Campania Miele di qualità, pronti aiuti e nuove norme
Apicoltura: la Giunta regionale vara due diversi provvedimenti a sostegno del settore. Il primo è un disegno di legge che disciplinerà gli interventi di promozione del comparto; il secondo intervento mette a bando 200 mila euro da erogare ai produttori per finanziare l’acquisto di arnie. Possono chiedere i fondi tutti gli apicoltori della Campania censiti che detengano e conducano almeno venti alveari. Le domande di contributo vanno inviate entro il 30 marzo.
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La Regione Campania, nell’ambito della razionalizzazione del comparto agricolo e per favorirne uno sviluppo equo e sostenibile, approva un disegno di legge per promuovere interventi di protezione e sviluppo dell’apicoltura.
Obiettivo
L’obiettivo finale è favorire l’ammodernamento e la ristrutturazione del settore agricolo, grazie anche all’adozione delle più moderne tecniche di sviluppo.
Il comparto apistico campano presenta delle carenze strutturali. Il comparto annovera 742 aziende, con un patrimonio di oltre 42 mila alveari, che generano una produzione comunque limitata rispetto alla domanda di mercato.
Il disegno di legge nasce quindi dall’esigenza di rilanciare le imprese del settore, favorendo un ampliamento della base produttiva. Numerosi gli obiettivi perseguiti dal disegno di legge:
- migliorare l’allevamento delle api e le relative produzioni;
- favorire un adeguato sfruttamento della flora di interesse apistico;
- tutelare, valorizzare e promuovere i prodotti dell’apicoltura campana;
- fornire una disciplina completa del settore apistico;
- incentivare il lavoro giovanile nel settore
- tutelare la sicurezza alimentare del consumatore.
Da segnalare che il disegno di legge include l’apicoltura tra le materie di formazione professionale in agricoltura nell’ambito dei programmi regionali. Presso l’assessorato reginale all’Agricoltura verrà poi istituito un Comitato regionale apistico composto dall’Assessore regionale al ramo, dirigenti regionali, esponenti delle organzzazioni professionali agricole e di apicoltori ed esperti del settore. Il Comitato proporrà programmi e iniziative per lo sviluppo ed esprimerà pareri su iniziative, indagini e studi. Il disegno di legge fissa anche le regole per l’erogazione degli incentivi, che saranno corrisposti per varie tipologie d’intervento, quali ampliamento, adeguemento e ristrutturazione di apiari già esistenti o avvio di attività apistica, acquisto di macchine e attrezzature, realizzazione di locali per la lavorazione dei prodotti,. I contributi possono arrovare fino al 50 per cento dei costi ammissibili nelle zone svantaggiate, e fino al 40 per cento nelle altre zone.
Fin qui il disegno di legge per il settore.
Ma nei giorni scorsi la Giunta approva anche un bando per la concessione di agevolazioni per l’acquisto di arnie. Due le tipologie d’azione previste, entrambe finanziate con 100 mila euro. il primo intervento prevede contributi per l’acquisto di arnie con fondo a rete per la lotta alla varroa, malattia letale per le api; la seconda finanzia sempre l’acquisto di arnie, ma questa volta per il nomadismo. I fondi sono divisi per provincia (vedere tabella in pagina): Benevento è quella che si aggiudica le maggiori risorse, per un totale di oltre 60 mila euro.
Contributi
Per quanto riguarda il finanziamento per l’acquisto di arnie con fondo a rete e arnie per nomadismo, possono presentare richiesta di finanziamento solo gli apicoltori regolarmente registrati presso l’azienda sanitaria locale di appartenenza.
Ulteriore criterio è che l’apicoltore detenga e conduca almeno venti alveari.
Le spese ammissibili sono distinte a seconda dell’azione di riferimento.
Per quanto riguarda la lotta alla varroa (azione b.3), sono consentite le spese per l’acquisto di arnie con fondo a rete, nuove e costituite almeno da dieci favi. Per le arnie da nomadismo (azione b.3) sono consentite le spese relative all’acquisto di arnie nuove di fabbrica, complete di tutte le caratteristiche tipiche che consentano la realizzazione del nomadismo.
Il contributo è determinato nella misura del 60 per cento della spesa massima ammessa per singola arnia, quantifica in 101,67 euro (Iva esclusa). Il numero massimo di arnie finanziabili è pari al 50 per cento del numero di alveari denunciati all’asl, con un limite minimo di dieci arnie e un massimo di quaranta. Le arnie acquistate devono essere identificate da ciascun beneficiario con un’indicazione indelebile e mantenute presso gli apicoltori per almeno un periodo di cinque anni dall’acquisto, restando attivo il vincolo di destinazione e di proprietà.
Richieste
Le richieste devono essere inviate all’indirizzo: regione Campania, Agc sviluppo attività settore primario — settore Sperimentazione, informazione, ricerca e consulenza in agricoltura - Centro direzionale isola a/6, 80143 Napoli. Trascorso il termine previsto per la presentazione delle istanze, la Regione verificherà l’ammontare complessivo degli importi richiesti e ammissibili a finanziamento. Se l’ammontare sarà inferiore o uguale alle risorse disponibili, saranno ammesse a beneficio tutte le istanze. Se invece le richieste saranno superiori, verranno redatte graduatorie su base provinciale.
di Angelo Vaccariello da http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=195880