La costruzione dei favi


Il favo naturale è sempre costruito in pura cera,secrezione ghiandolare delle api operaie, dello spessore di circa 25 mm e l'interspazio è di 35-38 mm, rimane così per le api un passaggio di circa 10 mm tra un favo e l'altro.
La cera impiegata , nella costruzione dei favi, è quella appena secreta dalle api, dal colore bianco acqua. A volte viene impiegata cera più scura , ottenuta rosicchiando favi più vecchi.
La cera sotto forma di esili scaglie, del peso medio di 0.6 mg con punte fino a 1.2 mg, fuoriesce dalla regione ventrale dell'ape operaia tra il quarto e il settimo sternite.Le scaglie vengono raccolte dalle operaie con le spazzole delle zampe del terzo paio e successivamente afferrate dalle zampe del primo paio, vengono inumidite con la saliva e lavorate.
L'attività delle ghiandole è massima tra il 12° e il 18° giorno dopo lo sfarfallamento,in seguito le ghiandole regrediscono,ma in caso di bisogno la capacità di secernere può essere ripristinata; ad esempio quando avviene la sciamatura naturale.
La composizione chimica della cera è una miscela di oltre trecento sostanze;gli idrocarburi, gli esteri e gli acidi sono prevalenti. Per produrre la cera l'ape consuma enormi quantità di zuccheri, fruttosio, glucosio e saccarosio;costituiti da elementi chimici (C,H2,02) che combinati insieme si ritrovano nella cera.
La costruzione del favo naturale ha inizio di solito dall'alto e si origina in due-tre punti diversi mentre gli angoli inferiori pendono liberamente e si restringono a forma di U.
Nella costruzione, le api, formano catene a gruppi compatti ,all'interno la temperatura si mantiene sui 35° necessaria per modellare la cera.
La costruzione comincia a partire da una base a forma di cuspide con tre losanghe inclinate di 109°28' , su cui le api premendo contemporaneamente ai lati innalzano le pareti cellulari a forma esagonale,con un inclinazione tra i 9 e 13 gradi, sufficiente a impedire il deflusso del miele liquido immagazzinato nelle celle.
I favi sono costituiti da due tipi di celle, di grandezza diversa, celle per le api operaie e celle per i fuchi.Le celle costruite, per decimetro quadro,sono variabili a seconda della razza di api.Le razze italiana, carnica e caucasica costruiscono approssimativamente 850 celle per decimetro quadro.
Nella costruzione, regolare delle celle, le api percepiscono il campo gravitazionale e il campo magnetico terrestre.La gravità è avvertita da un gruppo di sensilli filiformi che consentono di costruire i favi in modo verticale.In natura le api costruiscono i favi in serie parallele secondo una direzione costante, questo modo di costruire sembra per l'influenza del campo magnetico terrestre.