Giovanni Pascoli

da Poesie varie
 

            L’ape                                                             [parla Gesù]

   E disse ancora: “De le sue corolle; 
ch’ape non vide, ch’ape non desia:
l’ombre lei gode, ed essa: altro non volle:
   essere volle sopra un’ara pia
come l’incenso de l’incensiere,                            5
di cui l’opra s’adempie in vanir via.
   Ma non mancano calici a cui bere, 
ciò di cui, paziente anima umana,
a te non piace che l’altrui piacere:
   c’è la quercia che in aria s’allontana                 10
e la viola che le resta al calcio,
e il fior d’assenzio e il fior di maggiorana.
   E quale odore è mai del fior del tralcio!
odor che pare l’ombra del novello
vino che viene. E c’è l’amaro salcio.                    15
   In verità ti dico, anima: ornello
o salcio o cardo, ognuno ha sua fiorita;
amara o dolce; ma sol dolce è quello
   che tu ne libi miele de la vita”.