Dossier gaucho/api ------- Novembre 1999
La legge (dello stato Francese n.d.r.) Barnier del 1995 recita: "l'assenza di certezze, tenuto conto delle conoscenze scientifiche e tecniche del momento, non deve ritardare l'adozione di misure concrete ed adeguate per prevenire un rischio di danni gravi ed irreversibili per l'ambiente ad un costo economico accettabile". Così è stato istituito nel diritto francese, per le questioni relative alla preservazione dell'ambiente, il principio di precauzione.
Il Ministro dell'Agricoltura e della Pesca, J. Glavany, ha deciso di ritirare in maniera provvisoria l'autorizzazione di messa sul mercato del Gaucho quale conciante dei semi di girasole, nell'attesa dei risultati di studi scientifici supplementari (J.O. del 14/02/99). Secondo il comunicato stampa del Ministero dell'Agricoltura , del 15/01/99 "questa decisione tiene conto dell'assenza di certezze scientifiche e tecniche sull'eventuale legame tra l'utilizzo del Gaucho per il trattamento di sementi di girasole e l'insorgenza di spopolamenti di alveari che causa una riduzione del raccolto"
Il principio di precauzione è così implicitamente chiamato in causa.
Se è vero che il ministro J. Glavany non aveva motivato la sua decisione di sospendere il trattamento con Gaucho sui semi di girasole, egli ha tuttavia precisato che, in questo modo, ha voluto "limitare il rischio di esposizione delle api ad eventuali effetti negativi del Gaucho, attendendo i risultati di studi supplementari"
Si può quindi ragionevolmente supporre che il Signor Ministro avrà stimato che il divieto del trattamento con Gaucho delle sole sementi di girasole era la riposta adeguata e proporzionale alla probabilità di gravi danni sulle api bottinanti in zone con estese colture.
Dal 19/01/99, con un Fax inviato al Ministero dell'Agricoltura, gli apicoltori hanno insistito sul fatto che le vie di contaminazione delle api con l'imidaclopride - il principio attivo del Gaucho - erano molteplici in quelle zone di colture estese ed intensive, perché si possa parlare di una reale limitazione del rischio di esposizione.
Gli apicoltori hanno tuttavia dovuto rassegnarsi alla decisione ministeriale poiché la dimostrazione, con il "programma di studio Gaucho/Api - 1998", della esclusiva responsabilità dell'imidaclopride nello spopolamento dei loro alveari non era indiscutibile.
Il signor Glavany disponeva di un certo numero di motivi e di indicazioni per giudicare sufficientemente probabili i rischi di gravi danni per le api.
Noi non sappiamo che cosa è stato messo sul piatto della bilancia; tutt'al più possiamo ricordare che cosa gli apicoltori hanno sostenuto in merito con M.me Cl. Lebon, consigliere tecnico, e con i relativi servizi(del Ministero dell'Agricoltura francese n.d.r.)
Troverete qui di seguito elementi di riflessione che hanno contribuito alla decisione ministeriale di sospendere il trattamento con Gaucho dei semi di girasole, basandosi sul principio della precauzione.
Presentazione dell'imidaclopride e delle sue formulazioni
L'imidacropride, il principio attivo del Gaucho, appartiene alla famiglia dei cloronicotinili. La sua sintesi è datata 1985.
Il suo impiego in settori molto diversi si concretizza con un documento "imidaclopride" presentato nell'aprile 1990 alla Commissione Tossicologica.
La prima decisione (04/04/91) sull'imidaclopride riguarda la sua formulazione commerciale "Gaucho": una autorizzazione provvisoria di vendita (APV) veniva accordata per la concia di sementi di barbabietole. In un documento pubblicato dalla Bayer Ag. Ref. D6/8002739, si legge che "...saranno sufficienti 6 anni tra la sintesi della molecola e la sua commercializzazione, mentre normalmente ne sono necessari circa 10".
La Francia è stata il primo paese del mondo ad accettare, nel ' 91, la commercializzazione dell'imidaclopride.
