PIANO APISTICO PROVINCIALE 1996 - '98
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA
ASSESSORATO ALL'AGRICOLTURA



PREMESSA
Ci apprestiamo a presentare una proposta di Piano Apistico Provinciale soprattutto in considerazione dei recenti fatti determinatisi in seguito alla violenta infestazione di Varroa Jacobsoni a cui ha fatto riscontro un'impotenza quasi generalizzata dei prodotti impiegati fino ad oggi nella lotta a questo pericoloso acaro parassita delle api.
Preme segnalare che l'apicoltura, anche prima di questa piaga che si è abbattuta sugli alveari, risentiva di una certa crisi dovuta ad una forte immissione di mieli extra - comunitari sui nostri mercati a prezzi estremamente bassi (il prezzo a cui viene venduto il miele oggi è di poco superiore al prezzo praticato 15 anni fa) e soltanto il forte attaccamento degli apicoltori, la gran parte hobbisti e pochi professionisti, ha evitato l'abbandono di questo allevamento fondamentale per l'intero comparto agricolo.
A tutt'oggi sembra che ci possa essere una ripresa del settore dovuta ad un'ondata di "salutismo" che sembra aver preso piede ultimamente ed il miele, con le grandi proprietà preventive e curative che possiede, è uno dei prodotti di punta.
Anche i locali per la smielatura degli apicoltori hobbisti, non avendo capitali sufficienti da investire in opere di ristrutturazione ed ammodernamento, risultano attualmente poco idonei a tale importante operazione ed i pochi fondi del Regolamento CEE 2081/93 predisposti all'uopo, non sono sufficienti che per pochissimi apicoltori.


IL RUOLO DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA
L'Amministrazione Provinciale, anche in considerazione che le finalità del presente Piano rientrano fra quelle proprie dei settori di intervento della Provincia, in conformità all'art. 14 comma 1 della L. 08.06.1990 n. 142, è sempre stata sensibile alle problematiche del settore: basti pensare all'aiuto dato agli apicoltori per l'acquisto delle strisce di "Apistan", prodotto impiegato nella lotta alla Varroa, o alla presenza costante alla "Settimana del miele" a Montalcino e, cosa forse più importante, la partecipazione ad un progetto di scambi di esperienze nel settore apicolo condotto con la Provincia di Guadalajara (Spagna), il Comune di Almodovar (Portogallo), il Comune di Prina (Creta - Grecia) e per l'ultimo anno della Provincia Polacca di Nowy Sacz; progetto questo che ha portato all'organizzazione di un concorso di mieli denominato "Expo - mieli del Sud Europa" che ogni anno si ripete a turno nelle singole nazioni. Anche i corsi di Formazione Professionale organizzati in collaborazione con l'Ufficio della Formazione Professionale dell'Amministrazione ed il prezioso supporto del Dipartimento di Veterinaria dell'ex U.S.L. 30 di Siena, riteniamo siano un importante vettore per l'incentivo e la conoscenza del settore apistico. Da quest'anno ha preso il via un programma di assistenza tecnica agli apicoltori, proposto nell'ambito dei Servizi all'Agricoltura previsti dalla L.R. 32/90, che sarà portato avanti dalle Associazioni di categoria e coordinato dall'Ufficio agricoltura; una prova questa che sicuramente sarà apprezzata dagli operatori del settore e che speriamo possa servire ad ovviare ai problemi di individualità tipici degli apicoltori.

LA SITUAZIONE ATTUALE
Nonostante le iniziative intraprese siamo ancora di fronte ad una situazione di diffidenza da parte degli apicoltori (Soprattutto hobbisti) verso le nuove tecniche di conduzione dell'alveare, rimanendo ancorati a vecchi schemi che mal si adattano alla situazione attuale di mercato e, cosa ancor più grave, non c'è la coscienza della gravità del problema sanitario che, in molti casi, è stato combattuto con mezzi empirici privi di efficacia che non hanno fatto altro che diffondere in maniera ancora più massiccia l'infestazione o, ancora peggio, creando ceppi di Varroa resistenti. Con una situazione del genere ed in considerazione dell'ottima e variegata qualità del miele senese l'Amministrazione pubblica non può e non deve rimanere indifferente.
Attrezzature apistiche
Il livello delle attrezzature apistiche degli apicoltori della Provincia di Siena risulta buono; più o meno tutti infatti hanno i principali attrezzi che oltre tutto risultano di buona qualità e di recente acquisto.
Situazione sanitaria
Gli apiari, come più volte accennato, negli ultimi anni e soprattutto nell'ultimo, hanno subito gli attacchi dell'acaro parassita Varroa Jacobsoni che ha decimato le famiglie di molte zone riuscendo a resistere al Fluvalinate, principio attivo impiegato nella lotta. La Provincia ha promosso varie riunioni con i veterinari per i piani di lotta da attuare in base alle proposte degli istituti di ricerca preposti (Ist. Naz. di Apicoltura di Bologna e Università di Pisa e di Roma) per poi diffondere tali indicazioni in riunioni appositamente organizzate con gli apicoltori della Provincia. Tali riunioni non hanno però sortito l'effetto sperato; infatti molti apicoltori hanno continuato con le proprie iniziative che il più delle volte hanno avuto un effetto negativo non solo sulle proprie api ma anche su quelle esistenti nelle immediate vicinanze, vanificando gran parte degli sforzi. Ultimamente però abbiamo assistito ad un progressivo crescendo dell'interesse in considerazione anche dell'aggravarsi della situazione sanitaria e negli ultimi tempi anche l'apicoltore ha iniziato ad avere un ruolo di vigilanza, oltre che sui propri alveari anche su quelli che lo circondano, non esitando a denunciare alla locale unità sanitaria, situazioni di mal governo o abbandono degli apiari vicini.

