute. Il giallone è la tipica vespa a strisce nere e gialle,molto aggressiva, presente preferibilmente dove c'è cibo (alimenti dolci),costruisce nidi sotto terra o in anfratti naturali. Il polistes è una vespa più affusolata che vola con le zampe posteriori tipicamente distese e forma nidi piccoli su rami d'albero, grondaie, parapetti, balconi. Il calabrone infine è un insetto di grosse dimensioni, simile alle vespe, che forma nidi in tronchi cavi d'alberi o in nidi di uccelli.
Tutti gli altri insetti presenti nella nostra penisola, possono determinare reazioni locali anche intense e in seguito a puntura, ma mai gravi o mortali e pertanto non devono allarmare i soggetti che vengono punti .Gli imenotteri sopracitati, invece, possono determinare reazioni allergiche in una percentuale variabile tra lo 0,8 e il 5% della popolazione generale e tra il 15 e il 43% degli apicoltori.
Le reazioni allergiche possono essere locali con edema cutaneo in sede di puntura (maggiore di 10 cm) o generalizzate. Quest' ultime comprendono l'orticaria generalizzata ma anche reazioni più gravi come coliche addominali,sintomatologia respiratoria con senso di soffocamento fino a culminare nel quadro di shock (ipotensione marcata con perdita di coscienza), coma e in taluni casi morte.
Tutti questi casi generalmente insorgono nel giro di pochi minuti dalla puntura.É importante che il paziente sappia che, se ha manifestato una reazione locale, il rischio di reazione generalizzata ad un'eventuale successiva puntura è del 5% ma che tale percentuale sale progressivamente al 50% se la reazione è stata di tipo generalizzato. Da ciò l'importanza di recarsi presso un Centro Allergologico al fine di appurare la loro allergia e condurre conseguentemente una terapia adeguata.
Nel caso un paziente abbia manifestato una sintomatologia simile a quella descritta, è importante che egli metta in atto delle norme di profilassi che possono evitare una successiva puntura, e che sappia affrontare le eventuali reazioni a punture successive.
Le norme profilattiche sono quelle espresse nella tabella e per quanto banali possano sembrare, se applicate, riducono di molto il rischio di puntura.
La terapia di emergenza comprende la rimozione del pungiglione (quando è presente) evitando di spremere il sacco vitellino, non schiacciando l'estremità libera del pungiglione bensì spingendola lateralmente. In seguito è prevista l'assunzione immediata di compresse (steroidi e antistaminici) e la preparazione di una siringa con l'adrenalina da impiegare nel caso di reazione grave come soffocamento, asma, ipotensione. A tal proposito occorre ricordare che sono in commercio delle confezioni-a forma di penna- di adrenalina già pronta autoiniettabile(con validità di un anno) facilmente utilizzabile da tutti,che il paziente può portare con sé ed impiegare al momento opportuno evitando di dover preparare la fiala al momento.
Se la reazione accusata è di tipo generalizzato, il paziente in seguito dovrà comunque recarsi al pronto soccorso più vicino dove verrà sottoposto alle cure necessarie. Successivamente è opportuno recarsi ad un Centro Allergologico dove possa essere effettuata la diagnosi di un eventuale allergia al veleno di imenotteri. Questo è molto importante perchè i soggetti con dimostrata allergia che abbiano manifestato una reazione generalizzata di una certa entità, possono trarre un notevole benificio dall'impiego dell'immunoterapia specifica.
Questo tipo di terapia, che prevede la somministrazione per via iniettiva sottocutanea di dosi progressivamente crescenti del veleno causa dei sintomi,è infatti (in questa forma di allergia ) molto efficace. Si tratta comunque di una terapia non scevra da rischi che deve essere condotta da personale specializzato, in ambiente idoneo ad affrontare le eventuali reazioni indesiderate che possono comparire al suo impiego. In questo caso però il bilancio costo-benificio è senz'altro a favore del benificio, in quanto la terapia è in grado di proteggere il paziente dalla comparsa di reazioni generalizzate gravi in modo quasi totale tanto da essere considerata un vero e proprio salvavita.