L'imidaclopride si presenta sotto diverse formulazioni. Così per la Francia:
In vendita per impieghi non agricoli vi sono l'Advantage, in sanità animale (pulci di cani e gatti), ed il Confidor per il giardinaggio amatoriale (trattamento di frutteti e rosai).
D'altra parte, bisogna rilevare che le utilizzazioni non autorizzate sono molteplici in Francia, specialmente nelle colture orticole, così come nelle colture specializzate come cetriolo sotto serra, melone e tabacco in pieno campo.
Nel mondo, sono utilizzate altre formulazioni (p.c. Provaldo, Admire, Merit, Premier) o sono autorizzati altri impieghi di Gaucho o Confidor.
Così molti agrumi e legumi, presentati al consumatore francese, sono stati prodotti in Europa del Sud, dove è largamente usato l'imidaclorpride.
Il principio attivo imidaclorpride si presenta come segue:
DOSSIER GAUCHO
Situazione delle analisi dei residui dei pesticidi - programma C.N.R.S. - a fine febbraio 2000
Le analisi fatte nel 1998 sono confermate sui campioni del '98, '99, e 2000 grazie ad un metodo ulteriormente migliorato e più valido (norme CE). I residui di imidaclopride sono presenti in tutti i campioni provenienti da siti trattati ed in una larga parte di quelli provenienti da siti non trattati (studi CNRS e CETIOM).
Il dosaggio dei metaboliti è necessario perchè molto più tossici del principio attivo imidaclopride.
Sono emersi alcuni nuovi elementi.
Nella pianta di girasole, il principio attivo diminuisce con il tempo, ma se ne osserva una ricrescita dopo 55 giorni (semina + 55giorni), quindi all'inizio della fioritura. La pianta concentra, allo stadio della fioritura, tutti gli elementi della linfa. Questo fenomeno spiega la presenza dell'imidaclopride nei fiori e nei pollini.
D'altronde, se i residui si ritrovano, ahime', nel polline, invece, ed è molto meglio, i mieli sono risparmiati. Le api, al momento della bottinatura, potrebbero essere intossicate tanto per contatto (polline), che per ingestione (nettare).
Sembra anche confermarsi che nella neurotossicità sull'ape, non ci sia "effetto soglia", cosa che è già stata osservata in altri casi simili. Ovvero una dose di 4 ppb è già sufficiente a perturbare tutte le funzioni vitali dell'ape, analogamente ad una dose più elevata.
Altro punto importante: non è sensato ricercare residui nelle api morte. Questi residui si metabolizzano molto velocemente e spariscono in qualche ora.
Le analisi di tutti i prelevamenti condotti nel 1999 - girasole e mais - sono in corso. I risultati saranno comunicati quando tutto sarà concluso, probabilmente alla fine del primo semestre 2000. Le analisi di terreno sono già terminate e confermano la presenza del principio attivo nel suolo, con un assorbimento dello stesso da parte della coltura dell'anno successivo.
Il CETIOM (Centro di Studi Tecnici Professionali delle Oleaginose Metropolitane) ha anche quest'anno effettuato delle analisi di vegetali (girasole) non trattati quest'anno, ma coltivati su appezzamenti trattati precedentemente con Gaucho. Due anni dopo vengono ancora confermati i risultati rilevati dal CNRS nel 1998.
In conclusione, i problemi imidaclopride-api non possono essere risolti se non attraverso il divieto totale di questo prodotto su tutte le colture, come è stato fatto in Olanda.
Senza la nostra lotta, anche le sementi di colza sarebbero già trattate con Gaucho. La Bayer ha, infatti, depositato una nuova domanda di autorizzazione per questa coltura.
Noi tutti dobbiamo sperare che, per l'avvenire, le api vengano prese in maggiore considerazione, prima della messa sul mercato di nuovi insetticidi, poiché esse sono anche eccellenti sentinelle dell'ambiente.
Altre molecole arrivano... quindi altri nuovi problemi.
Il coordinamento degli apicoltori francesi
FR. Aletru (FDSE 85), Fr. Chauvancy (FDSEA 79), H. Clement (UNAF), M. Mary (UNAF), Y. Vedrenne (Sna), Ph. Vermandere (SPMF).