I report di Gianni Savorelli
Data: Thu, 20 Nov 2003
Apidologie 34 (2003) 61-65
Weight loss in drone pupae (Apis mellifera) multiply infested by Varroa
destructor mites
Pedro Duaya, b, David De Jongb and Wolf Engelsa
a Zoologisches Institut, LS Entwicklungsphysiologie, Auf der Morgenstelle
28, 72076
Tübingen, Germany
b Department of Genetics, Medical Faculty, University of São Paulo,
14.049-900 Ribeirão
Preto, SP, Brazil
Abstract
Si conosce poco sull'effetto prodotto dalla parassitizzazione di varroa sui
fuchi .
Questo studio presenta dati sulla perdita di peso subita dai fuchi ,
particolarmente allo stadio di pupa dagli occhi rossi.
La perdita di peso è proporzionale alla quantità di varroe presenti nella
cella, tuttavia anche un solo acaro porta a significativa diminuzione di
peso.
Dalle celle maggiormente infestate nascono mini fuchi.
Data: Wed, 19 Nov 2003
The Journal of Neuroscience,
August 15, 2001,
21(16):6395-6404
Experience- and Age-Related
Outgrowth of Intrinsic Neurons
in the Mushroom Bodies of the
Adult Worker Honeybee
Sarah M. Farris1, Gene E.
Robinson1, 2, and Susan E.
Fahrbach1, 2
1 Department of Entomology and
the 2 Neuroscience Program,
University of Illinois at
Urbana-Champaign, Urbana,
Illinois 61801
Le api svolgono compiti tipici dell¹età.
Precedenti studi hanno mostrato che
le bottinatrici sono caratterizzate da un volume maggiore dei neurofili
associati alle cellule fungiformi, una regione del cervello coinvolta nei
processi di apprendimento e memorizzazione oltre che di integrazione
sensoria.
Questo studio verifica che la crescita dei neurofili dei corpi fungiformi
avviene per le api adulte nel corso di tutta la vita e continua anche nel
periodo da bottinatrice.
La conformazione cerebrale dell'ape risulta fortemente correlata con la sua
età.
Tuttavia, api con esperienza di bottinamento risultano possedere dendriti più
lunghi e ramificati. Ciò indica che l'esperienza promuove lo sviluppo
cerebrale delle api.
Data:
Tue, 18 Nov 2003
Entomologia Experimentalis et Applicata, September
2003, vol. 108, no. 3, pp. 159-168(10)
Effects of herbicide-tolerant transgenic oilseed rape genotypes on
honey bees and other pollinating insects under field condtions
Pierre J.[1]; Marsault D.[2]; Genecque E.[2]; Renard M.[3];
Champolivier J.[4]; Pham-Delègue M.H.[2]
[1] UMR INRA/ENSAR [BiO3P] Biologie des Organismes et des
] Populations pour la Protection des Plantes, BP 35327, F-35653 Le
Rheu cedex France; [2] INRA, Laboratoire de Neurobiologie Comparée
des Invertébrés, BP 23, 91440 Bures-sur-Yvette, France; [3] UMR
INRA/ENSAR Amélioration des plantes et biotechnologies végétales,
BP 35327, F-35653 Le Rheu cedex France; [4] CETIOM, Centre de
Grignon, BP4, 78850 Thiverval-Grignon, France
Abstract:
Si sono effettuati esperimenti in campo per verificare l'impollinazione di
varietà di colza tradizionali(ŒFalcon' e ŒArtus' ) e transgeniche
( ŒFalcon pat' e ŒArtus LL'), che sono tolleranti l'erbicida non specifico
glufosinate.
Il numero di insetti per
1000 fiori disponibili è stato contato .
4 i tipi di impollinatori
pruncipali:api, bombi, api solitarie e ditteri.
Si è poi osservato nel dettagli il comportamento delle api sulle piante
trasgeniche .
La diversità e densità di popolazione di insetti in bottinamento è
risultata simile fra piante naturali e transgeniche .
Anche la strategia di
bottinamento è risultata simile.Nessuna differenza è registrata per ciò che
riguarda polline e nettare. Per tanto si può concludere che gli insetti non
distinguono tra piante convenzionali e transgeniche.
Si raccomanda un
approccio caso per caso per le piante potenzialmente visitate dalle api.
Data: Tue, 18 Nov 2003
The Journal of Neuroscience, June 15, 2003, 23(12):5370-5380
Modulation of Early Olfactory
Processing by an Octopaminergic
Reinforcement Pathway in the
Honeybee
Tahira Farooqui,1
Kellie Robinson,2
Harald Vaessin,3 and
Brian H. Smith1
Departments of 1Entomology,
2Molecular, Cellular, and
Developmental Biology, and
3Molecular Genetics and Center
for Molecular Neurobiology, The
Ohio State University,
Columbus, Ohio 43210
L'elaborazione delle informazioni olfattive nei lobi antennali degli insetti
è modulata da input centrifughi che provocano il consolidamento
dell'evento.
