Cartoni animati....telai equatore
Vedere testo con argomentazioni più approfondite all’indirizzo:
http://www.apicolturaonline.it/favinatura1.htm http://www.apicolturaonline.it/favinatura2.htm
Anche se molto oscura, causa meteo imbronciato momentaneo, questa prima immagine mi piace proprio. Sono riuscito senza volerlo a riprendere tra la barretta equatore alcuni volti di amici apicoltori al Parco La Mandria-Venaria (To) che di certo stavano esprimendo un qualche desiderio positivo al riguardo ------------------------------------------------------ Materiale necessario. 1) Telai da nido classici, con le sole parti lignee, senza foglio cereo.. Nella foto: telai lignei pronti già per l’inserimento |
2) Barrette di legno: ad altezza larghezza 2 cm x 2 cm e non di più…che fungeranno da divisorio equatore
(Per apicoltori a totale tempo libero).
Le barrette lignee oltre accudire la robustezza (lat. vis, genitivo roboris=robustezza) del settore di mezzeria del telaio cereo da nido devono anche curare la compattezza della verticalità, il Nord e Sud del favo…
Al Parco La Mandria il favo mostrato dal Direttore Apiario Consorzio, geom. Emilio Rolle rivela di essere ancora limitato al solo divisore equatore..
Questo però, per esperienza, non basterà se si dovrà ricorrere alla centrifuga…
Annotazioni.
-Chi possedesse solo lo smielatore manuale, nel caso specifico, risulterà "fortunato" perché la velocità a spinta manuale non è mai dirompente..
-Con l’attrezzatura elettrica procedere quantomeno a marce basse..e volendolo, ricorrere al trucco di far centrifugare una facciata del favo solo per poco tempo per passare subito all’altra con altrettanta minima temporalità, dopodiché si riprenda il tutto come se si iniziasse lo svuotamento delle cellette da questo momento..
-Rammento che è illegale vendere ai clienti miele che sia stato estratto da favi in cui abbiano albergato covata e ciò anche per gli odori impropri che potrebbero essere trasmessi
In pratica saranno pochi i favi da nido che dovranno finire nello smielatore. Ciò succederà solo ai posizionati stabilmente in periferia del nido, ai più panciuti, simili ai "borgomastri" (emblemi birrai viventi), favi ridondanti miele per evitare appunto che restino tali con lo stesso miele per vari anni
Il cortese dottor Bertolo del Consorzio apicoltori di Pordenone in una frequentatissima conferenza stile Power point ha riassunto questa difficoltà e mia risoluzione con la didascalia che ripresento integralmente |
Come operare sui favi degli anni precedenti per adeguarli alla modalità " equatore"..
Con un coltello di acciaio affilatissimo appoggiare sulla metà orizzontale del favo la barretta già ritagliata, con precisa lunghezza, e ritagliare la parte sottostante. Incastrarvi subito la barra. Una volta bloccata, anche con un semplice chiodino, passare al bisturi le due barrette verticali che renderanno ancor più stabile quella "equatore"
Adolfo Percelsi