Protezione dei favi dalla tarma della cera--B 401 La soluzione biologica contro la tarma della cera
Charriere- Imdorf stazione federale di ricerche apistiche Berna Svizzera Agosto 99
Biologia della tarma grande della cera ( Galleria mellonella )
a) distribuzione geografica- la distribuzione geografica corrisponde ragionevolmente a quella dell’ape.La distribuzione è limitata dalla incapacità di questa farfalla di superare prolungati periodi di freddo. Questo spiega perché i problemi legati alla tarma della cera sono meno acuti ad elevate latitudini.
b) patologia -La tarma della cera adulta non causa danni ai favi perché le parti boccali risultano atrofizzate. Inoltre la farfalla non assume cibo in età adulta. Solo le larve si nutrono dei favi distruggendoli. Sia la farfalla adulta che le larve di tarma della cera possono trasferire gli agenti patogeni delle più serie malattie delle api ( esempio peste americana ) . In famiglie infette da peste americana le feci delle larve della tarma della cera sono risultate contenere una larga quantità di spore di Paenibacillus larvae larvae.
c) stadi di sviluppo -Galleria passa attraverso tre stadi di sviluppo consecutivi: uovo; larva e pupa.La sequenza viene interrotta solo se la temperatura è troppo bassa o se vi è assenza di cibo. Per questi motivi il ciclo di sviluppo si può compiere in tempi variabili tra 6 settimane e 6 mesi dipendentemente dalla temperatura e dalla disponibilità di cibo. Le larve possono sopravvivere all’inverno in tutte e tre le forme: uova, larve, pupe.
d) uova-vengono di preferenza disposte all’interno di fessure in maniera che siano difese da api e altro
e) larve-la larva cerca immediatamente un favo su cui nutrirsi e allo scopo scava i caratteristici tunnels. La velocità di crescita è direttamente dipendente dalla temperatura e dall’alimentazione . In condizioni ideali il peso corporeo risulta raddoppiare nei primi 10 giorni. Le larve si nutrono particolarmente di impurità della cera come feci e bozzoli delle api e polline.Alla fine dello stadio di sviluppo la larva fila un resistente bozzolo entro il quale compirà la muta.
f) la pupa-all’interno del bozzolo la larva cambia in pupa e successivamente in farfalla. Questa metamorfosi dura da 1 a 9 settimane
g) l’insetto adulto ( imago ) -dimensione e colore della forma adulta variano considerevolmente a seconda del cibo assunto nel corso dello stadio larvale e della durata dei vari stadi di sviluppo. Le femmine hanno una taglia maggiore. Cominciano a deporre da 4 a 10 giorni dopo la nascita dal bozzolo.
Controllo della tarma della cera
B 401-bacillus thuringensis
Questo batterio è stato scoperto nel 1911 ed è stato successivamente utilizzato per la difesa delle piante . La stirpe batterica B 401 è stata selezionata per la sua attività nei confronti di Galleria . Il batterio produce spore contenenti una tossina .Quando la larva di tarma della cera ingerisce la tossina , questa è libera di danneggiare le pareti intestinali della stessa .Il risultato è la morte della larva della tarma. B 401 non ha invece effetti sui vertebrati e sulle api e non lascia residui nel miele e nella cera
Le farfalle parassite dei favi
F. Jeanne Bulletin Technic Apicole 1998 25(3)
Diverse specie di farfalle risultano parassiti più o meno pericolosi delle api . Sono generalmente le larve di queste farfalle ad essere maggiormente dannose.
Galleria mellonella -Si tratta di una farfalla di piccola taglia di colore grigio . Le misure sono generalmente tra 9 e 16 mm per la femmina . Come per la maggior parte delle farfalle notturne le ali sono ripiegate lungo il corpo allorché l’insetto è a riposo.
Sviluppo - le forme adulte appaiono allorché la temperatura primaverile permette la schiusa dei bozzoli , che sono la forma resistente dell’insetto per sopportare i rigori invernali. L’accoppiamento, generalmente unico, può aver luogo qualche ora dopo la nascita. Se non è avvenuta fecondazione la femmina può avere un secondo accoppiamento. I maschi fecondano in genere diverse femmine. Una o due ore dopo l’accoppiamento la femmina è in condizioni di cominciare a deporre. Le uova, bianche e vetrose, misurano circa mezzo millimetro di diametro. Ogni femmina è in grado di deporne circa un migliaio. In condizioni favorevoli da 3 a 5 generazioni di Galleria si succedono nel corso dell’anno.
Lotta alla tarma della cera mediante bacillus thuringensis Prof. G. Worwhol- Istituto di apicoltura Università di Stoccarda.
Dal 1938 si utilizza il bacillus thuringensis nella lotta contro gli insetti nocivi. E’ dimostrato che le differenti varietà di bacillo e di conseguenza le differenti preparazioni commerciali disponibili non hanno tutte le stessa efficacia nei confronti della tarma della cera.
I laboratori Sandoz hanno sviluppato una preparazione specifica denominata B 401 che contiene spore di bacillus varietà aizawa particolarmente efficaci contro la tarma della cera. Le spore contengono cristalli di delta- endotossina. La germinazione di queste spore nell’intestino delle larve di tarma della cera libera queste sostanze che portano alla distruzione della parete intestinale della stessa che cessa quindi di alimentarsi e giunge a morte in pochi giorni.