Il rilascio di Ottopamina nei lobi antennali delle api modula i processi
olfattivi in relazione allo stimolo nettarifero da valutare.
Per testare più specificamente quale sia il ruolo di ottopamina nei
lobi antennali si sono utilizzati trattamenti in grado di bloccare i
recettori dell'ottopamina delle api. Entrambe le metodiche hanno impedito
l¹acquisizione olfattiva e il ricordo olfattivo, ma non la discriminazione
degli odori.
Questi risultati suggeriscono che ottopamina medi il consolidamento
delle componenti olfattive della memoria all'inizio dell'elaborazione nei
lobi antennali.
Successivamente, dopo il consolidamento ,ottopamina è essenziale per il
ricordo ..
Data: Mon, 17 Nov 2003
Journal of Invertebrate Pathology
Volume 83, Issue 1 , May 2003, Pages 46-50
Diverse origins of tetracycline resistance in
the honey bee bacterial pathogen Paenibacillus larvae
Jay D. Evans
USDA-ARS Bee Research Laboratory, BARC-East Bldg. 476, Beltsville, MD 20705,
USA
Received 20 September 2002; accepted 28 February 2003. ; Available online 8
April 2003.
Abstract
Paenibacillus larvae è l'agente causante la peste americana . Per più di
50 anni l'antibiotico, oxytetracycline (OTC), è stato utilizzato per
neutralizzarlo.
Recentemente, il batterio ha mostrato di aver sviluppato resistenza
nei confronti di OTC. In questo studio , il livello di resistenza
all'antibiotico è stato valutato a mezzo analisi del DNA su 125 isolati
raccolti in nord america .
La resistanza è risultata non correlata con l'aplotipo del batterio,
suggerendo che la resistenza si sia evoluta in più momenti o che sia frutto
di trasferimenti orizzontali non riguardanti il genoma ( plasmidi o
trasposoni ).
Data: Sun, 16 Nov 2003
J Econ Entomol.2002Dec;95(6):1119-22.
Method of application of
tylosin, an antibiotic for
American foulbrood control,
with effects on small hive
beetle (Coleoptera:
Nitidulidae) populations.
Elzen PJ, Westervelt D, Causey
D, Ellis J, Hepburn HR,
Neumann P.
USDA-ARS, Kika de la Garza
Subtropical Agricultural
Research Center, 2413 E.
Highway 83, Weslaco, TX 78596,
USA.
pelzen@weslaco.ars.usda.gov
Tylosin (Tylan)
è stata testata per il controllo della peste americana in condizioni di
resistenza all¹ossitetraciclina.
Sono state testate due metodiche di applicazione dell'antibiotico :
A mezzo zucchero velo
A mezzo pasta di zucchero velo e oli vegetali
Si è osservato che in tutte le famiglie trattate con pasta
la popolazione di Aethina
tumida( Murray) è
significativamente aumentata rispetto al controllo e anche all'altra
metodica di somministrazione dell'antibiotico.
In parallelo allo sviluppo di aethina, nelle famiglie con pasta si è
assistito ad una riduzione della popolazione di api, cosa non osservata sia
nel controllo che nella metodica di applicazione dell'antibiotico a mezzo
zucchero velo.
Data:
Fri, 14 Nov 2003
Pest Management Science
Published Online: 3 Nov 2003
Society of Chemical Industry
Metabolism of imidacloprid in Apis mellifera
Séverine Suchail 1 *, Laurent Debrauwer 2, Luc P Belzunces 1
1INRA, UMR 406 INRA-UAPV Ecologie des Invertébrés, Site Agroparc, 84914
Avignon Cedex 9, France
2UMR INRA-ENVT-ENSAT INPT Xénobiotiques, 180 Chemin de Tournefeuille,
Saint-Martin-du-Touch BP 3, 31931 Toulouse Cedex 9, France
email: Séverine Suchail (suchail@avignon.inra.fr)
*Correspondence to Séverine Suchail, Laboratoire de Pollinisation
Entomophile, UMR 406 INRA-UAPV, Ecologie des Invertébrés, Site Agroparc,
84914 Avignon Cedex 09, France
Funded by:
INRA
Abstract
La biotrasformazione nelle api di imidacloprid e la comparsa dei
metaboliti olefin e 5- hydroxyimidacloprid è stata studiata mediante
HPLC-MS/MS .
