Intervengono il sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali Di Nardo e il sottosegretario di Stato per le finanze D'Amico.
La seduta inizia alle ore 15,20.
IN SEDE REFERENTE
(4473) Conversione in legge del decreto-legge 15 febbraio 2000, n. 21, recante proroga del regime speciale in materia di IVA per i produttori agricoli.
(Seguito e conclusione dell'esame)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 14 marzo scorso.
Il PRESIDENTE avverte che è pervenuto il parere contrario della 5a Commissione, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, su tutti gli emendamenti presentati al testo del decreto-legge.
Il relatore PREDA ricorda brevemente le motivazioni della propria contrarietà ad un ulteriore rinvio dell'entrata in vigore del regime ordinario IVA, soffermandosi in particolare sulle numerose iniziative di riforma, anche in campo fiscale, relative al settore agricolo, e alla necessità di promuovere la capacità delle imprese agricole di misurarsi competitivamente nel mercato; a tale riguardo, il parere formulato dalla 6a Commissione, che sollecita il mantenimento di un regime speciale per il settore, non tiene adeguatamente conto di tali aspetti peculiari. Esprime, pertanto, avviso contrario sugli emendamenti 1.1, 1.2 e 1.0.1.
Il sottosegretario DI NARDO, nel concordare con i rilievi del Relatore, esprime avviso contrario sugli emendamenti presentati.
Il senatore MINARDO aggiunge la propria firma agli emendamenti 1.1 e 1.2.
Il senatore CUSIMANO, nel preannunciarne la ripresentazione in Assemblea e nel dichiarare il proprio voto favorevole sull'emendamento 1.1, sottolinea le numerose penalizzazioni presenti nel settore agricolo, soprattutto in relazione alla eccessiva pressione fiscale e la necessità di prevedere una ulteriore proroga nella introduzione del regime IVA ordinario.
Il senatore BETTAMIO dichiara il proprio voto favorevole sull' emendamento 1.1, non ritenendo convincenti le argomentazioni addotte dal Relatore; ritiene, infatti, necessario alleviare gli agricoltori dall'eccesso di pressione fiscale, anche tenuto conto del nuovo contesto comunitario.
Il presidente SCIVOLETTO, accertata la presenza del prescritto numero legale per deliberare, ai sensi dell'articolo 30, comma 2, pone in votazione l'emendamento 1.1, che viene respinto. Viene altresì respinto l'emendamento 1.2.
Il senatore RECCIA fa proprio l'emendamento 1.0.1.
Con l'astensione dei senatori CUSIMANO, MINARDO e BETTAMIO l'emendamento 1.0.1 viene posto ai voti e respinto.
Dopo che il senatore CUSIMANO ha preannunciato il proprio voto favorevole, nell'auspicio che il provvedimento possa essere comunque modificato nel corso dell'esame dell'Assemblea e il senatore MINARDO si è associato a tali considerazioni, la Commissione conferisce all'unanimità mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge, autorizzandolo altresì a richiedere lo svolgimento della relazione orale.