É pertanto opportuno ricordare a tutti coloro che hanno avuto reazioni sistemiche gravi in seguito a puntura di imenotteri e soprattutto ai soggetti a rischio di una successiva puntura(apicoltori, giardinieri, agricoltori, vigili del fuoco)la possibilità di poter usufruire di questo trattamento specifico onde evitare spiacevoli inconvenienti.

D.ssa Federica Gani
Servizio di Allergologia A.O.
''S.Luigi Gonzaga''-Orbassano(TO)
Tel. (011) 90.26.469

TABELLA
  • Tenersi lontani da fiori o frutti maturi
  • Se si lavora in giardino indossare cappello, guanti, pantaloni lunghie camicie a manica lunga
  • Evitare di vestirsi con colori sgargianti o blu o neri ; preferire il bianco e il kaki.
  • Evitare l'uso di profumi spray per capelli, creme solari , shampoo profumati
  • Evitare movimenti bruschi in presenza di api o vespe
  • Non camminare scalzi nei prati
  • Mangiando all'aperto non lasciare avanzi di dolci o carne; non bere bibite da lattine lasciate aperte
  • Fare attenzione praticando gli sport all'aria aperta: sudore e anidride carbonica emessa con l'iperventilazione attraggono gli insetti
  • Tenere pulite e ben chiuse le pattumiere
  • Non spostare tronchi caduti e ceppi; le vespe vi nidificano
  • Tenere chiuse le finestre della camera da letto durante il giorno o utilizzare una zanzariera
  • Indossare guanti , casco e occhiali andando in moto e in bicicletta
  • Se ci sono imenotteri nelle vicinanze di casa , chiamare i vigili del fuoco (o la locale associazione apistica in caso di api) per farli rimuovere.
Dal numero 6/97 di APITALIA rivista della Federazione Apicoltori Italiani
Tutti gli indirizzi utili per chi ha problemi di allergia al veleno di imenotteri
CREMONA Centro Malattie Allergiche dell'Ospedale di Cremona tel. 0372.405433 - Largo Priori 1 - 26100 Cremona
MILANO Ospedale Policlinico, Pad. Granelli, Servizio di Allergologia,via F.Sforza,35 tel.02-55033316
TORINO Ospedale Mauriziano Umberto I°,Servizio di Allergologia,Largo Turati,62 tel.011-5080421
FELTRE(BL) Ospedale Civile di Feltre ,Divisione Medica,Via Bagnola sur Cezè tel.0439-8831
VERONA Ospedale Civile Maggiore, Servizio Autonomo di Allergologia,Piazzale Aristide Stefani 1 tel.045-8072347
UDINE Div. Pneumologia, Ospedale , P.le S.M.Miserecordia tel.0432-552851
PARMA Università degli Studi di Parma c/o Ospedale di PatologiaMedica , Via A.Gramsci,14 tel.0521-290394
FERRARA Azienda Ospedaliera di Ferrara, Servizio di ImmunologiaClinica ed Allergologica. tel.0532-295823
BRISIGHELLA(RA) Ospedale S.Bernardo , Via Roma 75. tel.0546-81227
FIRENZE Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio, U.O. Immunoallergologica,Via di Torregalli 3. tel.055-7192304
ANCONA Servizio di Allergologia Respiratoria, Ospedale Umberto I. tel.0717-5963295
ROMA Università Cattolica del Sacro Cuore, Via della Pineta Sacchetti 506, tel.06-3503653
CASERTA Servizio di Allergologia, Azienda Ospedaliera. tel.0823-232350
BARI Servizio di Allergologia, Ospedale Policlinico tel.080-5473596
MESSINA Servizio di Diagnosi e Cura per le Malattie Allergiche del Policlinico Universitario tel.090-2212079
GENOVA Servizio Autonomo di Allergologia,Azienda OspedaleSan Martino-Pad.13 -Largo R.Benzi 10 tel.010-5552053
CAGLIARI Centro di Allergologia e di Immunologia Clinica, Ospedale S.Michele tel.070-542618
Dal numero 11/96 di APITALIA rivista della Federazione Apicoltori Italiani