Locali smielatura
La situazione dei locali per la smielatura risulta critica in quanto la gran parte degli apicoltori, essendo hobbisti ed avendo poche arnie, non può investire per l'adeguamento dei locali ed è costretto ad eseguire tale importante operazione in cucina o peggio ancora in garage. Solo gli apicoltori professionisti hanno i locali adatti e le UU.SS.LL., svolgendo il loro compito di vigilanza, cercano di far adeguare gli hobbisti alle norme minime ma la situazione risulta sempre grave.

Selezione genetica
La selezione genetica in Provincia di Siena non ha ancora preso il via, infatti non esistono sul territorio centri per la produzione e l'allevamento di regine selezionate. Solo nell'adiacente provincia di Grosseto c'è un centro privato che svolge tale attività, anche se la gran parte delle regine immesse nella nostra zona provengono dall'Emilia Romagna. Questo fatto a nostro avviso è un fatto abbastanza negativo; infatti sappiamo che ogni ape è fatta per vivere il proprio ambiente, ed essendoci profonde diversità sul piano climatico, delle essenze e del territorio riteniamo che sia di fondamentale importanza dal punto di vista quali - quantitativo l'impiego di regine "senesi" o quanto meno "toscane" per gli apicoltori della Provincia. Nell'ottica di una moderna e razionale apicoltura non si può più prescindere dall'introduzione di regine selezionate, che potrebbero anche limitare la grande infestazione di varroa.

L'associazionismo in Provincia di Siena
Attualmente esistono due associazioni in Provincia di Siena:
- l'A.R.P.A.T. (Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani) che è un'associazione di produttori, regolarmente riconosciuta dalla Regione Toscana e dalla quale riceve delle sovvenzioni finalizzate allo svolgimento di attività che l'associazione svolge puntualmente creando interesse intorno alle stesse. Recentemente hanno inaugurato i nuovi locali della sede ed in quella circostanza, essendo presenti, abbiamo notato una buona risposta, in termini di presenza, degli associati i quali hanno seguito con attenzione l'importante convegno che si è svolto subito dopo la cerimonia di inaugurazione.
- l'A.S.G.A. (Apicoltori di Siena, Grosseto e Arezzo) che al contrario della precedente è un'associazione di apicoltori e quindi non riconosciuta dalla Regione Toscana. Su di essa ricade il peso dell'organizzazione della "Settimana del miele", mostra - mercato del miele e dei prodotti dell'alveare che si svolge a Montalcino ogni anni nella prima settimana di settembre. Manifestazione di vasta eco nel settore apistico ed unica nel suo genere in centro Italia.
A tutt'oggi sappiamo che è in corso il riconoscimento presso la Regione Toscana di una terza associazione di produttori che opererà in Provincia di Siena e che rappresenterà l'associazione produttori dell'A.S.G.A..

La commercializzazione
Come sopra accennato la remuneratività dell'apicoltura è piuttosto bassa. Il prezzo di mercato infatti non è cresciuto proporzionalmente al costo della vita e con la situazione sanitaria venutasi a creare con l'avvento della Varroa ha determinato un notevole aumento delle spese di gestione dovuto ai trattamenti effettuati.

PROPOSTA DI STUDIO DI PIANO APISTICO PROVINCIALE
Come risulta dalla situazione sopra descritta il settore apistico provinciale presenta aspetti di difformità notevoli. L'avvento della Varroa e gli elevati costi sostenuti dagli apicoltori per i relativi trattamenti, poco bilanciati dal prezzo di mercato del miele, fanno presagire un'abbandono di tale attività che arrecherebbe un danno enorme alla nostra agricoltura, venendo a mancare il ruolo fondamentale dell'impollinazione. Anche l'adeguamento dei locali per l'operazione della smielatura costituisce sicuramente un limite per il quale molti piccoli apicoltori, non potendo commercializzare il proprio prodotto, potrebbero cessare l'attività. L'Assessorato all'Agricoltura, stante l'approvazione del Piano Apistico Regionale e l'importanza ambientale, biologica ed economica che il settore apistico riveste in ambito provinciale, intende dotarsi di un PIANO APISTICO PROVINCIALE.

SCHEMA DEL PROGETTO
Lo schema progettuale dovrà articolarsi nei seguenti punti:
a - interventi di ricerca;
b - interventi sul mercato;
c - interventi di sostegno agli apicoltori.

