Comunicati stampa Ismea
Miele: scarsa la produzione di acacia
Bene gli agrumi in Calabria
Roma, 4 giugno 2001
- Maltempo, brinate e siccità tagliano la produzione 2001 di miele di acacia. A rilevarlo è l'Ismea che indica tra l'altro una forte irregolarità produttiva negli alveari piemontesi e lombardi con esiti quasi nulli in Emilia Romagna e Toscana. Il quadro non risulta migliore in Veneto e in Friuli Venezia-Giulia dove le rese risultano comprese tra i 10 e i 20 chilogrammi per alveare.
Per quanto concerne il miele di agrumi, la produzione in Sicilia è apparsa molto limitata, mentre in Calabria il risultato produttivo è decisamente migliore. Lungo la fascia appenninica, dopo la ricca fioritura che ha caratterizzato la zona di produzione della sulla, l'Ismea non rileva un buon esito dei raccolti, ad eccezione della Sicilia dove la resa si aggira attorno ai 30 chilogrammi.
Nel frattempo, sempre in Sicilia, gli apicoltori sono pronti per il raccolto di eucalipto che si preannuncia promettente grazie a una fioritura abbondante e anticipata rispetto ai normali calendari. E' invece scarsa la produzione dei mieli primaverili in Sardegna sia a causa della siccità, sia per il limitato sviluppo delle famiglie di api.
Dai mercati intanto giungono segnali di tensione. La scarsa produzione di acacia e il rialzo dei prezzi del prodotto d'importazione hanno determinato infatti un'impennata delle richieste anche per le residue disponibilità di vecchio raccolto.
I poliflora hanno oscillato, in maggio, tra 3.200 e 3.700 lire il chilo, mentre il miele di castagno è quotato a 4.200 lire in Toscana e Sicilia e a 4.500 lire in Emilia Romagna.
Per quanto attiene infine al miele d'importazione, vengono confermati i gravi danni alla produzione di acacia in Ungheria e nel resto dell'Est Europeo con un conseguente innalzamento dei prezzi su tutta la linea.