Alle api è stata somministrata per via orale una quantità di imidacloprid
di 20 o 50 µg kg-1 per ape. Imidacloprid è risultato metabolizzato in
maniera relativamente veloce. Venti minuti dopo l'inizio dell'ingestione di
imidaclopri d, la somma dei residui dei tre elementi considerati è
risultata ammontare a solo il 70% della dose somministrata.
Imidacloprid, 5-hydroxyimidacloprid e olefin sono risultati rappresentare
il 50%, 9% e 8% della dose ingerita .
6 e 24 ore dopo l'ingestione di imidacloprid a 20 e 50 µg kg-1 per ape,
imidacloprid non è più rinvenibile nell'ape. Imidacloprid ha una semivita
di 4.5 / 5 ore e viene rapidamente metabolizzato in
5-hydroxyimidacloprid e olefin.
Fatta eccezione per 5-hydroxyimidacloprid nel trattamento a 20 µg
kg-1,questi due metaboliti presentano picchi 4 ore dopo l' ingestione di
dosi di 20 e 50 µg kg-1 . Questo tempo coincide pienamente con la
comparsa della mortalità di api indotta da imidacloprid a seguito di
intossicazione orale acuta.
I risultati suggeriscono che i sintomi di immediata neurotossicità sono
dovuti all¹azione di
imidacloprid, mentre 5-hydroxyimidacloprid e/o olefin sono coinvolti
nella mortalità di api.
In aggiunta il 30% dei residui non rilevati dopo 20 min dall¹ingestione
di imidacloprid
deve essere considerato trasformato in metaboliti diversi da
5-hydroxyimidacloprid o olefin.
Perciò, 5-hydroxyimidacloprid e olefin possono non essere i maggiori
metaboliti che si producono nelle api.
Data: Thu, 13 Nov 2003
1: Parasitol Res.
2003
Aug;90(5):349-54.
Epub 2003 Mar 27.
Ultrastructure and bacterial
infection of wounds in honey
bee ( Apis mellifera) pupae
punctured by Varroa mites.
Fakultat fur Biologie,
Zoologisches Institut,
Entwicklungsphysiologie,
Eberhard Karls Universitat,
Auf der Morgenstelle 28,
72076, Tubingen, Germany.
The damage to western honey
bee, Apis mellifera, colonies
caused by the originally Asian
ectoparasitic mite Varroa
destructor is mainly a
consequence of the infestation
of host bee pupae.
L'infestazione della covata provoca la puntura del tegumento dell'ospite
allo scopo di nutrire la varroa fondatrice e le sue discendenti con
l'emolinfa della larva.
Necessitando di prelievi ripetuti la varroa mantiene
aperta questa ferita fino a poco prima della muta imaginale dell'ape.
La
ferita tende a cicatrizzarsi prima che la giovane ape lasci la cella e ciò
previene le infezioni microbiche che potrebbero facilmente avvenire in un
ambiente non protetto come è la cella opercolata.
Tuttavia colonie di vari
batteri sono state rinvenute nelle ferite aperte del 15-30% delle pupe
ospiti di varroa ispezionate.
Si è verificato una relazione diretta tra quantità di presenza microbiche
quantità di presenza di varroa.
Data: Thu, 13 Nov 2003
Insect Mol Biol.2003,Jun;12(3):291-8.
Identification of a
tachykinin-related
neuropeptide from the honeybee
brain using direct MALDI-TOF
MS and its gene expression in
worker, queen and drone heads.
Takeuchi H, Yasuda A,
Yasuda-Kamatani Y, Kubo T,
Nakajima T.
Bio-orientated Technology
Research Advancement
Institution, Toranomon,
Minato-ku, Tokyo, Japan.
Si è identificato un nuovo
neuropeptide nel cervello dell'ape che è stato denominato
AmTRP (Apis mellifera tachykinin-related
peptide), related to insect
tachykinin.
Il gene produttore del peptide si esprime in maniera diversa in
nutrici,bottinatrici, regine e fuchi.
La più forte espressione è presente nelle regine e nelle bottinatrici,
mentre deboli espressioni sono rinvenibili nelle nutrici e nei fuchi.
I risultati suggeriscono che il peptide funzioni come neuromodulatore e/o
neurormone associato all'età e/o al tipo di compito svolto all'interno
dell'alveare.
Data: Thu, 13 Nov 2003
Gene. 2003 Jan
16;303:165-75.
Honeybee (Apis mellifera L.)
mrjp gene family:
computational analysis of
putative promoters and genomic
structure of mrjp1, the gene
coding for the most abundant
protein of larval food.
Malecova B, Ramser J, O'Brien
JK, Janitz M, Judova J,
Lehrach H, Simuth J.
Institute of Chemistry, Slovak
Academy of Sciences,
Laboratory of Genetic
Engineering, Dubravska cesta
9, 84236 Bratislava, Slovak
Republic.