PROPOSTE DI INTERVENTI FONDAMENTALI PREVISTI NEL PIANO APISTICO

1 - REALIZZAZIONE DI UN CENTRO PER LA PRODUZIONE DI API REGINE SELEZIONATE CON ANNESSO LOCALE PER LA SMIELATURA.
L'obiettivo principale del presente Piano consiste nella realizzazione di un centro per la produzione di api regine selezionate geneticamente attraverso il sistema della fecondazione artificiale. Per l'ottenimento di tale traguardo sarà previsto l'invio di uno o due tecnici in Polonia per l'apprendimento delle tecniche di fecondazione artificiale e dei principi di genetica presso il centro di Kamianna (Nowy Sacz) diretto dal Dr. Jacek Novak. I contatti avviati nel contesto del progetto di scambi di esperienze nel settore apicolo con la Polonia ci permette di avere già degli ottimi rapporti con i responsabili del centro che a suo tempo ci espressero la loro piena disponibilità. Tale esperienza dovrebbe partire dal prossimo giugno e si dovrebbe protrarre per circa due mesi. La seconda fase dovrebbe essere rappresentata dalla costituzione di un centro per la selezione di api regine da ubicarsi presso il vivaio provinciale del "Campino", che oltre tutto sta producendo essenze ad alto potenziale mellifero. Con questo centro potremo ottenere regine selezionate per gli apicoltori della provincia, ricercando geneticamente ceppi mansueti , produttivi e magari in grado di combattere la varroa come alcuni ceppi di Apis Carnica, tenendo contatti con l'Istituto Nazionale di Apicoltura di Bologna, l'Università di Pisa ed il Dipartimento di Scienze Biologiche dell'Università di Siena; il tutto con l'aiuto delle Associazioni apistiche operanti in Provincia di Siena e con il Dipartimento di Veterinaria della Locale Unità Sanitaria. All'interno di tale centro si prevede di realizzare un locale per la smielatura a norma, dove gli apicoltori piccoli e medi che non hanno locali idonei possano usufruire di tale struttura, che, gestita dalle associazioni e finanziata con il recente Reg. CEE 2081/92, possa ovviare ai problemi di adeguamento, e di conseguenza di igiene, delle strutture degli apicoltori.

VALORIZZAZIONE DEL MIELE
Si ritiene utile ed importante concretizzare i seguenti obiettivi:
a - istituire dei gruppi di assaggio (Panel - test) in collaborazione con la C.C.I.A.A. e le associazioni degli apicoltori (A.S.G.A., A.R.P.A.T. e la costituenda Associazione).
b - incentivare e partecipare allo studio per la costituzione di un marchio (anche a Denominazione di Origine) per la valorizzazione del prodotto miele.
c - attuare un'azione di sensibilizzazione in accordo con le Associazioni di produttori e di consumatori, verso le scuole in accordo con le indicazioni del Piano Apistico Regionale.
d - partecipare a corsi, fiere, convegni ed tutto ciò che riguarda l'apicoltura per una qualificazione ed una diffusione del prodotto miele.

FORMAZIONE PROFESSIONALE
Viste le positive esperienze maturate con i Corsi di Formazione Professionale attuati in collaborazione con il Dipartimento di Veterinaria dell'U.S.L. 7 di Siena, riteniamo utile proseguire nella formazione dei giovani apicoltori, nonchè dei professionisti organizzando corsi per tutti i livelli di conoscenza.

ASSISTENZA TECNICA
L'avvio dell'attività di assistenza tecnica nel quadro dei Piani Cofinanziati ha da subito trovato approvazione da parte degli apicoltori e delle associazioni, che hanno commentato molto positivamente l'impegno assunto dall'Amministrazione Provinciale; sarà quindi importante e necessario proseguire su questa strada aumentando se possibile il numero di unità tecniche e di conseguenza anche quello delle aziende in assistenza.

CONCLUSIONI
Tutti questi obiettivi prevederanno un arco temporale per l'attuazione di tre anni e saranno ulteriormente definiti e precisati attraverso uno studio dettagliato da realizzarsi attivando collaborazioni con tecnici interni ed esterni all'Amministrazione. Fra le collaborazioni esterne si ritiene opportuno individuare nelle Associazioni professionali, nell'Unità Sanitaria Locale e negli Enti di ricerca gli strumenti tecnici ed organizzativi necessari all'attuazione del progetto stesso.
OGGETTO
IMPEGNO STIMATO
Formazione tecnico per programma di fecondazione artificiale in Polonia.
Missione, viaggi e soggiorno.  £. 12.000.000 
Costruzione e allestimento centro di fecondazione artificiale presso il vivaio provinciale "Il Campino"  £. 120.000.000 
Costruzione locale di smielatura presso il vivaio provinciale "Il Campino" ad opera delle Associazioni. Terreno e progettazione per la realizzazione del locale 
Interventi di valorizzazione, divulgazione ed aggiornamento.  £. 50.000.000 
Distribuzione di piante ad alto potenziale mellifero a prezzo agevolato.  £. 3.000.000  
* £ 1.000 a pianta contro le £ 2.500. Contributo Provincia £ 1.500 x 2.000 piante = £ 3.000.000

Inviato da Paolo Loria

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