Newsletter UNAAPI N. 5 DEL 5 settembre 2005
CONTAMINAZIONI DA CLORANFENICOLO NELLA PAPPA REALE CINESE
Da anni l'UNAAPI e gli apicoltori d'Europa denunciano la non affidabilità
delle garanzie igienico sanitarie delle produzioni apistiche cinesi e
chiedono maggiori controlli. Già diversi allarmi comunitari avevano posto in
risalto tale evidenza. C'è però voluta un indagine privata da parte
dell'associazione di consumatori Altroconsumo per riportare finalmente
l'attenzione degli organi di controllo su quanto viene liberamente importato
dalla Cina "fidando" sulle autocertificazioni del colosso d'oriente.
Se il ministro della Sanità e i Nas vorranno e potranno andare a fondo
potranno verificare che la contaminazione del pericoloso antibiotico
cloranfenicolo si trova nei preparati delle aziende che preparano
integratori alimentari e che importano la materia prima poiché è la pappa
reale cinese che è contaminata. Le importazioni dalla Cina di pappa reale e
miele erano state bloccate proprio per il rinvenimento di paurosi fenomeni
di contaminazione. Si è poi ritenuto a livello comunitario di riaprire il
libero commercio fidando sulla capacità della Cina di avviare azioni
correttive. Quanto emerge in merito alla persistenza e dimensione delle
contaminazioni di pappa reale dimostra l'assoluta inadeguatezza delle
"garanzie" fornite dalla Cina. All'intensificazione dei controlli si deve
accompagnare quindi e conseguentemente una forte azione del nostro governo
che sappia rimettere in discussione la decisione U.e. di riapertura delle
importazioni apistiche dalla Cina.
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La Stampa - 13 agosto 2005
Pappa reale all'antibiotico:
i Nas indagano
ALTROCONSUMO RIVELA: TROVATE TRACCE DI CLORAMFENICOLO, VIETATO IN
VETERINARIA
Storace fa ritirare i prodotti Aboca, Dererum Apium, Gricar e Sella
(Roma 13 agosto 2005) Pappa reale all'antibiotico, ovvero il più naturale
degli alimenti, ma con sgradita sorpresa. Lo denuncia Altroconsumo che ha
depositato la segnalazione al ministero della Salute. Su 10 marche di
prodotto acquistate dall'associazione di consumatori in erboristerie,
farmacie e supermercati di Milano, quattro (Aboca, Dererum Apium, Gricar e
Sella) avrebbero rivelato la presenza di cloramfenicolo. Immediata la
risposta di Francesco Storace: in attesa di altri riscontri, le ditte devono
ritirare dal commercio i prodotti.
Saranno, poi i Nas, a prelevare i campioni da analizzare. "Le analisi -
spiega Lorena Valdicelli, esperta in Scienze Agrarie - eseguite in un
laboratorio straniero (in Belgio, ndr), sono state condotte nell'ambito di
un'inchiesta, condotta in collaborazione con colleghi europei, che
Altroconsumo sta seguendo sul problema degli antibiotici nei prodotti da
alveare.
Gli antibiotici, come residui di trattamenti veterinari, sono una questione
di vecchia data: avevamo sollevato il problema già nel 2003. Infatti, da
allora il cloramfenicolo è rientrato nelle sostanze sulle quali fare
sorveglianza da parte del piano nazionale residui del ministero della
Salute. Oggi, questa nuova conferma. Bisogna tener presente, inoltre, che la
legislazione europea ha vietato l'uso del cloramfenicolo per la medicina
veterinaria, già da qualche anno".
In che modo potrebbe finire nella pappa reale? La dottoressa Valdicelli
sostiene che l'antibiotico potrebbe essere utilizzato nel trattamento delle
api, per curarle quando sono ammalate o per evitare che si ammalino. Il
ministro della Salute ha incaricato, quindi, il sottosegretario Cesare
Cursi, con delega alla Sicurezza alimentare, nonché presidente del Comitato
Nazionale per la Sicurezza alimentare, di seguire la vicenda. Sulla base
delle prime informazioni, e in attesa che vengano condotti i controlli
ufficiali da parte delle autorità competenti, le aziende produttrici,
secondo i principi fissati dal Regolamento 178/2002 CE, concernente la
sicurezza dei prodotti alimentari, sono state invitate a ritirare dal
mercato i prodotti in questione. E' stato, inoltre, disposto il prelievo, da
parte del Nas, sia presso le stesse aziende di produzione sia nei punti
vendita, di campioni che saranno sottoposti ad analisi. La ricerca
dell'antibiotico sarà fatta sia sui prodotti pronti sia sulle materie prime.
La direzione generale Sanità Veterinaria ed Alimenti del Ministero della
Salute ha disposto, nel frattempo, una intensificazione dei controlli
all'importazione su miele, pappa reale e altri derivati dell'alveare, "per
la verifica del rispetto delle norme nazionali e comunitarie in materia di
residui su tali prodotti". C'è pericolo per la salute? L'antibiotico
cloramfenicolo può causare, in casi molto rari, una grave alterazione del
sangue, l'anemia aplastica, che risulta letale in casi rarissimi (circa 1
ogni 76 mila).
"Non credo siano state trattate le api con l'antibiotico - ipotizza Luciano
Caprino, ordinario di farmacologia all'Università La Sapienza -: penso,
piuttosto, che possa essere stato aggiunto alla pappa reale. Lo si potrebbe
fare, per evitare un certo tipo di fermentazione. O, ipotesi ancora più
probabile, potrebbe esserci stato, nel processo di produzione, o nella
filiera, un inquinamento da cloramfenicolo".
Gli effetti sulla salute? "L'antibiotico è ancora utilizzato, con un certo
successo, in alcune infezioni intestinali, dette da gram negativi. Ma è
vietatissimo l'uso nei bambini piccoli perché può dare una sintomatologia
tossica gravissima. Certo, tutto è correlato alla quantità di prodotto".
Questo caso, secondo il farmacologo, riporta, comunque, in evidenza una
realtà: "Il problema riguarda tutte queste preparazioni di integratori
alimentari e prodotti cosiddetti salutistici che, molto spesso, contengono
sostanze inquinanti. La legislazione europea, in merito ai controlli, è
carente".
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