L'ape e le monete
Parliamo di monete, antiche e nuove ma anche di api. Non è che le api siano famose per apportarci lauti guadagni, anzi esiste un proverbio in Provenza che suona cosi: "chi investe nelle api si procura molti grattacapi !"Ma veniamo a bomba (solo metaforicamente): si sà che nel mondo ellenico ( Antica Grecia e Magna Grecia ) l'ape era molto considerata tanto che a Efeso, famosa per il culto di Artemide e delle sue ancelle dette "melisse" (api) per ben cinque secoli venne coniata una moneta che portava l'ape come effige.



Nell'isola di Creta diverse città come Elyros, coniarono delle dracme e tetradracme in argento che raffiguravano su una faccia la capra Althea e sull'altra un'ape per suffragare la leggenda di Zeus che, bambino, fu allevato con latte di capra e miele e che fu pertanto chiamato Zeus Melissaion.
In Sicilia, l'antica Megara Iblea, situata forse nei pressi dell'odierna Avola che porta nel suo blasone l'ape sicula, coniò anche una moneta con l'effige dell'ape per ricordare il famoso miele dei monti Iblei.
Nella Roma dei Papi, Urbano VIII, detto l'Ape Attica per la sua grande ammirazione per la cultura greca, portava nel suo blasone 3 api che poi "sciamarono", grazie al Bernini nella Cappella Sistina, nella Fontana delle Api, a Palazzo Barberini, ed un pò dappertutto nella Città Eterna.
Ritroviamo l'effigie di questo Papa con le sue api nella moneta emessa nel 2000 in occasione dell'anno Santo.
Per circa un decennio la zecca italiana ha coniato una moneta di rame da 10 centesimi con una bellissima ape su un fiore e poi una monetina da 2 lire con un'ape su un lato e un ramo d'ulivo sull'altro.
Queste ultime monete si trovano ancora oggi sulle bancarelle degli "antiquari" in fiere e mercati vari.
Molti di noi forse non si sono accorti di avere nel portafoglio un biglietto da 50.000lire con l'effigie di un'ape stilizzata. Se qualche ritardatario tiene ancora delle banconote nascoste sotto il materasso controlli bene i suoi biglietti da 50 e scoprirà l'ape nostrana.
L'ape francese invece si trova sulle nuovissime monete da 50 centesimi, 1 euro e due euro sulla faccia "nazionale" che riporta la scritta "Libertè, Egalitè, Fraternitè, una frase che a Milano nel 1848 era scherzosamente completata da "....i siuri in carrozza e nui a pè".

Prima o poi una di queste monete capiterà nelle vostre tasche e guardatela bene, meglio con l'aiuto di una lente, perchè l'ape è piccolissima, appena visibile ad occhio nudo. Essa costituisce il marchio di fabbrica della Zecca Francese e si trova sull'orlo delle monete, vicino al piede della "Marianna" nelle monete da 50 centesimi e frà due stelle, in alto, in corrispondenza della "L" di Egalitè nelle monete da 1 e da 2 euro
Buona ricerca e saluti a tutti.
Nino Masetti
MUSEE DES ARTS ET TRADITIONS APICOLESRoute de Berghe 06540 Fontan (Francia)
[n.d.r]L'autore è disposto a dialogare con eventuali appassionati del simbolismo dell'ape in tutte le sue forme (pittura, scultura, storia, religione ma anche filatelia e soprattutto araldica apistica cioè blasoni di città, famiglie, associazioni, ecc.)