Circolare n° 2 del 5 febbraio 2002 UnApi


Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani

Riconosciuta dal MIRAAF quale Unione di Associazioni di Produttori con D.M.9596348 del 28-11-1996

Circolare n° 2 del 5 febbraio 2002

alle Associazioni e agli enti competenti nel settore apistico.

Stiamo, con tempestività, organizzando la manifestazione a Bruxelles del 18 febbraio, sui temi degli aiuti alla produzione ed al mercato.

Sappiamo che saremo ricevuti dal Consiglio dei ministri dell’agricoltura dell’Unione Europea, per rivendicare un più consistente pacchetto a supporto dell’apicoltura.

Segue il testo delle nostre rivendicazioni.

Contiamo sulla vostra disponibilità, l’occasione è importante: si può ottenere qualcosa di molto significativo.

Possiamo, dobbiamo, batterci, con forza, per la sopravvivenza dell’apicoltura.

"Chi non sa attivarsi per difendere il suo futuro non si lamenti della sua sorte."

Stiamo organizzando il viaggio aereo, alle seguenti condizioni:

Volo a/r: 190 €

E’ necessario trovarsi in aeroporto quantomeno un’ora prima.

Per l’espatrio è necessario essere dotati di carta d’identità valida.

Due notti con la prima colazione: 65 €.

Quindi la spesa complessiva per viaggio e alloggio è attorno ai 250 €.

Bisognerà, poi, coprire le spese di vitto, con varie possibilità.

Può essere, anche, un’ottima occasione per un viaggio di famiglia.

(La manifestazione, infatti, sarà assolutamente pacifica)

In loco cercheremo, la domenica, di organizzarci al meglio per la visita della città.

Le prenotazioni devono arrivare al più presto.

Contattare Elisabetta Fasano

Telefono 0131 286640

aspromiele@libero.it

Distinti saluti

Francesco Panella

 

UNAAPI

Sede operativa: Strada Tassarolo 22 – 15067 Novi Ligure - AL

Tel 0143 323778 – Fax 0143 314235 – 0335 6279401

E mail: frapane@tin.it

Consiglio Agricoltura Bruxelles, 18 febbraio 2002

MI(01)04X1 – LL/SZ

 

 

L’APICOLTURA EUROPEA È REALMENTE in pericolo

 

Manifestazione a Bruxelles il 18 febbraio 2002 di tutti gli apicoltori europei.

 

Nella sua risoluzione votata alla quasi unanimità il 13 dicembre 2001 a Strasburgo, il Parlamento Europeo riconosce che l’attività apicola dell’Unione Europea è più che mai in pericolo.

Inoltre, i produttori europei condividono il parere dei parlamentari secondo cui il regolamento 1221/97, il cui obiettivo è il miglioramento della produzione e della commercializzazione del miele, è molto utile ma assolutamente insufficiente e troppo restrittivo per garantire la redditività delle aziende apicole, evitare la scomparsa dell’apicoltura professionale europea e evitare che, ogni anno, migliaia di piccoli e medi apicoltori abbandonino l’attività. Essi svolgono un ruolo fondamentale per il mantenimento del tessuto rurale e nell’attività di impollinazione e quindi di mantenimento della biodiversità.

Perché ?

 

 

Quindi il Parlamento Europeo, così come gli apicoltori, insiste sull’URGENZA con cui bisogna AGIRE per evitare che questa professione, perfettamente integrata nel tessuto rurale e nell’ambiente, scompaia e che, in seguito a una carenza di insetti impollinatori, insorgano problemi che non potranno più essere risolti (salvaguardia della biodiversità, conservazione della natura, agricoltura…).

Le soluzioni esistono !

  1. Ampliare il quadro di applicazione del Regolamento 1221/97 per:

  1. È preferibile che la Comunità Europea finanzi integralmente le spese affrontate nel quadro del Regolamento (sulla base del totale attuale, ossia 33 Milioni di Euro), e che l’applicazione di questo Regolamento sia resa obbligatoria; una guida all’interpretazione del Regolamento 1221/97 deve essere elaborata dalla Commissione per evitare disparità tra gli Stati membri;
  2. La procedura di omologazione dei prodotti fitosanitari deve essere rivista, tenendo maggiormente in considerazione il principio di precauzione e l’impatto dei prodotti sugli allevamenti apistici;
  3. Supportare la redditività delle aziende apicole prevedendo misure specifiche e priorità per l’apicoltura nell’accesso alle risorse destinate all’agricoltura ed agli agricoltori, compensando in tale modo le perdite di reddito legate a disparità del mercato generate dalla mancanza di una preferenza comunitaria in questo settore;
  4. Promuovere il miele europeo di qualità nella politica di promozione interna ed attraverso l’utilizzazione delle DOP, IGP ed STG
  5. Creare una linea "Malattie delle api" nell’ambito del Fondo veterinario europeo;

Il miele può essere importato, l’impollinazione di nostri campi e delle nostre foreste, no!

L’apicoltura europea è indispensabile per il nostro ambiente!