COMUNICATO STAMPA 2 agosto 2002
Circolare n° 3 del 29 maggio 2002
COMUNICATO STAMPA- Marzo 2002
Comunicato stampa 19 febbraio 2002
Circolare n° 2 del 5 febbraio 2002

Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani

Riconosciuta dal MIRAAF quale Unione di Associazioni di Produttori con D.M.9596348 del 28-11-1996

 

Circolare n° 5 del 4 agosto 2002
1) Campagna di comunicazione:
L’apicoltura italiana è in ginocchio!
L’U.N.A.API. propone a tutte le realtà associative apistiche e soprattutto a tutti gli apicoltori di attivarsi per rendere nota la grave situazione di crisi in cui si dibatte il settore, a seguito di un andamento stagionale nel suo insieme, a dir poco, disastroso.
L’U.N.A.API. ha rivolto al Ministro dell’Agricoltura dott. Giovanni Alemanno un Appello che alleghiamo.
Chiediamo a tutti d’investire un poco del loro tempo, e di scrivere indirizzandosi all’ente locale di riferimento (dalla Comunità Montana alla Regione d’appartenenza) ed al Ministro dell’Agricoltura e Foreste (MIPAF) dott. Giovanni Alemanno- Via XX Settembre 20-16100 Roma-, chiedendo che siano attivate misure d’emergenza, quale primo segno di una nuova politica di sostegno strategica all’apicoltura nazionale.
L’U.N.A.API. propone, altresì, di coinvolgere i media e d’inviare documentazione e/o copia d’ogni iniziativa e d’ogni singola lettera alla sede operativa dell’U.N.A.API. di Strada Tassarolo 22- 15067 Novi Ligure (Al), consentendo ed agevolando, così, la costruzione di un Dossier sulla nostra situazione di crisi.
Non proponiamo un unico testo fotocopia, e/o un telegramma, perché ci sembra possa avere maggiore penetrazione e colpire di più un messaggio che contenga tutti gli elementi umani ed ambientali in cui si riflette questa grave situazione del comparto apistico.
Chiediamo a tutti, in sostanza, di tradurre la preoccupazione che ci attanaglia in un momento di comunicazione e proposizione.
Sappiamo che la creatività degli apicoltori saprà trovare mille strade ed alleanze per esprimere il disagio in cui ci dibattiamo ed il desiderio, la speranza di un futuro che la nostra apicoltura per passione merita. Lo sforzo che proponiamo agli apicoltori è piccolo e potrà ottenere un risultato, però, solo se tutti, proprio tutti, faranno la loro piccola parte.
Un limitato impegno da parte di tanti potrebbe avere un qualche ritorno. Contiamo sull’intraprendenza e capacità d’iniziativa degli apicoltori e delle loro associazioni territoriali.

2) Prezzi e mercato
Gli andamenti del mercato mondiale segnano rincari della materia prima miele, dal 30% al 100% (in particolare per alcune referenze quali il miele d ’acacia dell’Est Europa). Le disponibilità di miele sembrano, anche, limitate da fattori congiunturali che parzialmente ostacolano gli scambi (vedi crisi dell’Argentina).
E’ assai difficile che il mercato italiano, ed in particolare la Grande Distribuzione, sia disponibile ad accettare rialzi significativi di vendita di un prodotto non considerato essenziale e remunerativo.
In una tal situazione è assai probabile che si accentuino i fenomeni d’ adulterazione e frode da parte di soggetti commerciali che pongono quale priorità il restare in ballo.
Abbiamo, già, sentore di notevoli fenomeni di triangolazione commerciale, con alcuni paesi Sud Americani e la Turchia, per far arrivare in Europa miele cinese di cui è vietata l’importazione nella U.e..
L’U.N.A.API. chiede ad apicoltori ed associazioni apistiche territoriali di monitorare con un controllo attento il mercato locale, e d’investire risorse ed attività per individuare e nel caso denunciare fenomeni di Dumping del miele posto al consumo.

3) Intossicazioni delle api
Ci sono stati segnalati gravi fenomeni di moria e di spopolamenti di apiari, in varie regioni del Nord, a seguito dei trattamenti nei vigneti contro il vettore della flavescenza dorata. L’U.N.A.API. ha espresso al servizio fitosanitario nazionale ed a quelli regionali una forte protesta e la necessità d’imboccare una strada di lotta che tenga conto delle altre forme viventi nell ambiente vigneto.
Ci è anche pervenuta una denuncia di mortalità di un aviario a seguito di bottinatura su fiori di mais. Chiediamo a tutte le associazioni apistiche territoriali di monitorare con attenzione lo stato di salute degli apiari degli associati e di attivarsi nel denunciare, con la dovuta forza, fenomeni d’intossicazione delle api.
4) Direttiva europea su lotta ad Erwinia amilovora. L’U.N.A.API. ha inviato una lettera di rigetto della bozza di direttiva, predisposta dagli uffici comunitari, che prevedeva il blocco degli spostamenti degli alveari nelle regioni con presenza della patologia delle piante da marzo a settembre.

Novi Ligure, 29 luglio 2002
Egregio Signore, On. Giovanni Alemanno Ministro per le Politiche Agricole Via XX Settembre 20 00100 ROMA
Oggetto: Situazione d’emergenza per l’apicoltura italiana Appello degli apicoltori italiani al Ministro dell’Agricoltura

Egregio Signor Ministro La produzione nazionale di miele è, drammaticamente, compromessa. A metà luglio si è svolta un’assemblea nazionale degli apicoltori di mestiere, organizzati nella AAPI, il quadro che è emerso delle produzioni è drammatico: in alcune regioni, in particolare del centro sud, gli apicoltori sono costretti a nutrire le api per cercare di farle sopravvivere; la produzione nazionale di miele sta attestandosi sul trenta per cento di un’ annata normale.
La rilevazione straordinaria dell’Osservatorio Nazionale del Miele di luglio annuncia la peggiore annata apistica mai vista, in Italia, a memoria d’uomo.
Le ragioni di tale andamento produttivo possono essere ricercate in:
· Un quadro d’evoluzione climatica stagionale talmente inconsueto da non consentire la bottinatura del nettare da parte delle api;
· Un aggravarsi della tossicità d’alcune nuove molecole impiegate in agricoltura ed in particolare, nel Nord Italia, la disastrosa ricaduta sulle api dei trattamenti nei vigneti contro la flavescenza dorata (a conferma delle nostre preoccupazioni manifestateLe nella nostra del 10 novembre 2001);
· Di certo vi è che le api sono specie particolarmente sensibile e fragile a fronte d’ogni squilibrio degli equilibri biologici naturali; non a caso sono, sovente, utilizzate quali sensori della qualità ambientale.
L’apicoltura è un piccolo settore ma le api sono indispensabili all’ambiente ed all’impollinazione delle culture agro forestali.
In una situazione di tale estrema preoccupazione per migliaia di famiglie di apicoltori ci appelliamo alla sua attenzione affinché siano messe, urgentemente, in atto misure straordinarie di sostegno per chi dalle api trae parte indispensabile del proprio reddito ed il Ministero dell’ Agricoltura delinei una forte e specifica politica di sostegno e rilancio dell’apicoltura nazionale.
Confidando nella Sua sensibilità e determinazione, Le porgiamo distinti saluti. Francesco Panella Presidente U.N.A.API.