Il vantaggio di questo metodo è nella specificità della sua azione. Il bacillus thuringensis non è pericoloso nè per le api nè per gli esseri umani. Non vi è alcun problema di residui ,nè per la cera, nè per il miele per il quale non sono mai state osservate alterazioni nel gusto.
Bacillus thuringensis per la lotta alla tarma della cera- le astuzie nell’utilizzo da Imkerei Technik Magazin
Gli apicoltori professionisti tedeschi hanno sviluppato nuovi metodi per facilitare l’utilizzo del B 401 che deve essere nebulizzato su ogni facciata di favo. I grandi vantaggi sono di ottenere con una sola manipolazione dei favi , una protezione di otto mesi.
Se l’apicoltore ha un numero elevato di favi da proteggere, l’uso del bacillus thuringensis può essere fatto velocemente utilizzando un nebulizzatore a pressione costante, disponibile in tutte le rivendite di materiale per giardinaggio.
Un metodo esemplare
Dal 1987 l’apicoltore professionista Cristoph Koch utilizza il B 401 per la conservazione dei melari per circa 300 famiglie e senza fatica.Il nebulizzatore a pressione costante è montato in maniera da non dover continuamente pompare . Questo è importante per mantenere una nebulizzazione regolare e veloce.
Per fare questo si può praticare un foro nel contenitore del nebulizzatore in cui inserire il tubo d’arrivo dell’aria in pressione proveniente da un compressore. Un regolatore di pressione manterrà la pressione costante al nebulizzatore.In questo modo si può effettuare un’applicazione regolare e veloce.
Il trattamento dei favi può avvenire su un banco per disopercolare in maniera da recuperare con facilità la soluzione nebulizzata in eccesso che potrà essere riutilizzata.
Al termine del trattamento i favi saranno nuovamente riposti nei melari avendo cura che siano ben aerati in maniera da far asciugare il B 401.
E’ consigliabile che anche successivamente il luogo di conservazione dei favi sia ben aerato e non troppo umido.
-------------------------------Presto disponibile!!B 401 La soluzione biologica contro la tarma della cera Presidio Medico Chirurgico Registrazione n°17,938 del Ministero della Sanità 15 anni di esperienza d'uso in Francia e Germania
Il B 401 è una soluzione concentrata di Bacillus thuringensis, un microrganismo inoffensivo per l'uomo e per l'ape. Il B 401 è efficace al 100% contro le larve di Galleria Mellonella La protezione è assicurata per un lungo periodo. Una sola applicazione permette di proteggere i favi fino alla stagione seguente. B 401 non lascia residui nella cera o nel miele. B 401 è un prodotto 100% biologico che non altera il gusto del miele e rispetta l'ambiente
Quando utilizzare B 401
Alla fine del raccolto dopo l'eventuale asciugatura dei favi effettuata dalle api , al momento della collocazione in magazzino. Una sola applicazione protegge i favi fino alla posa dei melari l'anno successivo. Per i favi utilizzati in arnie come attirasciami o favi di alveari inoccupati o in tutti i casi in cui è necessaria la conservazione di favi da nido o da melario in periodi con probabilità di attacco da parte delle tarme della cera. Il B 401 agisce solo contro le giovani larve della tarma e deve essere perciò utilizzato preventivamente,PRIMA che i favi risultino compromessi
Come preparare B 401
B 401 è costituito da spore di Bacillus thuringensis e deve essere diluito al 5% in acqua, ossia 1 parte di B 401 e 19 parti d'acqua. Agitare vigorosamente il flacone del B 401 e versare in un nebulizzatore la quantità di B 401 necessaria e la quantità d'acqua corrispondente. Una volta diluita, la soluzione di B 401 deve essere utilizzata in giornata. Si può calcolare la quantità di soluzione da preparare in funzione del numero dei favi da proteggere.
Quantità di soluzione necessaria
Per assicurare una buona protezione sono necessari 1,5 ml di soluzione per decimetro quadrato di favo . Le seguenti informazioni faciliteranno il calcolo. Tipo di telaio dimensioni del telaio superfice del telaio volume di soluzione corpo dadant 41,8X26,6 cm 22,2 dm2 33ml melario dadant 41,8x12,6 10,5 dm2 16ml per favo ( 2 facciate )
Applicazione
Agitare bene la soluzione acquosa di B 401 prima dell'impiego per omogeneizzare la sospensione. Applicare uniformemente la quantità di soluzione indicata sulla totalità della superfice del favo in entrambe le facciate per mezzo di un nebulizzatore.I nebulizzatori a pressione autonoma sono raccomandati in quanto consentono una più uniforme distribuzione. Per evitare muffe lasciare asciugare i favi in un luogo aerato prima dello stoccaggio in magazzino.
Conservazione del prodotto
Conservare ben chiuso nell'imballaggio d'origine, (meglio se in frigorifero a temperatura inferiore a 12 °C ) quantomeno a temperature tra 5 e 20 °C. B 401 si conserva per anni.
Sicurezza di B 401
Non comporta rischi di residui o alterazioni nel gusto del miele. Inoffensivo per le larve delle api e per le api adulte Solo il Bacillus thuringensis(B.t.) presente nel B 401 ( Berliner varietà azawi serotipo 7) ha mostrato buona efficacia contro la tarma della cera. In aggiunta,altri prodotti a base di Bacillus thuringensis possono essere dannosi per l'ape e per l'uomo.