Moria api: Francia dice no a Bayer, apicoltori: Seguire esempio
Roma, 16 gen (Velino) - Duro colpo dato dall’amministrazione francese alla Bayer con ripercussioni economiche incalcolabili e ‘vittoria’ per la concorrente svizzera dell'industria agrochimica, Syngenta. Il ministero dell’Agricoltura di Michel Barnier ha infatti accolto il parere dell’Agenzia nazionale per la sanità degli alimenti (Afssa) e ha negato alla multinazionale tedesca l’autorizzazione d’uso del Poncho, prodotto di punta per la concia delle sementi che avrebbe dovuto sostituire il Gaucho, già vietato nel paese d’oltralpe dal 2004 per la sua tossicità nei confronti delle api. Al contrario ha autorizzato l’utilizzo provvisorio, sebbene con forti limitazioni, del Cruiser di Syngenta. Gli agrofarmaci in questione appartengono alla famiglia dei neonicotinoidi, ossia pesticidi detti ‘sistemici’ e commercializzati da Bayer, Basf e Syngenta. Questi fitofarmaci, spesso impiegati sotto forma di concia per le sementi, (Poncho e Gaucho della Bayer, Cruiser della Syngenta e Regent della Basf), hanno principi attivi le cui molecole si disperdono nell’ambiente al momento della semina ricadendo anche sulle piante che non sono destinate a questo trattamento. E non poche volte prossime alla fioritura. Secondo i ricercatori, le molecole tossiche di questi agrofarmaci entrano in questo modo nel ciclo vitale delle piante e vi rimangono fino alla fioritura trasformando il fiore in un inganno letale per le api che vanno a bottinare. Gli esperti hanno constatato che i principi attivi di questi pesticidi, l’imidacloprid della Bayer, il fipronil della Basf e il thiamethoxan della Syngenta, mandano in tilt il sistema nervoso dei preziosi insetti. Le api non riescono così a fare ritorno agli alveari e vanno incontro a morte certa.
Decisione, quella del ministero dell’Agricoltura francese, che acquista in Italia una valenza significativa alla luce di quanto dichiarato al VELINO, lo scorso 17 dicembre, dal sottosegretario delle Politiche agricole Guido Tampieri, già a proposito della sospensione del Gaucho: “Diversamente da quanto accaduto in Italia, in Francia questi prodotti sono già stati sospesi. Mi sono fatto inviare tutti gli incartamenti riguardanti la scomparsa delle api e proprio in questi giorni chiederò al ministero della Sanità un supplemento di istruttoria su questi prodotti. Penso – aveva concluso Tampieri – che il fatto che la Francia abbia sospeso l’autorizzazione di impiego dei neonicotinoidi sia in questo senso un precedente importante di cui tenere conto”. Mentre da Bayer preferiscono non commentare e da Syngenta si rimane in attesa di una dichiarazione dalla sede francese, le organizzazioni apistiche esprimono la loro soddisfazione. Sebbene con delle riserve. “Nonostante anche in Francia ci siano forti pressioni politiche da parte delle multinazionali della chimica, vige nella maggior parte dei casi il principio di precauzione”, ha commentato al VELINO Francesco Panella, presidente dell’Unione nazionale tra le associazioni degli apicoltori italiani (Unaapi). Secondo Panella la notizia del rifiuto francese per quanto riguarda l’autorizzazione d’uso del Poncho è un fatto sicuramente da considerare positivo e crea un precedente importante che potrà pesare sulle future decisioni italiane. “Secondo la Bayer il Poncho avrebbe dovuto avere un innovativo sistema di ‘adesione’ del principio attivo in grado di evitare dispersioni nell’ambiente. Evidentemente non è così”.
Ma il presidente di Unaapi rimane comunque preoccupato per la decisione, sempre del ministero dell’Agricoltura francese, di autorizzare in maniera provvisoria il Cruiser della Syngenta. “Presenta caratteri simili a quelli del Poncho. L’uso di molecole neurotossiche ad azione sistemica è l’antitesi della protezione delle piante secondo i criteri di un’agricoltura moderna e a basso impatto ambientale”. Lo spopolamento di api realizzatosi nella scorsa primavera in alcune regioni del nord Italia in seguito alla semina del mais, “è stato provocato – ha spiegato Panella – dalla contaminazione di polveri contenenti molecole naurotossiche. E i principi del Cruiser della Syngenta e del Poncho della Bayer sono stati infatti rinvenuti con l’analisi di campioni di api morte nella zona sud di Milano”. I limiti e le condizioni di applicazione stabilite per il Cruiser sono tuttavia molto severe. “Questo dimostra quantomeno che in Francia esiste un dibattito politico che per ora in Italia non c’è”, ha proseguito il presidente dell’associazione nazionale di apicoltori. L’autorizzazione d’uso del Cruiser è condizionata infatti da restrizioni raccomandate dall’Afssa che ne prevede il divieto di utilizzo sul granoturco destinato al consumo umano, sulle colture che presentino un interesse apistico e prevede infine la possibilità di effettuare un solo trattamento ogni tre anni sullo stesso lotto. “Ma il ministro Barnier ha dimenticato una restrizione fondamentale raccomandata dall’Afssa”, ha precisato Panella. “Come il divieto di utilizzo del Cruiser in terreni che non siano ad almeno tre chilometri da un alveare”. La decisione francese di negare l’autorizzazione d’uso del Poncho della Bayer è un fatto “estremamente positivo” e “costituisce un precedente che deve coinvolgere l’intera Unione europea” per il presidente della Federazione italiana apicoltori (Fai) Raffaele Cirone. “Va compresa la cautela del ministero italiano nel sospendere in via precauzionale questi prodotti”, ha spiegato al VELINO. “Ma le decisioni francesi devono indurre a nuove riflessioni e a nuove prese di posizione incentrate sulla cautela per il futuro”. Secondo Cirone, il principio di precauzione è fondamentale. “Comprendiamo le difficoltà dell’agricoltura e la necessità di usare alcuni prodotti – ha concluso – ma la Francia è un buon esempio da seguire. Anche alla luce del fatto che l’apicoltura francese è molto simile a quella italiana”.
(Edoardo Spera) 16 gen 14:12
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