Comunicati stampa Ismea
Miele, febbraio conferma la stasi del mercato
In Sicilia è ancora grave lo stato di salute delle api
Roma, 5 marzo 2003
- Esaurite le scorte si è verificato il blocco delle transazioni risultate praticamente nulle, con la sola eccezione di alcune partite di prodotto provenienti dall'Est europeo.
Tra le diverse tipologie di miele, Ismea segnala, a livello nazionale, scambi riguardanti unicamente i poliflora - quotati a 3 euro il chilogrammo sia in Emilia Romagna, sia in Toscana - e il prodotto di acacia che oscilla tra i 5 euro dell'Emilia Romagna e i 4,50 euro della Toscana (il prezzo è inteso franco produttore Iva inclusa). Riguardo al miele d'importazione, l'acacia ungherese viene quotata tra 4,20 e 4,50 euro, mentre il millefiori è scambiato a 3 euro il chilogrammo.
Per quanto attiene allo stato di salute delle api, le condizioni risultano generalmente buone anche se la situazione cambia a seconda delle diverse aree della penisola. Al Nord gli alveari sono ben popolati e con un buon livello di scorte, mentre si registra qualche problema in alcune zone della costa adriatica dove il freddo di febbraio e la scarsità di nutrimento hanno causato alcune perdite. Permane grave, invece, la situazione in Sicilia, dove gli operatori confermano i danni già segnalati a gennaio a causa della varroa.
In tutto il Sud, intanto, la fioritura non è ancora iniziata. Il freddo invernale ha provocato, infatti, un sensibile ritardo della ripresa vegetativa nonostante le piogge frequenti facciano ben sperare per la stagione imminente.