Notiziario Dell’apicoltore Sabato 23 luglio 2004

Anno 2004 n° II


LA QUALITA’ DEL MIELE QUALE PROMOZIONE PER IL CONSUMATORE

La qualità di un prodotto deve essere intesa come uno strumento strategico per la conduzione della propria azienda e come fattore determinante per la competitività e la promozione, oltre che come soddisfazione per i clienti.

Tra i consumatori è in aumento il numero di coloro che danno la propria preferenza al MIELE di qualità e non si accontentano di generiche informazioni; cresce sempre più la domanda di notizie dettagliate e supportate da dati precisi e inconfondibili.

L’apicoltore per il raggiungimento di un obiettivo di miglioramento della qualità deve adottare una serie di strumenti che coinvolga tutta la struttura produttiva.

Controllare la qualità del miele è una necessità per tutti coloro che, a vario titolo, entrano a far parte della catena di commercializzazione di tale prodotto.

Attualmente tali procedure sono dettate dalle normative recepite a livello europeo e italiano (HACCP).-Estratto del depliant "la qualità del miele"-

O G M E APICOLTURA

Agli studi di genetica pura, struttura molecolare del DNA, si sono affiancate ricerche indirizzate ad individuare le tecniche idonee a trasferire geni ritenuti utili all’organismo in altri organismi. In agricoltura tali tecniche prevedono l’incremento del gene di interesse in cellule vegetali, destinate alla formazione di nuove piante, ottenendo quindi Organismi Geneticamente Modificati. La coltivazione di OGM genera perplessità per le possibili ripercussioni sugli equilibri ambientali in quanto si sviluppano fattori di resistenza all’attacco di insetti e parassiti. Fin’ora le piante GM hanno dimostrato scarsa tossicità per le api, mentre non si conoscono ancora eventuali reazioni nel polline GM avviato al consumo umano. Si deve presumere inoltre che i fiori di piante transgeniche non producono nettare di interesse apistico.

Infatti nel Lazio, non possiamo affermare che siano piante GM, ma molti apicoltori fanno rilevare che da almeno due anni non si produce più miele di colza e di girasole nonostante le abbondanti coltivazioni.

APICOLTURA PRATICA

Fatta eccezione per alcune fioriture autunnali, il tiglio, l’eucalipto e il castagno sono le ultime produzioni di nettare della stagione. In questo periodo, visite continue in apiario, spostamento di melari, smielatura, è il maggior impegno per gli apicoltori. Ma è anche il momento per gli interventi tampone sugli alveari contro la varroa. I prodotti più indicati sono sempre l’Api Life Var e l’Acido Ossalico Diidrato.

Altra operazione, per preparare le famiglie allo invernamento, è il cambio delle regine più vecchie. Quest’anno il colore convenzionale è il verde.

Inoltre, gli apicoltori previdenti, per sopperire ad eventuali perdite, si dedicano alla formazione di nuovi nuclei, servendosi di almeno due apiari, posti ad una distanza fra loro di almeno 4 km., utilizzando portasciami con la parte anteriore di colore diverso, per evitare la deriva. In agosto di solito si verifica un calo della covata che facilita gli interventi contro la varroa. Ma, alla ripresa della deposizione, nasceranno api invernali che hanno bisogno di scorte di miele e polline. Questo è il momento più delicato della stagione per cui, in presenza di raccolto, è bene riposizionare sugli alveari i melari per evitare intasamento di miele nel nido, mentre, in assenza, occorre intervenire con una appropriata alimentazione per preparare la famiglia a superare l’inverno.

ATTENZIONE ALLE NUOVE ETICHETTE

Dal 1° agosto del 2004 è vietata l’immissione in commercio dei prodotti non conformi alla Direttiva 110/01/CE del 20–12-2001.

