Newsletter Unaapi del 2 maggio 2006
A tutte le associazioni ed enti operanti in campo apistico
1) Preoccupazione sulle modalità di contenimento della varroa.
Invito ad un attento monitoraggio del grado di infestazione ed
alla predisposizione di indicazione per eventuali azioni correttive
A seguito delle notevoli perdite verificatesi negli allevamenti apistici italiani
sia nel corso della stagione 2005, sia nel successivo inverno e nella fase primaverile
del 2006, si constata come tali intollerabili mortalità possono essere in parte
addebitabili a fenomeni patologici diversi quali una forte e diffusa recrudescenza di
nosema, in parte ad un andamento climatico sfavorevole, ma soprattutto a livelli oltre
la soglia d’infestazione di varroa. Si invitano quindi tutte le realtà associative, gli enti
ed i tecnici ad effettuare entro il mese di giugno accurate verifiche e monitoraggi del
grado d’infestazione territoriale di varroa.
Qualora vi siano elementi di sospetto di soglie eccessive di parassiti si invitano
i responsabili associativi ed i tecnici ad individuare e indicare agli apicoltori gli
accorgimenti e gli interventi che consentano di non superare livelli irreversibili
d’infestazione di varroa.
Non è questo l’ambito specifico per indicazioni operative, ma solamente a
titolo indicativo sono citabili misure quali:
-
una prima somministrazione antiparassitaria (a base di timolo o acido
ossalico) già nel mese di giugno;
-
un aumento dei dosaggi (in particolare per le sostanze volatili);
-
l’anticipazione della tempistica di intervento “tampone” estivo;
-
l’alternanza con diversi principi attivi (quali fluvalinate e acido
formico);
-
l’effettuazione di cicli aggiuntivi di somministrazione per i preparati a
base di timolo;
-
tecniche gestionali delle api (sciami artificiali, blocco di covata, rinnovo
regine con celle reali) che agevolino l’abbassamento della popolazione
di varroa o che accentuino l’effetto delle somministrazioni di preparati
antiparassitari.
Consci che solo con uno sforzo comune possa essere ridotto l’utilizzo di
molecole non autorizzate ed evitato il rischio di contaminazione dei prodotti
dell’alveare, e certi che tale particolare attenzione e preoccupazione non possa che
rivelarsi fruttuosa, confidiamo nella maturità dell’intero comparto e delle sue strutture
associative.
2) Legge 313/04 - Utilizzo delle risorse
Ci risulta che, dopo una consultazione con le Regioni, il Mipaf abbia inviato
agli uffici comunitari le indicazioni di massima sull’utilizzo dei fondi disponibili.
L’U.N.A.API. e le altre realtà associative apistiche, per quanto ci risulta, sono
state consultate più sul documento di descrizione del comparto e delle sue difficoltà,
che non sulle modalità di utilizzo dei fondi. L’U.N.A.API. si è in ogni caso espressa
indicando alcune priorità di utilizzo delle risorse. L’iter di verifica di conformità con
le disposizioni europee è ora in corso e restiamo quindi in attesa delle indicazioni
operative che il Mipaf e il suo nuovo Ministro vorranno assumere.
Distinti saluti
Francesco Panella
Presidente U.N.A.API.