Sardegna:produttori di miele esclusi dai contributi
Non bastano i 58 mila alveari sardi: produttori di miele esclusi dai contributi
Una lettera indirizzata all’assessore regionale all’agricoltura Salvatorica Addis per chiedere il riconoscimento della specificità di un settore, capace di garantire l’undici per cento della produzione nazionale di miele.
L’apicoltura sarda chiede di più. E lo fa con un documento, che stanno sottoscrivendo gli operatori apistici isolani, dove si lamenta l’ingiustificata esclusione della Regione sarda dell’allevamento delle api da importanti finanziamenti e l’esistenza di criteri che limitano la concessione di altri sostegni economici.
«L’apicoltura viene riconosciuta come un’attività di allevamento degna di considerazione ed adeguati finanziamenti nei regolamenti della comunità europei», esordisce Luigi Manias, presidente del consorzio apicoltori sardi. «Non capiamo perché la Regione continui a bistrattarla». Sotto accusa il piano di sviluppo rurale.
Nella misura E permane la clausola del possesso di 10 ettari di terreno per accedere ai contributi delle zone svantaggiate. Una limitazione sulla quale il mondo apistico era già insorto lo scorso aprile scrivendo all’allora assessore Felicetto Contu. I termini per accedere all’indennità compensativa sono scaduti a maggio ed anche per il prossimo anno sembrerebbe permanere nella misura il possesso di 10 ettari, non indispensabili per allevare api.
Nella misura F sugli allevamenti biologici l’apicoltura non viene neanche citata. Quindi le misure del Por. Quella specifica, per il settore apistico, la 4.9/C non concede aiuti per i laboratori delle aree urbane, nelle misure 4.10 e 4.11 sulla commercializzazione dei prodotti agricoli ancora una volta l’apicoltura è assente.
«Chiediamo alle istituzioni coinvolte nella filiera produttiva che venga riconosciuta la maggiore qualità e valenza ambientale del lavoro di noi apicoltori», aggiunge Mauro Pusceddu, della commissione regionale apistica. Affermazioni confortate dai dati. In Sardegna ci sono 58.000 alveari, 2.200 apicoltori e 15.000 quintali di miele prodotti nel 2003.
L’apicoltura ha davvero diritto di chiedere qualcosa di più.
da l'unione sarda.it