I report di Gianni Savorelli
Data:
Fri, 16 Apr 2004
Naturwissenschaften
Worker honey bee pheromone regulation of foraging ontogeny
Tanya Pankiw
Abstract . L' evoluzione della socialità dele api,
si realizza mediante sostanze chimiche, chiamate feromoni , i quali giocano
un ruolo fondamentale nella regolazione e organizzazione della vita
sociale.
I feromoni esercitano effetti relativamente lenti ma che alterano lo
sviluppo delle api nonché i loro sistemi fisiologici e neurali.Si è qui
dimostrato come sostanze estratte dalla cuticola delle bottinatrici e dalle
prebottinatrici risultino regolare l'età di inizio del bottinamento
.
Estratti in esano dalle bottinatrici aumentano l'età di inizio del
bottinamento mentre estratti in esano di giovani api diminuiscono l'età
di inizio del bottinamento.
Data:
Fri, 16 Apr 2004
Behavioral Ecology and Sociobiology
Differential reproductive success among subfamilies in
queenless honeybee
(Apis mellifera L.) colonies
Caroline G. Martin, Benjamin P. Oldroyd and Madeleine
Beekman
Abstract. Normalmente,nelle famiglie con regina, le operaie
non allevano le uova di altre operaie preferendo allevare le figlie della
regina.
In caso di orfanità le operaie possono attivare i loro ovari e deporre uova
che diverranno fuchi.
E' interessante come non tutte le operaie contribuiscano alla stessa maniera
a questo comportamento.
Alcune subfamiglie (operaie con lo stesso padre) contribuiscono in maniera
sproporzionata.
In questo studio si è analizzato il fenomeno di competizione riproduttiva fra
le varie subfamiglie in condizione di orfanità.
Ogni colonia studio proveniva da regina fecondate naturalmente da
8 a 17 fuchi e comprendente perciò lo stesso numero di subfamiglie.
Si è verificato che le subfamiglie presentano differenze nella velocità di
attivazione degli ovari dopo la scomparsa della regina e che la
sopravvivenza delle uova fino alla stadio larvale è diverso fra le varie
subfamiglie suggerendo che alcune
subfamiglie depongano uova più accettabili di altre.
Non si sono poi verificate differenze tra le subfamiglie per ciò che
riguarda la sopravvivenza da larva a pupa.
Data:
Fri, 16 Apr 2004
Journal of Virology
Un virus rende aggressive le api
Nel cervello degli insetti è presente una
sequenza
estranea di RNA
Di fronte a un pericolo potenziale che minaccia l'alveare, alcune api
possono
intraprendere una missione suicida per attaccare l'intruso.
Secondo
alcuni scienziati
giapponesi, queste "api da guardia" non sono semplicemente furiose:
potrebbero
essere pazze.
Il loro cervello sarebbe infettato da un virus
responsabile del loro folle
comportamento.
Nel cervello delle api domestiche, gli organi noti come corpi fungiformi
sono molto
più grandi che nella maggior parte degli altri insetti. Queste strutture
simili al
cervelletto svolgono molte funzioni legate alla memoria e
all'apprendimento, e
un'alterazione dell'attività dei loro geni è già stata associata in
passato a
cambiamenti di personalità.
Studiando i corpi fungiformi alla ricerca dei geni dell'aggressività, un
team di
ricercatori dell'Università di Tokyo e dell'Università Tamagawa ha
scoperto uno strano
frammento di RNA che non era codificato dal genoma dell'ape.
L'RNA era
presente
soltanto nel cervello delle api che partivano all'attacco quando un
calabrone veniva
fatto ronzare di fronte all'alveare. Era invece assente nel cervello
delle api che si
occupavano dei normali compiti nell'alveare.
L'RNA sembra appartenere a una classe di virus noti per infettare le
api. Secondo gli
scienziati, la sequenza potrebbe rappresentare un virus finora
sconosciuto,
battezzato "kakugo" ("pronto per l'attacco" in giapponese). Iniettandola
nel cervello
delle api non aggressive, dopo 3 giorni i ricercatori hanno osservato un
marcato
incremento di RNA virale.
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