Disciplina dell'apicoltura, tutela della sua valenza agricola e ambientale e salvaguardia delle api italiane

Relazione



Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge ha lo scopo di riconoscere l'apicoltura come attività agricola a tutti gli effetti e di attribuire alle api l'importante ruolo di difesa degli equilibri ambientali e dell'impollinazione delle produzioni agricole.
Oltre all'importante ruolo produttivo, l'apicoltura è destinata a cambiare i suoi indirizzi all'interno della filiera agricola. In particolare, si vuole sottolineare l'importanza produttiva dell'ape italiana, Apis mellifera Ligustica S., rinomata per le sue caratteristiche biologiche, riproduttive e produttive, che rischia di scomparire a seguito dell'introduzione nel nostro Paese di api regine di razze straniere, mediante le quali si vuole ottenere, a tutti i costi, una maggiore produttività.
Rispetto ad analoghe iniziative avanzate nel corso della XIV legislatura - in particolare all'atto Camera n. 2348 di cui si riproduce quasi interamente l'impianto normativo - la presente proposta di legge si differenzia per la tutela che essa intende accordare a "tutte" le razze italiane, tra cui l'Apis mellifera Sicula.
Le esigenze che si pongono alla base della tutela di quest'ultima specie ci vengono suggerite dalle associazioni degli apicoltori siciliani e da qualificati docenti universitari. Esse risiedono nei seguenti fattori:

1) l'Apis mellifera Sicula è presente in in Sicilia da migliaia di anni. Essa forma una razza a sé stante, non deriva dall'Apis mellifera Ligustica S. ma risulta collegata dal punto di vista filogenetico alle api africane. Si è evoluta e perfettamente adattata alle condizioni climatiche dell'isola;

2) l'ape ligustica vi è stata importata massicciamente solo da venti-trenta anni. Questo ha prodotto la quasi estinzione dell'ape sicula pura e l'affermarsi di un ibrido delle due razze;

3) recenti studi sembrano confermare quanto osservato in questi anni dagli apicoltori: la ligustica pura sopporta con difficoltà le particolari condizioni climatiche dell'isola;

4) da tre anni ben due istituti di ricerca universitari palermitani (entomologia agraria e dipartimento di biologia cellulare e dello sviluppo) usufruiscono di finanziamenti europei per selezionare in purezza l'Apis mellifera Sicula e per reintrodurla nel territorio siciliano;

5) con il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 529, è stato istituito l'albo nazionale degli allevatori di api regine; in tale albo esiste la sezione riguardante l'Apis mellifera Sicula, dove attualmente risulta iscritto l'apicoltore siciliano Carlo Amodeo in quanto allevatore di api regine di razza sicula;

6) le più recenti osservazioni sul comportamento dell'ape mellifera sicula sembrano indicarla come l'ape più adatta allo sviluppo di una moderna apicoltura in tutto il nord-Africa.

In conclusione, si auspica che l'esame nella Commissione competente delle proposte di legge presentate in materia conduca alla rapida approvazione di una legge nazionale sull'apicoltura che tenga conto - oltre a quanto già contemplato dalla proposta di legge di maggioranza - della specificità dell'Apis mellifera Sicula.