La situazione sanitaria delle api in Spagna continua a essere più pesante che in altre nazioni, forse in conseguenza di particolari condizioni ambientali.
La ricerca apistica spagnola è massiccia e a trecentosessanta gradi.
Il Nosema ceranae continua ad essere uno dei temi principali. Si segnala :
Res Vet Sci. 2011 Sep 7. The growing prevalence of Nosema ceranae in honey bees in Spain, an emerging problem for the last decade.
ovvero La crescente prevalenza di Nosema ceranae nelle api in Spagna un problema emergente per l’ultima decade
Botías C, Martín-Hernández R, Garrido-Bailón E, González-Porto A, Martínez-Salvador A, De La Rúa P, Meana A, Higes M.
Centro Apícola Regional (CAR), Dirección General de la Producción Agropecuaria, Consejería de Agricultura, Junta de Comunidades de Castilla-La Mancha, 19180 Marchamalo, Spain.
che rammenta come l’infezione da Nosema apis o Nosema ceranae è divenuta una delle patologie delle api più diffuse e può provocare importanti perdite economiche agli apicoltori. IL miele può essere contaminato dalle spore di entrambe le s pecie del p atogeno e può essere utilizzato come matrice per lo studio della sua diffusione storica. La raccolta dei campioni di mieli conservati presso il Centro Apícola Regional è stata analizzata a mezzo PCR allo scopo di identificare i primi momenti di presenza del patogeno negli alveari .Un totale di 240 campioni congelati è stato analizzato a mezzo PCR e i risultati comparati con quelli di infezione verificati sulle api operaie. Da ciò i ricercatori hanno potuto concludere che la prima presenza del ceranae in Spagna risale all’anno 2000. Negli anni seguenti si osserva un aumento della diffusione del patogeno sia nei mieli che sulle api .
Il patogeno ha dunque impiegato quattro anni per diffondersi in maniera tale da creare problematiche sanitarie. I primi sintomi di spopolamenti degli alveari e perdite sono del 2004.Attualmente la presenza di nosema ceranae in Spagna viene definita a livello epidemico .
Tuttavia gli scienziati spagnoli non mancano di chiedersi se al nosema ceranae sono associati altri fattori.
su
Pest Management Science è pubblicato lo studio
An exposure study to assess the potential impact of fipronil in treated sunflower seeds on honey bee colony losses in Spain
ovvero Verifica dell’impatto di fipronil utilizzato su semi di girasole sulla mortalità di alveari in Spagna
. José Bernal1, Raquel Martin-Hernandez2, Juan C Diego1, María J Nozal1, Amelia V Gozalez-Porto2, José L Bernal1, Mariano Higes2,*
Pest Management Science
Volume 67, Issue 10, pages 1320–1331, October 2011
da cui si apprende che vi è grande preoccupazione relativamente alle forti perdite di alveari e forti spopolamenti in alcune aree della Spagna . Alcuni apicoltori hanno suggerito che i semi di girasole trattati con l’insetticida fipronil possano avere un ruolo nella perdita di alveari. Perciò è stato realizzato un imponente studio in due regioni della Spagna dove la produzione di girasole è intensa (Cuenca and Andalucía) e dove per alcuni raccolti e varietà fipronil è stato utilizzato sui semi.
Campioni di api e polline sono stati analizzati per la ricerca di patogeni delle api e residui di fitofarmaci . Non sono stati rinvenuti residui di fipronil e neppure dei suoi metaboliti in nessuno dei campioni analizzati indicando che l’esposizione cronica o a breve termine delle api a fipronil e /o ai suoi metaboliti non sembra essere la causa dei problemi. Per converso Varroa destructor e Nosema ceranae sono risultati estremamente presenti.
I ricercatori sono p ertanto arrivati alle seguenti conclusioni:la combinazione dei due patogeni può aumentare i rischi di mortalità nelle famiglie infette senza che residui di fipronil esercitino effetti significativi nelle condizioni di campo testate. Le perdite di alveari osservate in prossimità delle coltivazioni di girasole sono risultate del tutto simili a quelle osservate in aree forestali caratterizzate da vegetazione selvatica.
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