Miele 'geneticamente modificato': si riapre il dibattito sugli ogm
Etienne Bruneau è responsabile di un centro d’apicoltura à Louvain la Neuve, a circa 30 km da Bruxelles. Gestisce un centinaio di arnie.
Oggi quest’apicoltore è preoccupato perchè una sentenza della Corte di giustizia europea ha fatto togliere dal mercato del miele tedesco perché contaminato da polline di mais geneticamente modificato.
Etienne Bruneau, apicoltore:” Il miele è un prodotto sano, gli ogm hanno tuttun’ altra immagine. Non si prende mai un ogm per curarsi. Il consumatore magari comprerà del miele ogm perchè costa meno caro ma non di certo per le sue proprietà salutari”
In Europa gli stati membri definiscono le distanze di sicurezza tra un coltura geneticamente modificata e una cultura normale. Ma secondo quest’apicoltore le regole non sono sufficienti per evitare la contaminazione. “Teoricamente ci sono delle regole di coesistenza ma il principio della coesistenza dipende da una regione all’altra in Europa, spiega lEtienne Bruneau” . Ci sono regioni a favore degli apicoltori e altre a cui gli apicoltori non interessano”
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Gli esperti europei in materie di alimentazione si riuniranno giovedi’ per discutere le conseguenze di questa sentenza. La Corte di giustizia europea ha ritenuto che un apicoltore tedesco dovessere essere indennizzato perchè il mais Monsanto 810 che ha contaminato la sua produzione non era stato autorizzato a produrre polline per del miele.
Corinne Lepage, eurodeputata francese, liberale.
“E’ un’apertura molto importante, introduce una breccia in un sistema che fino ad ora non permetteva degli indennizzi a causa della contaminazione con gli ogm”
Primo produttore di miele in Europa, la Spagna è anche primo produttore di piante ogm nell’Unione, per questa deputata, il dibattito è chiuso.
Esther Herranza Garcia, eurodeputata popolare spagnola: “Vorrei ricordare alla popolazione che non ci sono mai state emergenze sanitarie con gli ogm, non si è mai potuto provare che gli ogm sono nocivi per la salute”
Per il momento, il miele europeo subisce già dei test di qualità per determinare la composizione e l’orgine, come in questo laboratorio a Louvain la Neuve. In futuro probabilente ogni apicoltore dovrà pagare analisi fino a 20 volte piu’ care per verificare che il proprio miele è senza ogm.
Etienne Bruneau:
“Ogni analisi costerà all’apicoltore almeno 150 euro ma puo’ arrivare fino a 500 euro in alcuni casi. Un costo troppo elevato per un piccolo apicoltore ma anche per un azienda di medie dimensioni”
Se il polline di mais geneticamente modificato sarà autorizzato per la produzione di miele, sarà necessario indicarne la presenza qualora superi lo zero virgola nove percento.
Per il momento non ci sono regole per indicare la presenza di ogm nel miele. Ne abbiamo discusso con il Commissario europeo per la protezione dei consumatori John Dalli.
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http://it.euronews.net/2011/09/19/miele-geneticamente-modificato-si-riapre-il-dibattito-sugli-ogm/