A cura dell'A.R.A.L. - Associazione Regionale Apicoltori Lazio
Campagna promozionale a favore dei soci A.R.A.L.
Si comunica che i sottoelencati rivenditori praticheranno ai soci dell'A.R.A.L. uno sconto del 10% sul prezzo di listino per l'acquisto di vasetti da miele da mezzo kg e da un kg.
Apicoltura Marcolini Roma Via Albldona n'20, Apicoltura Coop.Melissa Castelliri (Fr.) e
Carpinone (Is.) Via Roma n'8, Apicoltura Piovesan Latina - Borgo San Michele -
Via Bassianese n' 11.
Per l'acquisto occorre prenotarsi, entro e non oltre il 1' maggio 1998, presso la sede operativa dell'associazione - Roma via Albidona n'20 - tutti i mercoledì dalle ore 17 alle ore 19 oppure telefonando ai numeri 06/7232131, 06/8860414. I vasetti possono essere ritirati dal 2 maggio al 30 giugno 1998,presentando la tessera di socio oppure la ricevuta di pagamento del c/c postale.
VENDITA E ACQUISTO DI SCIAMI
Gli apicoltori che sono in difficoltà per la vendita e l'acquisto di sciami, possono soddisfare le loro esigenze rivolgendosi alla nostra associazione che provvederà a mettere in contatto le due parti interessate.
CERA D'API
Molti apicoltori sono in difficoltà nel riciclare la propria cera grezza ricavata nel periodo della smielatura. Poiché siamo in condizione di soddisfare tali esigenze, gli interessati possono mettersi in contatto con la nostra segreteria il mercoledì dalle ore 17 alle orel9, chiamando il numero 06/7232131.
L'APICOLTURA NEL LAZIO UN FENOMENO IN CRESCITA
L'apicoltura nel Lazio è in sensibile crescita e il livello professionale degli apicoltori è migliorato.Dopo aver subito forte perdite per l'adattamento della varroa all'apistan,il numero delle arnie è tornato a crescere e gli apicoltori hanno ritrovato il vecchio entusiasmo. L'azione capillare svolta dall'Istituto Profilattico sperimentale del Lazio e Toscana coordinata dal Dr.Saccares,presso tutti i servizi veterinari delle U.S.L. del terriborio,ha indotto gli apicoltori ad una maggior fiducia e ad una più ampia collaborazione con gli organi
sanitari.
La produzione del miele è migliorata e,nonostante gli scarsi raccolti di acacia e
castagno,alcune qualità monoflora (eucaliptus,sulla,girasole)hanno dato buone soffisfazioni agli
apicoltori.
Anche il millefiori si è rivelato di ottima qualità.
L'A.R.A.L.,attraverso vari incontri provinciali,ha raccolto i pareri,gli umori e le sensazioni dei produtttri.Si va ormai verso
una produzione raffinata che valorizza il miele del Lazio,ma le aspettative degli apicoltori
rimangono disattese perchè il nostro miele non viene pagato per quello che vale rispetto alle
sue qualità.
Pertanto,secondo i produttori laziali,la qualità la fà il prezzo.Sono costretti a svendere anche delusi per la mancanza o inefficienza di organi associativi che possano difendere il loro prodotto.Non vengono impegnate risorse per una giusta informazione al consumatore.
La maggior parte delle persone consuma miele solo occasionalmente e la propria conoscenza del prodotto è limitata.
Il mercato del miele non è tanto ricco e quindi le risorse per,presentare il proprio prodotto sono poche.
Di qui la necessità di interventi esterni,per prima la Regione.
Iniziamo con l'etichetta,è la prima fonte di informazione del consumatore.
E' indispensabile a questo punto, creare un marchio di qualità che contraddistingua i nostri mieli.Farli crescere attraverso pubblicazioni varie per moltiplicare gli acquirenti e orientarli verso un miele di qualità.
Anche il produttore deve essere più professionale per garantire maggiore attenzione alla qualità, affinché possa essere identificato nel prorio prodotto anche dal consumatore.
La convenzione della associazione con il laboratorio chimico I.C.Q. di Roma per l'analisi del miele potrebbe essere la migliore garanzia per un prodotto etichettato con un marchio di qualità della Regione Lazio.
Non deve essere sottovalutato l'incremento della nostra apicoltura all'ambiente e all'agricoltura del nostro territorio.
Dalla sopravvivenza della macchia mediterranea alla flora spontanea che arricchisce le nostre coste e le nostre montagne.
Dall'incremento ortofrutticolo determinato dall'impollinazione al maggio reddito della produttività agricola in genere.
Occorre perciò sostenere anche le attività diversificatrici degli apicoltori,dalla produzione di sciami alla impollinazione in serra. Nel Lazio si approntano circa tremila sciami.
Vengono messi a punto apiari con centinaia di arnie per impollinazione delle fragole dei meloni e altro.
Francesco Coarelli
Per contatti con l'Associazione Regionale Apicoltori Lazio rivolgersi ai
signori:
Coarelli(presidente) 06 263677 e Bruzzichini(segretario) 06 8860414
17 maggio 1998-gita sociale a La Verna (Arezzo): Per informazioni
tel.06/7232131; 06/263677.