VARROA:LA LOTTA BIOLOGICA

Contemporaneamente alla lotta chimica, e talvolta in piena sostituzione ad essa, è possibile effettuare interventi di lotta biologica contro la varroa. Gli apicoltori ne parlano con un certo scetticismo perchè le considerano tecniche elaborate ed impegnative.
Si tratta invece , spesso, di interventi di sostegno alla lotta chimica che così integrata offre risultati migliori e più duraturi.
Questi interventi di lotta biologica, inoltre, diventano indispensabili per attenuare l'impatto chimico nell'alveare e per ridurre i rischi che si creino ceppi di varroa resistenti.
Gli apicoltori che da tempo combattono la varroa, si sono accorti, se hanno utilizzato sistematicamente ogni anno lo stesso prodotto,che di volta in volta l'efficacia del principio attivo andava diminuendo.
La varroa tende ad assuefarsi velocemente al principio attivo con l'instaurazione di duraturi fenomeni di resistenza.
É assolutamente necessario utilizzare a rotazione, se si effettua la lotta chimica i vari principi attivi, seguendo le indicazioni delle associazioni provinciali.

Il telaino trappola
É tuttora l'intervento di lotta biologica più efficace: vi sono apicoltori, anche professionisti, che assicurano di aver salvato i propri allevamenti grazie ad una razionale sfruttamento di questa tecnica, che permette di eliminare fino al 75% delle varroe presenti in un alveare.
Il metodo sfrutta il principio della preferenza che hanno le varroe adulte di riprodursi all'interno delle celle di covata maschile . Infatti il rapporto esistente tra varroe che preferiscono covata maschile invece di quella femminile è di 8 a 1.
Un telaino da nido senza armatura e con 5 cm di foglio cereo a celle femminili saldati nella parte superiore viene inserito , fin dalla ripresa primaverile,in prossimità della zona di covata .Dopo 10/12 giorni dall'introduzione si asporta la covata da fuco. L'operazione d'intrappolamento delle varroe nella covata da fuco si esaurisce quando all'interno della famiglia si interrompono le attività di costruzione e di allevamento dei maschi.

Il telaino Campero
Una variante al telaino trappola è il telaino Campero a tre sezioni, o telaino indicatore a tre settori(TIT 3) .
É un telaino da nido diviso in tre settori verticali da due listarelle; dopo otto giorni si ritaglia la prima sezione di favo, dopo altri sette giorni si ritaglia la seconda porzione di favo che possiede già numerose celle di covata maschile. Alla terza settimana si taglia il terzo settoree così si entra nel ciclo di asportazione di covata maschile.