Firenze, sciame d'api terrorizza i turisti
gli insetti occupano Piazza della Signoria
FIRENZE - Uno sciame d'api ha scatenato ieri sera e nelle prime ore di questa mattina il putiferio in piazza della Signoria a Firenze e solo l'intervento di un apicoltore ha riportato la normalità, consentendo ai tanti turisti di godere della bellezza della città. Ma per circa 12 ore gli insetti sono stati padroni della piazza, che questa mattina è stata anche transennata, facendo allontanare turisti, bande e cittadini a passeggio. Il numeroso sciame di api più la regina, prima hanno sfrattato dall'Arengario una banda, poi hanno fatto letteralmente impazzire vigili urbani e vigili del fuoco, e ci sono voluti addirittura due apicoltori per risolvere il problema.
I primi problemi ci sono stati ieri sera, quando l'ape regina ha scelto la siepe di bosso sotto la statua donatelliana di Giuditta e Oloferne per fare il nido. Si è posata lei e le altre api dietro. Qualche centinaio di operaie però, in libera uscita, hanno deciso di andarsene a spasso. Ed è stato così che la piccola nube nera carica di miele, prima ha terrorizzato i turisti poi ha di fatto cacciato la banda di Borgosesia, in trasferta dalla provincia di Vercelli, che doveva suonare sull'Arengario per onorare il gemellaggio con la Filarmonica Rossini di Firenze.
Il vigile urbano che è andato a controllare dietro la siepe di bosso è tornato subito indietro e ha preferito chiamare i vigili del fuoco i quali, a loro volta, hanno deciso di chiamare un apicoltore, che è intervenuto in serata. Ha posato una cassettina rossa con il coperchio di metallo vicino al bosso, ma la regina ha ignorato il richiamo. Le operaie si sono adeguate preferendo ancora la siepe di bosso e le brevi scorribande nella piazza.
Stamani il problema si è ripresentato quando al gente ha cominciato ad arrivare in piazza: così è stato chiamato un secondo apicoltore: Maurizio Cammilli, impiegato con la passione per le api. L'esperto è andato a controllare, ma appena si è avvicinato al bosso lo sciame al completo si è mosso collocandosi sulla testa di uno dei Tritoni che orna la fontana del Biancone. Impossibile intervenire lì. Così tutto l'Arengario, la fontana e l'entrata di Palazzo Vecchio sono state transennate, lasciando lontani i turisti che in genere affollano la zona.
L'apicoltore non si è però perso d' animo. Si è messo la tuta gialla, i guanti e gli scarponi e ha collocato una cassettina vicino alla siepe di bosso: gialla e con il coperchio di legno, con - all'interno - alcuni favi di cera. La Regina è volata dentro per prima. Le altre dietro. Assicurato lo sciame nella cassettina, l'apicoltore se l'è portata via: "Le porto in campagna - ha spiegato - sono cariche di miele. Lì staranno meglio". Sciolte le transenne, la piazza è stata restituita ai turisti che, fin dal primo momento dell''emergenza', hanno filmato, fotografato e ritratto lo sciame ribelle e inopportuno.
(11 giugno 2006)
da
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/api-firenze/api-firenze/api-firenze.html