Il D. L. di attuazione, per soddisfare le caratteristiche previste in tale Direttiva e per applicarne le particolari disposizioni, abroga la legge 753 del 1982 e successive modifiche o integrazioni e l’art. 58 della legge 142 del 92. Pertanto, sulle nuove

etichette, la denominazione di vendita deve essere esclusivamente MIELE , ad eccezione del miele filtrato, del miele in favo o pezzi di favi e del miele industriale. Il miele ad uso industriale deve riportare, accanto alla denominazione di vendita, "destinato solo alla preparazione di cibi cotti".

Escluso il miele filtrato o ad uso industriale, la denominazione MIELE può essere completata da indicazioni in lingua italiana che fanno riferimento:

*- All’origine floreale, all’origine regionale o territoriale se il prodotto è interamente dell’origine indicata.

*- Sull’etichetta devono essere indicati il paese o i paesi d’origine in cui il miele è stato raccolto.

* - Se il miele è originario di più stati membri o paesi terzi, l’indicazione deve essere sostituita, a seconda il caso, da uno delle seguenti.

1) Miscela di mieli originari della CE.- 2) Miscela di mieli non originari della CE.- 3) Miscela di mieli originari e non originari della CE.

Il D. L. è completato da altri articoli che riportano la definizione del prodotto miele e le sue caratteristiche di composizione. Le modifiche più importanti sono il tenore di acqua che dal 21% passa a 20%, e la conduttività elettrica (tenore in ceneri) per il miele di melata e di castagno che non deve essere meno di 0,8 mS/cm

L’A.R.A.L. RIPROPONE IL PREMIO PER I MIELI DEL LAZIO

Riportiamo di seguito la lettera del Presidente dell’A.R.S.I.A.L..

Oggetto. Selezione dei migliori mieli del Lazio del 2005.

""Gentilissimo Dr. Coarelli

In merito alla Sua del 18 giugno u.s., nel ringraziarLa dell’apprezzamento per il lavoro svolto in occasione della "Selezione dei migliori mieli del Lazio", sono a confermarLe l’intenzione di A.R.S.I.A.L. a portare avanti l’impegno assunto con l’edizione 2004 della Selezione, verificando tutte le strade possibili per riproporre l’iniziativa anche per il 2005.

Sono fermamente convinto che è con la promozione di manifestazioni, come quella da noi promossa negli scorsi mesi, che si permette al grande pubblico di conoscere la qualità e la diversità dell’offerta produttiva agroalimentare della nostra regione, che merita un’attenzione e valutazione sempre più ampia e continuativa. – Cordiali saluti –Dr.Andrea Urbani""

 

MIELE DI EUCALIPTO DOP

Il 17 giugno l’A.R.S.I.A.L. ha convocato il Comitato preposto per completare le procedure per ottenere il riconoscimento del DOP, Denominazione di Origine Protetta, del miele di eucalipto. C’è stato un momento in cui si pensava di optare per l’I.G.P., soluzione che avrebbe consentito a qualsiasi produttore di avvalersi di tale definizione, facendo così venir meno la distinzione locale del marchio di qualità del nostro miele di eucalipto. L’A.R.A.L., l’A.R.S.I.A.L. e l’Ist. di Zoologia Agraria si sono allora decisamente orientate verso il DOP, eventualmente allargato a tutto il territorio regionale. Infatti, oltre ad una maggior protezione del prodotto, il DOP rappresenta per gli apicoltori una forte immagine a livello nazionale e europeo. Inoltre la CE, attraverso il Reg. 1257/99, eroga contributi a sostegno di quei prodotti destinati al consumo umano che impongono requisiti produttivi specifici. Leggasi DOP.

SALVIAMO LE PIANTE DI EUCALIPTO

La nostra iniziativa, come riportato nei precedenti NOTIZIARI, procede speditamente.

E’ stato elaborato un progetto, che ha coinvolto, oltre alla nostra associazione, l’URF- Unità di Ricerca Forestale di Roma, l’ISZA di Firenze, l’ARSIAL, l’Ist. Zooprofilattico S. del Lazio e Toscana, l’Assessorato all’Agricoltura della provincia di Latina, l’AFAP –Floricoltori dell’’Agro Pontino, Italia Nostra sezione di Latina.

