Garibaldi, l'apicoltura il suo hobby prediletto
Giuseppe Garibaldi amava le api, anzi, l'apicoltura era la sua "occupazione prediletta". E' una versione inedita della figura dell' eroe dei due mondi, di cui quest'anno ricorre il bicentenario della nascita, che un discendente della famiglia propone, parlando del suo illustre avo, come di un'apicoltore provetto. Secondo alcuni scritti di Garibaldi e, in particolare in una lettera indirizzata al Presidente della Società Italiana di Apicoltura, il generale, in ritiro a Caprera al termine della spedizione dei Mille, definisce l'apicoltura come la sua "occupazione prediletta".

Secondo alcune testimonianze Garibaldi si definiva non un uomo d'armi ma un agricoltore a tutti gli effetti, come dichiara al sindaco di Caprera nel 1880. E lo era davvero se si considera che possedeva circa ottanta alveari, una quantità piuttosto rilevante per l'epoca. La passione per le api pare abbia attraversato nei secoli tutta la famiglia Garibaldi, contagiando avi e discendenti del generale dalla camicia rossa. Nei primi anni del Settecento un omonimo antenato del patriota, di professione medico, allevava api sull' Appennino Ligure. Nel 1790 un trattato di apicoltura, 'I prodigi della natura manifestati nella api', porta la firma del nipote di quest'ultimo, anch'esso di nome Giuseppe.

Oggi è un discendente del ramo cadetto di Giuseppe Garibaldi, Renato, che sulle vette della Carnia, a Cercivento, nel cuore delle Alpi friulane, ha trasformato la passione di famiglia in vera e propria professione. Dagli iniziali 2 alveari acquistati nel 1977, Renato Garibaldi oggi ne possiede più di 1.400 e produce 500 quintali di miele di acacia, millefiori di montagna, tiglio, castagno e melata di abete e soprattutto il raro miele di rododendro. La passione per le api della famiglia Garibaldi, dunque, diventa storia. Tanto da aver dato idea anche per una esposizione di documenti e cimeli. Questo lato inedito del generale e della sua famiglia, infatti, sarà raccontata, attraverso una mostra-testionianza dal titolo 'Il gene apistico della famiglia Garibaldi', nel corso della Settimana del Miele, meglio conosciuta ormai come 'Stati generali' del settore, in programma a Montalcino (Siena), dal 7 al 9 settembre prossimi.

da ansa.it