Nota (24 marzo)
dell'Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani
su necessarie modifiche e chiarimenti in merito alla circolare AGEA
su aiuti ad apicoltori per calamità 2002
Nota U.N.A.API. a quanti interessati a circolare Agea per Calamità apistica
2002
L’Agea con una circolare del 28 gennaio 2004 ha determinato i criteri
applicativi per erogare il contributo previsto dal MIPAF per la calamità in
apicoltura del 2002.
L’U.N.A.API. ha valutato che l’obiettivo perseguito da tale dispositivo sia
di non spendere gran parte delle risorse disponibili. Obiettivo
inaccettabile respinto nel metodo seguito e nella sostanza prefigurata.
L’U.N.A.API. ha messo in luce diverse difficoltà applicative e proposto
alcuni miglioramenti delle procedure.
Martedì 16 marzo si sono riuniti a Roma i funzionari regionali per discutere
sull’applicabilità della citata Circolare AGEA.
Le conclusioni di tale incontro sarebbero, a quanto ci è dato sapere, che:
· verrebbe definita una diversa tempistica per la presentazione delle
domande,
· non sarebbe più contemplata la possibilità, prevista dalla circolare Agea,
di escludere il miele prodotto nel 2001 dal fatturato dell’anno solare 2002,
nella comparazione del fatturato del miele 2002 con la media del fatturato
del miele dei tre anni precedenti.
L’ipotesi formulata è peggiorativa di quella iniziale. In tal modo, infatti,
agli apicoltori, già danneggiati nel 2002, che nell’annata 2003 hanno
realizzato una produzione inferiore alla media del 20% cui si sommata l’
elevata mortalità di alveari nell’inverno 2003/2004 (in alcune regioni del
nord con perdite superiori al 50%), arriverebbero poche briciole delle
risorse formalmente disponibili e destinate alla parziale compensazione dei
danni subiti.
Dopo il danno anche le beffe!
L’U.N.A.API. auspica ancora, tuttavia, che si renda operativo un meccanismo
che consenta a tutti i produttori che hanno subito un danno significativo
nel 2002 di ricevere l’aiuto previsto e promesso e non esclude la necessità
di nuove forme di mobilitazione per la difesa del reddito delle aziende
apistiche.
L’U.N.A.API. invita, nel frattempo, apicoltori ed associazioni ad attivarsi
per predisporre tutta la documentazione necessaria (censimento alveari e
fatturati imponibili di miele commercializzato negli anni 1999, 2000, 2001 e
2002) in attesa dell’emanazione delle nuove procedure.
Francesco Panella
Presidente U.N.A.API.
Novi Ligure 24 marzo 2004
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