Comunicati stampa Ismea
Miele, c’è attesa sui mercati dopo l’ottimo raccolto
Buona la produzione di millefiori e acacia
Roma, 1 settembre 2004
Settembre sarà il mese della verifica per il settore mielicolo nazionale. Dopo una produzione giudicata ‘’sopra la media’’ dagli operatori, c’è attesa per la ripresa del mercato, sostanzialmente fermo a luglio e agosto, ma che lascia ben sperare per il mese di settembre.
Secondo una ricognizione effettuata da Ismea, è possibile delineare un quadro delle principali tipologie di prodotto a livello nazionale. All’ottima performance del prodotto di acacia, con punte di 50 chilogrammi ad alveare in Piemonte, si contrappone il pessimo andamento del prodotto di eucalipto, con rendimenti pressoché nulli in tutte le aree vocate della penisola, nonostante la buona fioritura.
Per gli agrumi la situazione appare piuttosto differenziata a seconda delle diverse aree produttive. E’ mediocre, infatti, il raccolto siciliano, mentre è buono quello calabrese e persino ottimo il pugliese, con punte di 60 chilogrammi per alveare. Stessa situazione, a macchia di leopardo, anche per la produzione di miele di castagno: nel Piemonte, ad esempio, si va dai 10 chili per alveare della provincia di Alessandria ai 30 chili di Cuneo. Buone le rese in Toscana (30 chili), contro i 20 chili ad alveare di Calabria e Abruzzo.
Per quanto attiene al girasole, la produzione è mediamente scarsa in tutte le regioni vocate, mentre è discreto il raccolto di medica e ottimo quello di millefiori. A due velocità l’andamento della melata di metcalfa con ottimi livelli raggiunti in Abruzzo e Calabria e ritardi nelle regioni nord orientali della Penisola.
Sempre sul fronte produttivo, annata negativa per rododendro e tarassaco, a fronte di rese discrete per il miele di tiglio.