Comunicati stampa Ismea
Miele, freddo e varroa limitano l'offerta di api
Decolla il bio anche in apicoltura
Roma, 4 marzo 2002
- Si vivacizza in febbraio l'attivitą sui mercati delle famiglie di api. Lo comunica l'Ismea che segnala, tuttavia, un precario stato di salute per le api nella maggior parte delle aree produttive del paese. In particolare, si rileva una ridotta offerta di famiglie imputabile sia alle basse temperature sia ai ripetuti fenomeni di varroa e di nosema che, soprattutto in Sicilia stanno causando diversi problemi alle attivitą di impollinazione nelle serre.
Riguardo al mercato, nonostante la fase di stallo caratteristica del periodo invernale, non si segnalano rilevanti giacenze e alcuni mieli come i poliflora chiari, la sulla e il prodotto d'agrumi iniziano a scarseggiare, mentre per gli altri si registra una disponibilitą comunque nella norma.
Sul fronte dei prezzi, le quotazioni relative al mese di febbraio indicano per i poliflora ottenuti con il metodo di coltivazione biologica valori che oscillano tra 2,38 euro il chilogrammo in Lombardia e 2,40 euro in Toscana (franco produttore Iva inclusa), mentre per l'acacia tradizionale il Piemonte quota a 3,62 euro e l'Emilia Romagna a 3,72 euro il chilo. Il prodotto d'agrumi oscilla tra 1,97 euro della Calabria e 2,30 della Toscana, a fronte di un minimo di 2,10 euro per il castagno in Toscana e un massimo di 2,32 in Piemonte.
In generale, si segnala in Italia una forte espansione del biologico anche in apicoltura. Una tendenza indotta soprattutto da giovani produttori e da un mercato sempre pił orientato verso tale segmento a discapito dei prodotti ottenuti con metodi tradizionali.