Il gene Mrjp1 appartenente alla 'famiglia' (MRJPs),codifica le principali
proteine della pappa reale.
In questo studio si è
isolato il suo genoma e determinata la sequenza.
Si propone che
l'espressione del gene sia mediata da fattori biochimici tipici dell'età
dell'ape.
Data: Wed, 12 Nov 2003
J Neurobiol 55: 341-354, 2003
Hygienic behavior in the honey bee (Apis mellifera L.) and the modulatory
role of octopamine
Marla Spivak 1 *, Rebecca Masterman 1, Rocco Ross 1, Karen A. Mesce 1 2
1Department of Entomology, University of Minnesota, 219 Hodson Hall, 1980
Folwell Ave., St. Paul, Minnesota 55108
2Department of Entomology and Graduate Program in Neuroscience, University
of Minnesota, St. Paul, Minnesota 55108
email: Marla Spivak (spiva001@umn.edu)
*Correspondence to Marla Spivak, Department of Entomology, University of
Minnesota, 219 Hodson Hall, 1980 Folwell Ave., St. Paul, Minnesota 55108
Funded by:
Louise T. Dosdall Fellowship (from the University of Minnesota)
Alexander P. and Lydia Anderson Fellowship (from the University of
Minnesota)
National Science Foundation; Grant Number: IBN 9722416
Abstract
Api dotate di comportamento igienico , disopercolano e rimuovono la
covata malata in maniera molto veloce.
Questo comportamento, mostrato da api di 15-20 giorni ,risulta mediato
dalla sensibilità olfattiva.
Dal momento che il neuromodulator e ottopamina (OA) svolge un ruolo
essenziale nel comportamento olfattivo , si sono esaminati le differenze di
espressione e fisiologia del neuromodulator e in api igieniche e non
igieniche.
Si è comparata l'intensità di reazione all'ottopamina (OA-ir)
dei neuroni del deutocerebro ,lobi mediali e antennali .
Si è anche testato mediante electroantennogramma (EAGs), l'effetto della
somministrazione orale di OA e epinastine, antagonista specifico di OA.
I risultati rivelano che le api igieniche , indipendentemente dal
genotipo, presentano un'attività più intensa dei neuroni in risposta ad OA
rispetto a quanto avviene nelle api non igieniche.
Api non igieniche aumentano significativamente il loro comportamento
igienico dopo la somministrazione di OA e per converso epinastina riduce
l'attività neurale delle api igieniche.
I risultati dimostrano che il neuromodulator e ottopamina ha un ruolo
essenziale per la manifestazione del comportamento igienico delle api .
Data: Wed, 12 Nov 2003
Proc Natl Acad Sci U S A. 2003,Oct 22
Pheromone-mediated gene
expression in the honey bee
brain.
Grozinger CM, Sharabash NM,
Whitfield CW, Robinson GE.
*Beckman Institute for
Advanced Science and
Technology, ()Department of
Entomology, and ()Neuroscience
Program, University of
Illinois at Urbana-Champaign,
Urbana, IL 61801.
Il feromone mandibolare della regina
(QMP) causa cambiamenti nell'espressione genica del cervello delle api
adulte.
Esperimenti con api in gabbiette mostrano che QMP
regola trasitoriamente l'espressione di alcune centinaia di geni e regola
in maniera cronica l'espressione di 19 geni.
L'effetto del QMP sulla espressione di alcuni di questi geni è stato
verificato anche in esperimenti di campo, dimostrando la forte regolazione
dei geni da parte del feromone.
Si è studiata nel dettaglio una delle funzioni del
QMP:il ritardare il passaggio da 'ape di casa' a bottinatrice.
Si è comparata la lista dei geni regolati da
QMP con la lista dei geni regolati da altri fattori sia per il cervello
delle bottinatrici che per quello delle nutrici.
QMP risulta attivare i geni caratterizzanti il comportamento da nutrice e
reprimere i geni che conferiscono le caratteristiche delle bottinatrici.
QMP
ritarda la maturazione dell'ape regolando geni nel cervello che producono
stati comportamentali.
Data: Wed, 12 Nov 2003
Cell. 2003 Aug
22;114(4):419-29.
Sex determination in the
honeybee.
Charlesworth B.
Institute of Cell, Animal, and
Population Biology, University
of Edinburgh, Ashworth
Laboratories, EH9 2BR,
Edinburgh, United Kingdom.
La determinazione dei sessi nelle api coinvolge un loco multi alleli.
Si è clonato il gene in questione , denominato csd, che codifica per una
proteina sr.
Inattivando csd si ha lo sviluppo come maschio.
Savorelli Gianni prodotti per apicoltura
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