Il progetto prevede la ricostituzione di fasce frangivento nelle zone di maggior interesse, per uno sviluppo lineare di oltre 20 km., con l’impiego delle varie specie di piante di eucalipto e l’acquisizione di conoscenze biologiche sui rapporti insetto-ospite, per valutare l’incidenza delle infestazioni sulle differenti specie di eucalipto.

La spesa complessiva per la realizzazione del progetto ammonta ad € 243.000,00 ripartiti in tre anni.

REG. 797/2004 – CONTRIBUTI PER L’APICOLTURA

Il 30 giugno u.s., presso il MIPAF, si è tenuta la riunione riguardante la stesura del Decreto ministeriale applicativo del nuovo regolamento 797 2004, che abroga e sostituisce il precedente regolamento 1221797. Il dr. Cirone, presidente della F.A.I., che ha partecipato all’incontro, ci ha riferito che la CE ha assegnato all’Italia per il primo triennio, un importo di € 8,4 milioni per un patrimonio apistico di 1.100.000 alveari, cifra sulla cui congruità emergono crescenti preoccupazioni in quanto l’U.E. continua a chiedere con insistenza di dimostrare la fondatezza di questo dato. Nella stesura dell’’art. 2 poi La F.A.I. ha decisamente respinto alcuni sbarramenti che penalizza-

vano le piccole realtà produttive. Ha chiesto inoltre di inserire all’art 5, come beneficiari, le associazioni senza fine di lucro e infine di incrementare alla misura B1,

lotta alla varroa, l’attuale aliquota del 50% fino all’80%. Quanto prima saremo in condizioni di presentare ai soci il documento ufficiale approvato.

CONTRIBUTI REGIONALI

ANNO 2004 - MOLTI GLI APICOLTORI ESCLUSI

Siamo molto rammaricati per l’esclusione di alcuni apicoltori dai contributi per l’acquisto di arnie. Le motivazioni addotte si riferiscono a richieste superiore alla disponibilità economica e al fatto che sono state considerate due voci diverse, con impegni economici separati. La voce B2, con un finanziamento di € 34.000,00 per coloro che non superavano il reddito annuo di € 2.582,28 e la voce C2, per la realizzazione della transumanza, per coloro che superavano tale reddito, con un finanziamento di € 130.000,00, per cui era richiesta l’iscrizione alla Camera di Commercio.

Per quest’ultimi, le cui richieste erano superiori al finanziamento, è stato stabilito di assegnare i contributi ai possessori di almeno 160 alveari, escludendo automaticamente coloro che ne possedevano di meno.

Il disagio più eclatante lo hanno subito coloro che erano stati esclusi anche nel 2003. E’ opportuno perciò apportare per il futuro delle correzioni che evitino tali discriminazioni.

L’A.R.A.L. è intervenuta con determinazione, ma nulla ha potuto di fronte alle decisioni prese a livello regionale.

GIORNATE DI DEGUSTAZIONE DI MIELI ORGANIZZATE DALL’A.R.A.L.

La promozione del prodotto è la migliore pubblicità per enfatizzarlo. Una delle migliori esperienze è stata la manifestazione dei "migliori mieli del Lazio", promossa dall’A.R.S.I.A.L., anche con il contributo della nostra associazione. Pertanto l’A.R.A.L., con la partecipazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, al fine di incrementare il consumo dei mieli prodotti nel Lazio, ha organizzato alcune giornate di degustazione dei nostri mieli.

Queste si sono tenute, - Il 24 e 25 aprile e il 1° e 2 maggio, presso la fiera "Cuccioli & Campagna" in località Le Rughe - Roma -,, in collaborazione con i soci Fabrizio Nisi di Roma e la Cooperativa APINATURA di Poli. - Il 29 maggio, nella piazza antistante il teatro comunale di Fiuggi dove si teneva il convegno annuale regionale sull’apicoltura, con la partecipazione d Marco Papi e Elisabetta Della Manna, apicoltori di Maccarese.

