| da Poesie varie L’ape [parla Gesù] E disse ancora: “De le sue corolle; ch’ape non vide, ch’ape non desia: l’ombre lei gode, ed essa: altro non volle: essere volle sopra un’ara pia come l’incenso de l’incensiere, 5 di cui l’opra s’adempie in vanir via. Ma non mancano calici a cui bere, ciò di cui, paziente anima umana, a te non piace che l’altrui piacere: c’è la quercia che in aria s’allontana 10 e la viola che le resta al calcio, e il fior d’assenzio e il fior di maggiorana. E quale odore è mai del fior del tralcio! odor che pare l’ombra del novello vino che viene. E c’è l’amaro salcio. 15 In verità ti dico, anima: ornello o salcio o cardo, ognuno ha sua fiorita; amara o dolce; ma sol dolce è quello che tu ne libi miele de la vita”. | |