Lo sviluppo precoce porta spesso al completo esaurimento delle scorte.Le
api possono così trovarsi in condizioni di assenza di riserve di energia.Lo
sviluppo precoce può anche portare a carenze proteiche. In un periodo in
cui le riserve di polline sono abbastanza scarse, un arresto prolungato
dell'apporto di polline frena o addirittura arresta l'allevamento di
covata. L'alimentazione è il cuore della regolazione sociale della colonia.
Un approvvigionamento scarso accresce automaticamente i rischi sanitari.
Affinchè l'alveare possa rispondere al massimo è necessario che
l'approvvigionamento di proteine sia perfetto in quantità e qualità. Se le
nutrici non hanno altro , devono prelevare le proteine dai propri tessuti,
rimanendo debilitate, per produrre gelatina reale.
L'approvvigionamento di polline è lontano dall'essere ottimale. Il clima in
primavera è mutevole e i pollini non hanno tutti lo stesso valore
nutritivo.Il tenore di proteine varia da un polline all'altro. Per
produrre la stessa quantità di gelatina reale una nutrice che dispone di
polline conenente il 20% di proteine deve ingerire una quantità 1,5 volte
maggiore rispetto al caso in cui il polline contenga il 30% di
proteine.L'ape non è sempre capace di aumentare il suo " pasto " in queste
proporzioni.La conseguenza è evidentemente una produzione più scarsa di
gelatina reale. Non tutti i pollini sono perciò di qualità tale da
permettere un buon allevamento.Bisognerebbe considerare il valore biologico
delle relative proteine.Da questo punto di vista non ci si può fidare delle
osservazioni effettuate sull'apertura di volo.La raccolta di polline non è
di per sè garanzia di buona alimentazione. Un polline abbondante, ma povero
di proteine, può essere un freno allo sviluppo della famiglia.Nei casi
estremi, l'interruzione dell'approvvigionamento provoca una carenza di
proteine.Questo non porta a morte la colonia perchè vengono messe in
opera delle strategia di economia progressiva:
* le nutrici cominciano a fornire una quantità minore di gelatina
reale e di qualità peggiore. Questo farà si che la generazione di larve
interessate presenti un peso minore alla nascita e un'aspettativa di vita
ridotta
* le nutrici cominciano poi ad utilizzare le proteine del proprio
corpo, fino a pedere circa il 30% circa del loro peso.Questo ne condiziona
evidentemente l'aspettativa di vita
* le nutrici cominciano poi a ridurre il numero di larve allevate e
cominciano i fenomeni di cannibalismo di uova e giovani larve.
Dopo una settimana circa di carenza proteica non sono più in grado di
allevare corretamente la covata, che non arriva più a maturità
Un'alimentazione stimolante contenente il 5-10% di proteine può portare
effetti favorevoli.
Un alimento col 20-25% di proteine può consentire una produzione di
gelatina reale sufficente per un buon allevamento anche in condizioni
relativamente difficili.
Un discreto surrogato proteico può essere ottenuto miscelando 3 kg di farina
di soia, 1 kg di lievito di birra secco e 2 kg di latte in polvere
sgrassato.