Per il fissaggio dei fogli cerei nei telaini si usa del filo stagnato o di acciaio inossidabile dello spessore di 0.40-0.45 mm. Lo si inserisce in fori equidistanti o in verticale o in orizzontale. Nel primo caso sul portafavo e sul listello inferiore si praticano sei fori allineati all'asse delle stecche, nel secondo caso quattro; le forature ben fatte si ottengono con le perforatrici multiple.
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Il filo ,una volta inserito, va ondulato, in modo che la superficie di contatto tra filo e foglio sia maggiore. Per questa operazione si usa lo zigrinatore, uno strumento a forcella che presenta all'estremità due cilindri dentati.
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Dopo aver teso il filo si adagia il foglio cereosull'armatura e con un trasformatore da 12 volt collegato all'estremità del filo si fa passare corrente elettrica, il filo riscaldandosi aderisce alla cera . Il circuito va aperto prima che il filo tagli la cera ed evitare lo scintillìo sui chiodini altrimenti si provoca la rottura del filo.
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N.CALICCHIA