In tutte le manifestazioni, hostess professionali hanno provveduto a distribuire oltre 150 kg di miele e 5.000 confezioni mignon, insieme a depliants e opuscoli che illustravano le qualità dei nostri mieli.

L’A.R.A.L. PER L’APICOLTURA DELLA PROVINCIA DI FROSINONE

Il 5 giugno, anche su richiesta della nostra associazione, l’A.R.S.I.A.L., presso la propria sede di Frosinone, ha inaugurato un centro sperimentale di apicoltura, organizzando un apiario didattico e allestendo una sala per riunioni, fornita di riviste e altri articoli per l’apicoltura.

Erano presenti alla inaugurazione, per l’A.R.S.I.A.L. il Dr. Amodio Sera e la D.ssa Rita Campanelli, sostenitrice e realizzatrice di questo centro, e per l’A.R.A.L. il Dr. Francesco Coarelli che ha esposto i problemi relativi all’apicoltura della Ciociaria, annunciando che, ad iniziare da settembre, saranno fissati due giorni al mese per tenere corsi di aggiornamento sull’apicoltura.

Le date saranno riportate sul sito internet w w w Apicoltura on line.

ABBONAMENTI ALLA RIVISTA APITALIA ANNO 2005

Nella riunione dell’assemblea ordinaria annuale, tenutasi il 9 marzo 2004, i soci, su proposta del Consiglio di Amministrazione, hanno deliberato quanto segue. "Considerato che, a seguito dell’ aumento del costo della carta e delle spese postali, non è possibile far rientrare l’abbonamento della rivista APITALIA nella quota associativa annuale di € 34,00; visto che l’editore ha concesso ai soci dell’A.R.A.L. l’abbonamento annuale alla rivista a € 15,00; questa associazione ha deliberato di contribuire con una somma di € 5,00 per ogni abbonamento richiesto dai soci". Perciò a partire dal 2005, i soci che desiderano abbonarsi alla rivista APITALIA devono versare oltre alla quota associativa di € 34,00, un ulteriore importo di € 10,00.

L’A.R.A.L. ha offerto gratuitamente ai propri soci l’abbonamento alla rivista APITALIA dal 2000 al 2004. Ora, considerato l’aumento degli impegni associativi e quindi delle spese, chiediamo di contribuire con una parte del costo della rivista.

NOTIZIE BREVI

Sono aperte le iscrizioni ad un corso di aggiornamento,terrà in autunno presso la sede A.R.S.I.A.L. di Frosinone. Il corso è riservato ad un numero limitato di partecipanti.

Sono aperte le iscrizioni al corso di apicoltura di base che avrà inizio mercoledì 2 febbraio 2005.

Per prenotarsi telefonare ai numeri 3398107456, 06 7232131 . 3477171795.

Il 21 novembre si terrà, presso la Città dei Ragazzi di Roma, il convegno annuale dell’A.R.A.L.. Sarà allestito uno stand con la esposizione di campioni di mieli dei soci, con le innovazioni nelle confezioni e sulle etichette. 

PREMIO "I MIGLIORI MIELI DEL LAZIO"

La lettera del Presidente dell’A.R.S.I.A.L. inviata al Presidente dell’A.R.A.L. e pubblicata su questo notiziario è, secondo la nostra interpretazione, un invito a raccogliere campioni di miele per il prossimo concorso la cui premiazione potrebbe avvenire a febbraio del 2005. Sollecitiamo perciò gli apicoltori ad approntare i soliti tre vasetti da mezzo chilo per ogni tipo di miele, da far pervenire all’associazione. alla prima occasione.  


martedì 2 ottobre 2001 lunedì 26 novembre 2001 venerdì 28 dicembre 2001 mercoledì 30 gennaio 2002 giovedì 14 febbraio 2002 lunedì 4 marzo 2002 sabato 20 aprile 2002 Venerdì 7 giugno 200213 gennaio 2003 15 aprile 2003 1 luglio 2003 30 settembre 2003