Emilia Romagna :attività dell'albo

Il resoconto dell'attività svoltanel 1996 dall'Albo degli allevatori di apiregine di razza ligustica



Ilprogramma di miglioramento genetico delle popolazioni apistiche appartenenti agli allevatori iscritti all'Albo - istituito con Regolamento regionale del 15 Novembre 1991 N. 29 - è giunto al suo quinto anno di attività: essendo articolato in bienni successivi, nel 1996 si è attuato il secondo ciclo riproduttivo che ha interessato le 10 migliori colonie, scelte fra quelle in possesso degli allevatori sulla base delle valutazioni effettuate l'anno precedente.
Il metodo di selezione adottato è quello combinato e, più precisamente , quello a schema "famigliare"; in questo metodo la popolazione da valutare viene suddivisa in base ai ceppi di origine (regine madri), creando così un certo numero di"famiglie" di regine sorelle.
Ciò permette una valutazione più accurata rispetto alla selezione di tipo massale, in quantooltre a tenere contodei rendimenti individuali, viene preso in considerazione anche il valore, nel suo insieme, dell'intero gruppo di regine sorelle a cui ogni colonia appartiene.
L'intera popolazione inoltre è ''chiusa" rispetto all'ingresso di materiale genetico ad essaestraneo: ogni due anni, dalle migliori regine verranno allevati i riproduttori maschili e quelli femminili (regine) che si accoppieranno fra loro, in modo casuale, nella stazione di fecondazione. Viene a crearsi così una nuova popolazione che rimpiazza la precedente e che di essa conserva solo la parte migliore; attraverso l'elevato numero di combinazioni genetiche, frutto degli accoppiamenti multipli, la nuova popolazione potrà nuovamente venire sottoposta al vaglio della selezione.
Il punto di partenza per la scelta delle regine riprodotte nel 1996 è stato il calcolo di un punteggio confrontabile, espressione della interazionetra le performance produttive delle colonie (situate in apiari diversi) ed il contesto ambientale in cui esse operano.
I valori relativi alla produzione di miele sono stati quindi elaborati in un indice di selezione mentre i caratteri quali docilità, tendenza alla sciamatura, vitalità della covata e resistenza alle malattie sono stati valutati mediante punteggio; al di sotto di un determinato valore (punteggio soglia) attribuito alle caratteristiche comportamentali e riproduttive, le colonie sono state scartate indipendentemente dalla produzione di miele.
Dalle 10 colonie scelte per la riproduzione sono state allevate 226 celle reali e 40.000-45.000 celle di covata maschile opercolata. Nel giugno 1996 i nuclei con le celle reali e gli alveari orfani contenenti i fuchi sono stati trasportati nella stazione di fecondazione situata nella bonifica del Mezzano(FE) .
Per garantire un sufficiente grado di isolamento della popolazione selezionata, si è provveduto a scegliere un'area con un ipotetico cerchio di 5 km di raggio al cui interno non vi fossero apiari stanziali mentre l'ingresso di apiari nomadi è stato vietato dichiarando tale area ''zona di rispetto"così come previsto dall'Art. 13 della LR 25 Agosto 1988 n.35 "Tutela e sviluppo dell'apicoltura" e regolamentata con deliberazione della Giunta Regionale del 7 Maggio 1996 n. 910.
La creazione della zona di rispetto nel contesto della stazione di fecondazione, rappresenta un indispensabile strumento per il miglioramento genetico, l'unica via praticabile - se si esclude l'inseminazione strumentale - per orientaregli accoppiamenti secondo un piano prestabilito.
L'elevato numero di fuchi, provenienti dagli stessi ceppi selezionati da cui si sono allevate le regine, ha garantito una sufficiente rappresentatività dei genotipi maschili nella progenie (operaie) delle regine figlie, le cui colonie saranno oggetto di valutazione nel corso del 1997.
A questo proposito vale la pena di ricordare che nel documento della Commissione di biologia apistica dell'Apimondia "Stazioni di fecondazione", viene raccomandato un allevamento di almeno 50 fuchi per ogni regina da fecondare. In altre relazioni riguardanti il rapporto fuchi-regine nelle stazioni di fecondazioni parzialmente isolate, viene indicato un numero ottimale di 200 fuchi per regina.
Nel nostro caso, ogni regina ha avuto a disposizione da un minimo di 200 ad un massimo di 350 fuchi (il rapporto varia a seconda se ci si riferisce alle regine nate o a quelle effettivamente fecondate e deponenti), più che sufficienti quindi, agarantire un buon grado di "saturazione" dell'area prescelta, rendendo pressoché insignificante l'eventuale contributo di fuchi provenienti da alveari estranei alla popolazione selezionata e situati all'esterno dell'area di accoppiamento.
Alla fine di giugno, dopo il controllo della deposizione, i nove allevatori partecipanti alle attività dell'Albo hanno ritirato, complessivamente, 129 regine appartenenti a 10 ceppi (famiglie) di regine sorelle. Ogni allevatore valuterà quindi nel proprio apiario un certo numero di regine appartenenti a tre diversi ceppi: in questo modo ogni ceppo verrà valutato in almeno tre diversi contesti ambientali.
Ogni allevatore potrà così beneficiare di un lavoro di scelta e di riproduzione dei ceppi che difficilmente, da solo, potrebbe attuare considerando lamole e la varietà genetica della popolazione dalla quale ognuno può attingere per la propria attività commerciale.
Periodiche riunioni tra gli iscritti, presenti i tecnici dell'Istituto Nazionale di Apicoltura, oltre che a permettere uno scambio di informazioni sul lavoro svolto e a programmare l'attività futura, contribuiscono a creare quel clima di effettiva collaborazione e reciproca fiducia indispensabile per questo tipo di lavoro dove non solo le idee, ma anche le migliori regine, frutto di anni di lavoro, vengono messe a disposizione dei colleghi per realizzare un interesse comune, un'opera in cui non solo il singolo, ma tutta la comunità degli apicoltori trarrà beneficio.
ComunicatoRegione Emilia Romagna -Istituto Nazionale Apicoltura

Elenco degli allevatori che hanno partecipato al programma diselezione dell' "Albo degli allenatori di api regine di razza ligustica''dell'Emilia Romagna.
Apicoltura Pianavia G.P. Piana 1450, 40024 Castel S. Pietro Terme (BO)
Chiletti Vincenzovia Sola 5, 41042 Fiorano Modenese (MO)
Facciani Mariovia Crocesanta - Podere Sega, 47026 S.- Piero in Bagno (FO)
Fraulini Marco via S. Biagio 1285, 40024 Castel S. Pietro Terme (BO)
Gianaroli Franca viale S.Marco 64, 41049 Sassuolo (MO)
Lama Vincenzo via Villa Vezzano 19, 48025 Riolo Terme (RA)
Manfredini Clementina via Croce 16/b, 41050 Solignano (MO)
Naldi Piero via Ronco 105, 50033 Firenzuola (FI)
Rossi Giuseppevia del Metano 1, 48100 S. Antonio di Ravenna (RA)


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