Venerdì alle 11 la trentunesima edizione de «I giorni del miele»
Lazise. Si inaugura venerdì alle 11 la trentunesima edizione de «I giorni del miele», fiera nazionale del settore. La cittadina lacustre si appresta a rinnovare l’appuntamento con la manifestazione organizzata dal Comune e realizzata con il patrocinio di Regione, Provincia, Camera di commercio.
«Siamo ormai in dirittura d’arrivo e le premesse sono molto positive, tali da poter sperare in numero di visitatori ancora superiore all’edizione dello scorso anno», commenta l’assessore alle manifestazioni, Agostino Carattoni. Le cifre de I giorni del miele raccontano da sole del successo dell’iniziativa: a Lazise sono attesi 80 espositori e non meno di 50mila spettatori. «Questa è, infatti, la cifra consolidata per il più importante evento, a livello nazionale, riguardante il miele, cioè il prodotto», sottolinea Serenella Mortani, dell’associazione Città del miele.
«Oltre Lazise c’è solo un altro appuntamento di caratura nazionale, ed è Piacenza. Ma la sua fiera, che si svolge a marzo, è dedicata alle attrezzature. Per il miele, tutto panorama italiano del settore guarda a Lazise». Lo conferma la partecipazione degli espositori. «Degli 80», continua Mortani, «solo tre sono del Veneto. Avremo, invece, sei produttori della Sardegna e questo è un dato di grande importanza: sono di questa regione, infatti, alcuni dei mieli più preziosi, tra cui il celebre miele di Corbezzolo.
Sino allo scorso anno I giorni del miele non aveva registrato alcuna presenza sarda; nel 2005 venne un solo produttore. Ecco perché averne sei quest’anno è un fatto che ha il sapore di una vera e propria conquista e, al tempo stesso, della conferma della qualità della fiera di Lazise». Altrettanto significativa è la presenza dei visitatori: dei 50mila consolidati, ben 15mila sono operatori del settore, ovvero apicoltori, grossisti del miele, importatori, esportatori.
«Gli altri», riprende Mortani, «sono il cosiddetto grande pubblico. E fa piacere poter dire che da oltre 10 anni ci sono persone che arrivano qui non solo da ogni regione italiana ma anche dai Paesi confinanti, come la Svizzera. Questo avviene perché qui sanno di trovare tutta la vetrina dei mieli italiani.
A Lazise, insomma, si ritrovano sia i consumatori occasionali di miele che gli intenditori ma anche gli intenditori dei prodotti dell’arnia». Impossibile parlare de «I giorni del miele» senza citare l’associazione Città del miele. «Questo è un altro dei grandi meriti della fiera.
Su iniziativa del Comune, cinque anni fa vennero invitati qui, in occasione della fiera, i sindaci delle 10 città storiche del miele e da qui è nata l’omonima associazione. Oggi ne fanno parte 35 Comuni, ma entro l’anno il loro numero arriverà a 50». Il grande merito dell’associazione «è stato quello di promuovere il miele e di farlo diventare cibo a tutti gli effetti e non solo una sorta di rimedio benefico per la salute. Sino a cinque anni fa nessuno si sarebbe sognato, ad esempio, di abbinare il miele ai formaggi, cosa che oggi si fa abitualmente.
Anche in questo modo si è ottenuto un maggiore apprezzamento di questo prodotto». Un prodotto che ha il grato compito di essere sinonimo di qualità dell’ambiente; un aspetto di cui parlerà anche la fiera I giorni del miele. «Abbiamo pensato, infatti, di accompagnare l’esposizione con due eventi collaterali che si terranno in Dogana Veneta», annuncia l’assessore Carattoni, «una mostra fotografica sul tema del nomadismo delle api intitolata Api altrove; il convegno internazionale «Miele: piccole e grandi filiere. Nessun futuro senza tutela dell’ape», in programma domenica 8 ottobre alle 9.30 e organizzato in collaborazione con la Federazione apicoltori italiani».
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