Comunicati stampa Ismea

Miele: mercato interlocutorio in agosto

La siccità taglia i raccolti Sud

Roma, 20 settembre 2000

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Mercato statico nel mese di agosto per i mieli nazionali. Nonostante la buona richiesta da parte degli invasettatori - rende noto l’Ismea - i produttori italiani hanno preferito rinviare le trattative a settembre nel tentativo di spuntare prezzi migliori.

Il mese di agosto ha visto i poliflora oscillare tra 4.300 lire il chilo in Piemonte e 4.500 lire in Sardegna (entrambi sono valori massimi, franco produttore, Iva esclusa), a fronte di quotazioni di 7.500 lire per il prodotto di acacia in Piemonte e di 7.200 lire in Lombardia e Toscana. In Sardegna il miele di agrumi ha toccato punte di 5.500 lire il chilo, contro 4.500 lire registrate sia in Friuli che in Toscana per il miele di castagno. La melata di metcalfa ha raggiunto 3.500 lire in Friuli e 3.700 lire in Toscana.

Sul fronte produttivo, nel frattempo, è positivo il bilancio dei poliflora di montagna e il rododendro, mentre il miele di castagno, dopo una partenza molto promettente, si è mantenuto su livelli medi, fatta eccezione per le zone alpina e appenninica. Buono invece il raccolto di tiglio, di poliflora chiaro e di medica nella fascia produttiva della pianura padana.

Contrariamente a quanto rilevato nel mese di luglio, la produzione di girasole è stata medio-scarsa o scarsa, con notevoli differenze tra le varie fasce produttive. Anche l’andamento della melata di metcalfa è apparso altalenante, con una produzione complessiva sicuramente inferiore ai livelli '99. Scarso infine il raccolto dei diversi mieli in Meridione, in particolare dei poliflora estivi, compromessi dai gravi fenomeni di siccità.

Sul fronte internazionale si registrano prezzi decisamente competitivi per il miele d’importazione, con il prodotto di acacia ceduto a 3.900 lire in Ungheria e sulle 5mila lire in Romania, a fronte di 3.500 lire dei poliflora ungheresi e argentini.