Dagli insetti il segreto dei robot
20 agosto 2004
Dagli insetti il segreto dei robot
L'alta tecnologia si rifa alla natura
E' la natura a darci esempi di alta tecnologia. E, a quanto pare, non rimane che seguirli. Così i prodigiosi sistemi sensori degli insetti sono ideali per progettare i robot del futuro. Le affermazioni provengono da una ricerca di biologi dell'università nazionale australiana di Canberra, presentata al 22/mo Congresso internazionale di entomologia a Brisbane, in Australia, con la partecipazione di 3000 scienziati di tutto il mondo, 15 dall'Italia.
"Chiunque abbia osservato una mosca eseguire un atterraggio impeccabile, un'ape tornare all'alveare dopo aver raccolto nettare da fiori a chilometri di distanza o formiche che si orientano attraverso centinaia di metri di terreno accidentato, sa che gli insetti possiedono sistemi sensori, di movimento e di navigazione che sono veloci, accurati e affidabili", ha spiegato il professor Mandyam Srinivasan, autore della teoria, "nonostante questi insetti abbiano organi sensoriali e sistemi nervosi relativamente semplici e cervelli che pesano millesimi di grammo. Da loro vi è moltissimo da imparare."
Dopo aver studiato le capacità sensoriali degli insetti, Srinivasan e i suoi colleghi hanno cominciato ad applicarle alle macchine, incorporando i modelli di comportamento degli insetti in prototipi di veicoli terrestri e di piccoli aerei robotici destinati ad usi di sorveglianza, di combattimento e di volo spaziale. La ricerca, quindi, ha già dato i suoi frutti, con applicazioni nelle aree della difesa, della sicurezza e delle operazioni di ricerca e salvataggio, oltre che in agricoltura, medicina, ambiente ed esplorazione.
Dagli esperimenti condotti con api avviate dentro tunnel, l'equipe di scienziati ha dedotto che gli insetti sanno valutare la velocità degli oggetti ai due lati visivi in modo da poter volare nel mezzo senza scontrarsi con ostacoli. L'equipe ha poi costruito un prototipo di robot delle dimensioni di uno skate-board, munito di una videocamera che cattura le due visioni laterali, e può navigare autonomamente in un passaggio curvilineo.
Lo sforzo di imparare i segreti degli insetti e di applicarli scientificamente procede con l'obiettivo di sviluppare macchine come veicoli a sei zampe per terreni scoscesi, mini-aerei robotici di sorveglianza, combattimento o monitoraggio, oltre a robot capaci di annusare e individuare tracce minuscole di qualsiasi sostanza volatile e aerei commerciali senza pilota.
Un'altra area di grande potenziale, per Srinivasan, è quella legata alla capacità di operare in sciami: gruppi di macchine potrebbero essere disegnate in modo da autocontrollarsi.
Inoltre l'abilità degli insetti di accumulare e conservare energia per usarla per rapidi movimenti apre la strada allo sviluppo di tipi di motori e di sistemi per immagazzinare energia assolutamente innovativi.
Ma c'è spazio anche per il puro divertimento del futuro. "Ci aspettiamo che i bambini della prossima generazione possano godere di giocattoli veramente straordinari, come animali o velivoli intelligenti, oltre a compagni di gioco robotici", ha concluso lo studioso.
da tgcom.it