PREGHIERA DELL'APICOLTORE Ti imploro o Signore affinchè nella Tua infinita bontà mi conceda di camminare camminare con fede tenacia speranza nel radioso solco che Tu tracciasti della terra che dona copiosi frutti. Ti ringrazio Signore per sorelle api che per tuo volere sciamano sui fiori guidate da celesti angeli cogliendo nettare per lenire sofferenze rinverdire energie umane. E per dono di cera tratta dall'apiaio per annunziare la luce del Cristo risorto. Ti ringrazio o Signore. Che su tutte le culle o Signore si rinnovelli il miracolo di Santa Rita e fioriscano roseti e roseti Signore in tutte le dimore ove api sorelle dispensino miele agli apicoltori fratelli nella luce d'amore della Santa degli "Impossibili". Benedici o Signore la nobile fatica del pio apicoltore nei secoli dei secoli. E così sia. |
INUTILI FIORI Perché mai così grande dispendio di profumi e colori? Perché di corolle, a miliardi e miliardi, è gran ressa nei campi e sui rivi, nei boschi e sui monti? Dell'immane fatica del Mondo. niente resterà domani. Nulla resisterà all'arcigno inverno, alle brume, alle nebbie, alle brine. Vive così poco un fiore! Accoglie un'ape danzante, che tosto ronzante s'invola, poi avvizzisce e muore. Vola polline vitale, multicolore, su l'ali minute dell'ape che va di fiore in fiore, obbediente al remoto disegno di un distratto Creatore. Quindi il gelo consuma la famiglia dell'ape e il colore corrompe dei fiori. Resta assorta e silente la campagna. Non voci, non voli né vita! Forse solo il pittore può fermare dei fiori il colore. Solo il pittore affida le corolle alla giusta eternità. Di prati e di boschi le luci descrive, dei fiumi colora per sempre le rive. Ripete la festa che brilla e che fugge nella follia di miliardi di inutili fiori. |